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Foto scattata durante un rifacimento di un tetto a Torino da parte di una squadra di EdiliziAcrobatica

Il tetto rappresenta un elemento strutturale molto importante: esso, infatti, protegge l’interno dell’edificio dagli agenti atmosferici e da qualsiasi tentativo di intrusione. Essendo esposto a qualsiasi fenomeno meteorologico, il tetto risulta essere particolarmente soggetto a un processo di usura costante, nonostante venga progettato e fabbricato in maniera oculata e robusta.

Per questi motivi è molto importante la manutenzione dei tetti, seguendo un piano periodico e sottoponendoli a interventi di ripristino nel momento in cui risultano essere necessari.

La domanda che sorge spontanea è quindi la seguente: è possibile rifare il tetto in economia ottenendo un ottimo risultato? Come rifare il tetto abbattendo il più possibile le spese legate a un intervento tanto importante quanto complesso? Scopriamo tutto quel che occorre sapere su come rifare il tetto in economia e i consigli da seguire per un intervento a regola d’arte. 

Come ristrutturare un tetto spendendo poco

Come rifare il tetto? Il rifacimento del tetto risulta essere un intervento complesso e significativo sia dal punto di vista tecnico che economico. Rifare il tetto, però, consente di migliorare il valore, la funzione e l’aspetto dell’abitazione: pertanto, è un intervento indispensabile soprattutto in determinati casi. 

La migliore alternativa per un intervento in economia è scegliere un rifacimento tetto senza ponteggi e di dispositivi per il sollevamento degli operai: rinunciando a questi strumenti, infatti, si può risparmiare sensibilmente sul costo totale dell’operazione. 

Grazie all’assenza del ponteggio, infatti, decadono tutte le relative spese di noleggio e trasporto che, nel caso di una ristrutturazione del tetto, sarebbero piuttosto ingenti: l’impalcatura necessaria dovrebbe ricoprire l’edificio in tutta la sua altezza. Come rifare il tetto investendo un budget ridotto? 

Oltre a rivolgersi a un’agenzia specializzata quale EdiliziAcrobatica, evitando le spese di noleggio e gestione dei ponteggi, il consiglio è quello di richiedere le opportune detrazioni fiscali. 

È infine importante valutare il preventivo di spesa nella sua interezza, considerando tutte le voci di costo in modo che non vi siano sorprese spiacevoli in corso d’opera.

Gli interventi necessari per rifare il tetto

L’intervento di rifacimento del tetto prevede una serie di attività:

  • lo smantellamento della vecchia struttura;
  • l’impermeabilizzazione del tetto;
  • la coibentazione;
  • la creazione di uno strato di ventilazione;
  • l’installazione delle grondaie;
  • la posa di pannelli classici, pannelli coibentati e tegole. 

Quanto costa rifare un tetto?

Per rispondere completamente alla domanda “come rifare il tetto in economia?”, analizziamo adesso quali possono essere i costi complessivi di questo intervento. 

È difficile fornire un costo unico e complessivo per il rifacimento del tetto, in quanto la spesa dipende da diversi fattori

  • i materiali che verranno utilizzati, sia in riferimento alla qualità che alla quantità;
  • il tipo di abitazione (condominio, villa, rustico o altro);
  • le misure del tetto e la quantità di superficie interessata dal rifacimento copertura;
  • la necessità di sostituire le tegole e, in questo caso, quali tegole verranno utilizzate e la dimensione dell’area del tetto interessata da tale intervento;
  • le tipologie di strutture, in materiali come calcestruzzo, acciaio oppure legno;
  • l’esigenza di isolanti sia interni che esterni;
  • il tipo di coperture;
  • la pendenza della copertura;
  • l’esposizione alla luce solare;
  • l’ubicazione dello stabile;
  • l’esigenza di un intervento di coibentazione o di ventilazione.

Il costo dell’intervento viene calcolato al metro quadro. Per quanto riguarda gli adempimenti burocratici, in caso si debba intervenire solo sulla copertura dell’edificio, non è necessario richiedere un permesso. Mentre nel caso l’intervento interessi la struttura, è indispensabile chiedere il relativo permesso. 

Una strategia utile per rifare il tetto in economia è quella di richiedere le apposite detrazioni fiscali: vediamo quali sono.

Operaio di EdiliziAcrobatica a Novara, Kerakoll, durante l'utilizzo della tecnica su fune. Foto di repertorio esplicativa.

