Ristrutturazione balconi: Tutto ciò che Serve Sapere

Con il passare del tempo i balconi delle case vanno incontro a un lento degrado. La pittura sbiadita, l’intonaco che si distacca, rigonfiamenti ed elementi che rischiano di cedere, rendono queste strutture pericolose per le persone che le utilizzano e per chi si trova a passarci sotto. Quando ci sono certi segnali così evidenti vuol dire che è arrivato il momento di eseguire una ristrutturazione balconi.

Un argomento che tiene banco nelle assemblee condominiali ma che determina qualche grattacapo anche in chi vive in abitazioni indipendenti. L’argomento tocca numerosi elementi, tra cui i costi e di conseguenza gli eventuali bonus disponibili; le condizioni che richiedono un intervento tempestivo; la qualità e la quantità di lavori da realizzare.

Per quanto concerne i contesti condominiali, la questione più discussa è certamente la ripartizione delle spese. E’ dunque utile fornire una panoramica a trecentosessanta gradi della ristrutturazione dei balconi, fornendo in aggiunte consigli circa una fase cruciale – nonché preliminare – del processo: la scelta dell’impresa edile.

Rifacimento balconi: manutenzione ordinaria o straordinaria?

Il primo aspetto da trattare è certamente la differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria. In merito, si segnala una certa confusione, causata principalmente dal diverso significato che tali espressioni assumono nel senso comune e in edilizia.

Dal un punto di vista meramente tecnico, si parla di manutenzione ordinaria quando gli interventi riguardano esclusivamente le finiture: dunque i rivestimenti interni ed esterni, la pavimentazione, i frontalini etc.

Si parla invece di manutenzione straordinaria quando gli interventi coinvolgono elementi strutturali. Il balcone è un elemento particolare che nella maggior parte dei casi sporge dal profilo dell’edificio, e quindi coinvolge forze varie e soggette a un processo di decadimento. Ciò accade soprattutto a seguito di eventi traumatici, ma anche il normale processo di usura può causare problemi strutturali.

Guai però a pensare che la manutenzione ordinaria, in relazione ai balconi, possa essere trascurata o posticipata a cuor leggero. Infatti, le finiture dei balconi, se ammalorate, possono causare danni importanti e mettere a repentaglio l’incolumità delle persone. Pensiamo per esempio al classico intonaco che si spezza e cade a terra. Si tratta di un bel salto, che può causare lesioni a cose o persone.

Tipi di intervento per la ristrutturazione dei balconi

In genere, ma soprattutto se il balcone è danneggiato o usurato, c’è molto da fare. E’ utile dunque suddividere gli interventi in base ad alcune tipologie.

  • Interventi sulle finiture interne. E’ il caso di quei lavori che puntano a sostituire la pavimentazione. In questo caso, non si segnalano differenze di sorta rispetto ai medesimi lavori, ma realizzati all’interno dell’abitazione.
  • Interventi sulle finiture esterne. Rappresentano la tipologia chiamata in causa più di frequente. Il loro scopo è infatti funzionale ma anche e soprattutto estetico. Il recupero o la sostituzione dei frontalini, per esempio, fanno parte di questa categoria. Fanno eccezione gli interventi sui sottobalconi, in particolare sull’intonaco. Si parla di finitura, ma la funzione estetica è scarsa o quasi nulla, proprio a causa della scarsa visibilità dell’elemento.
  • Interventi strutturali. Sono gli interventi più delicati e spesso ricoprono un carattere emergenziale. Vengono realizzati a seguito di eventi traumatici, come il terremoto, ma possono rendersi necessari anche a causa del normale processo di usura. Lo scopo primario  è mettere in sicurezza il balcone, dunque ripristinare un equilibrio tra le forze in gioco.

Quanto costa ristrutturare un balcone?

E’ la classica domanda da un milione di dollari. Ovviamente, non può trovare una risposta che valga in ogni caso, sempre e comunque. I fattori in gioco sono numerosi, dal grado delle lesioni alla qualità degli elementi che andranno a sostituire l’esistente, fino a giungere all’approccio dell’impresa edile cui si fa riferimento. Gli interventi possono costare poche centinaia di euro come svariate migliaia.

In generale, i fattori da prendere in considerazione sono:

  • Stato effettivo dell’elemento. E’ ovvio che un balcone degradato, che si caratterizza per il cattivo stato delle finiture o addirittura per problematiche strutturali, richieda spese più imponenti. L’intervento che costa meno, comunque, è la tinteggiatura
  • Grado di pervasività dell’intervento. Gli interventi che si limitano alle sole finiture di solito costano meno degli interventi che coinvolgono la struttura. Ciò riguarda anche i lavori che impattano sulla “salute” del balcone e quindi dell’edificio, e non solo sulla sua estetica. Il riferimento principale è all’impermeabilizzazione.
  • Approccio della singola impresa edile. Come già accennato, a incidere è anche la politica dei prezzi delle imprese edili. A parità di condizioni e finanche di materiali, alcune imprese sono più costose di altre.

Il consiglio è di visionare sempre i preventivi, in modo da non ricevere brutte sorprese e riuscire a organizzare il proprio budget in maniera efficace.

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Ristrutturazione balconi nei condomini: chi paga i lavori?

Veniamo all’argomento clou, quello che genera sempre accese discussioni durante le assemblee condominiali. Chi paga per la ristrutturazione dei balconi? Per rispondere a questa domanda, è necessario distinguere tra i vari scenari.

  • Balcone aggettante. Ovvero, il balcone che sporge oltre il profilo degli immobili, come accade nella maggioranza dei casi. Ebbene, nella fattispecie, le spese sono a carico del proprietario dell’appartamento.
  • Balcone incassato. In questo caso, le spese vanno ripartite tra il proprietario del balcone e il proprietario dell’appartamento sottostante. Il motivo è semplice: il balcone di chi “sta più in alto” funge da tetto per l’appartamento posto più in basso. Dunque, ricopre una funzione strutturale.
  • Balcone che ricopre una funzione estetica importante. Questo caso, a dire il vero non così raro, è stato definito di recente e rappresenta un indirizzo nuovo della giurisprudenza. Nello specifico, se il balcone presenta finiture particolari, che valorizzano il profilo dell’edificio, allora le spese vanno ripartite tra  tutti i condomini. Anch’essi, infatti, si avvantaggiano della “bellezza” o per lo meno delle caratteristiche del balcone.

La ripartizione delle spese

Per quanto concerne il calcolo della ripartizione eventuale delle spese basta prendere come riferimento i millesimi. Se gli interventi devono essere finanziati da due proprietari, come nel caso dei balconi incassati, è sufficiente utilizzare il rapporto tra i millesimi di proprietà. Ipotizziamo che un appartamento copra 200 millesimi e che l’appartamento posto al di sotto ne copra 100. Ipotizziamo anche che la spesa sia di 9.999 euro. In questo caso, il primo proprietario dovrà pagare 6666 euro e il secondo 3333 euro.

Stesso discorso per i casi in cui tutti i proprietari sono chiamati alle spese. Se un proprietario possiede 120 millesimi, dovrà pagare il 12% della spesa.

Detrazioni per la ristrutturazione dei balconi nel condominio

In linea di massima, ai condomini spettano le stesse detrazioni che spettano ai privati, o per meglio dire ai proprietari di abitazioni indipendenti.

Fa eccezione un particolare tipo di detrazione, che può riguardare solo in casi estremamente specifici i balconi: il sisma bonus. A seconda delle condizioni, e in particolare il cambiamento della classe di rischio sismico, le detrazioni per i condomini vantano una aliquota maggiore.

Ristrutturare i balconi con il bonus balconi: come funzione e quanto si risparmia

Il Bonus Balconi è il bonus pensato ad hoc per la ristrutturazione dei balconi. Copre sostanzialmente tutti gli interventi, da quelli esterni a quelli interni (es. sostituzione della pavimentazione), da quelli strutturali a quelli che riguardano solo le finiture. L’aliquota, ovvero la percentuale di spesa detraibile, è pari al 50%.

Ristrutturazione balconi: quando serve davvero farla?

In linea di massima, è sempre bene manutenere i balconi. Tuttavia, gli interventi assumono un carattere di urgenza in alcuni casi specifici.

  • Finiture decisamente ammalorate. Finiture in cattivo stato impattano sul profilo dell’edificio e di conseguenza anche sul suo valore. Tuttavia, possono compromettere anche la sicurezza. Pensiamo per esempio al materiale che si stacca a cade per terra.
  • Problemi di infiltrazione. I balconi sono esposti alle intemperie, e quindi vanno incontro a lesioni piuttosto in fretta. L’acqua piovana, soprattutto, può rappresentare una discreta spina nel fianco e cagionare infiltrazioni. In questo caso, è necessario installare elementi ad hoc e/o procedere con una impermeabilizzazione.
  • Problemi strutturali. Ovviamente, è il caso più urgente in assoluto, anche perché può cagionare danni immensi, e finanche un pericolo per la vita.

Perché ristrutturare i balconi con gli esperti di Edilizia Acrobatica

Come già accennato, la scelta dell’impresa edile è fondamentale. La qualità dell’intervento e il suo costo dipendono da ciò che può offrire e dalla sua politica dei prezzi.

Alla luce di ciò, il consiglio è di affidarsi a EdiliziAcrobatica.

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  • Riduzione dei costi. Rinunciando ai ponteggi, tagliamo via una importante voce di costo. Ciò ci permette di abbassare i prezzi.

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