Bonus tetto 2023 

Le spese da sostenere per l’intervento di rifacimento del tetto possono essere piuttosto onerose. È bene, quindi, conoscere i possibili bonus da richiedere per detrarre a livello fiscale le spese. Sono quattro gli incentivi offerti dal Governo Italiano:

  • Ecobonus 2023. La detrazione fiscale, pari al 65% delle spese, può essere richiesta per tutti gli interventi finalizzati al miglioramento della risposta energetica o per il recupero di lastrici solari (che devono essere confinanti con ambienti usati in qualità di abitazioni). La data di scadenza per questo incentivo è fissata al 31 dicembre 2025;
  • Bonus ristrutturazione 2023. Tale incentivo può essere applicato a tutti gli interventi che riguardano la ristrutturazione o l’esecuzione di modifiche al tetto, anche nel caso l’edificio non sia riscaldato (al contrario dell’Ecobonus 2023). La detrazione Irpef è pari al 50%. Il bonus scade il 31 dicembre 2024;
  • Sismabonus 2023. Un incentivo rilasciato per tutti gli interventi utili alla messa in sicurezza degli edifici dal rischio sismico. Per le operazioni di rifacimento del tetto è prevista una detrazione del 75% in caso l’abitazione passi almeno a una classe di rischio inferiore. Se la classe di rischio diminuisce di due entità, si può ottenere una detrazione dell’85%. Anche questo bonus scade il 31 dicembre 2025;
  • Superbonus 2023. Questo bonus, conosciuto come bonus 110% (ma soggetto a modifiche che hanno diminuito la percentuale di detrazione sino al 90%) può essere richiesto solo da proprietari che hanno registrato l’abitazione come prima casa e che non posseggono un reddito annuale superiore ai 15.000 euro. L’incentivo permette di accedere a una detrazione del 90% sulle spese per il rifacimento del tetto. Il bonus scadrà il 31 dicembre 2023

Cause e vantaggi del rifare il tetto

Un intervento di rifacimento del tetto si rende necessario nel caso in cui gli elementi strutturali risultano danneggiati, nel caso stiano perdendo aderenza o qualora siano piuttosto datati. Ulteriori cause per le quali questo tipo di intervento risulta necessario possono essere:

  • un ampliamento della casa;
  • l’esigenza di migliorarne le performance energetiche;
  • la presenza di infiltrazioni;
  • la formazione di crepe, muffe e danneggiamenti (lievi o profondi) all’edificio.

Uno dei vantaggi di rifare il tetto riguarda l’ottimizzazione dell’efficientamento energetico dell’abitazione. Il tetto vecchio o danneggiato permette una maggiore dispersione di calore e di energia. Il rifacimento del tetto consente di isolare in modo corretto l’abitazione, mediante la coibentazione o l’impermeabilizzazione della struttura. 

Un secondo vantaggio, conseguente all’intervento di rifacimento tetto, riguarda l’aumento di valore dell’immobile. Il terzo e il più importante dei vantaggi si riferisce, infine, alla sicurezza: il tetto riacquisterà robustezza e capacità garantendo riparo (contro intrusioni e intemperie) alla famiglia che abita la casa.

Perché scegliere EdiliziAcrobatica per il rifacimento del tuo tetto

EdiliziAcrobatica mette a disposizione del Cliente un proprio tecnico qualificato che, durante un primo sopraluogo, valuta quale sia l’intervento di ripristino più adeguato e ne stima il costo. Richiedi il tuo preventivo gratuito.

Dopo questo primo passo, l’azienda avvia le attività di ristrutturazione tetto. Gli operai di EdiliziAcrobatica si occupano di fissare le corde di sicurezza alla Linea Vita posta sul tetto o a qualunque altro punto saldo dell’edificio. In questo modo riescono a raggiungere l’area interessata in tutta tranquillità e senza correre alcun rischio.

Quindi, le squadre provvedono alla rimozione della struttura danneggiata. I materiali usurati vengono calati al suolo in sicurezza grazie ad abili tecniche e manovre, evitando qualsiasi caduta accidentale. Una volta rimossa la parte obsoleta, i muratori acrobatici possono provvedere all’installazione dei nuovi componenti fino all’ultimazione dei lavori.

La tecnica su fune, oltre a permettere un sensibile calo dei costi, consente una rapida esecuzione dell’intervento poiché, senza una qualsiasi impalcatura, vengono a mancare anche le relative fasi di montaggio e smontaggio.

L’assenza di questo dispositivo di sollevamento e del relativo ingombro evita, inoltre, qualsiasi fastidio per gli abitanti dello stabile, i quali possono sentirsi liberi di svolgere le attività quotidiane in tutta serenità, anche durante l’intervento di rifacimento del tetto.

La mancanza di un’impalcatura a ridosso dell’abitazione, per di più, tiene al riparo gli abitanti da possibili intrusioni di malintenzionati, non più agevolati all’accesso nell’abitazione attraverso finestre o balconi.

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