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Esempio di ponteggio su palazzo di finitura contemporanea

Le operazioni in cantiere richiedono abilità, tecnica e organizzazione: scegliere le attrezzature più adeguate consente al team di effettuare interventi più accurati, precisi e veloci. Molte imprese preferiscono utilizzare piattaforme di lavoro mobili elevabili e montacarichi piuttosto che ponteggi metallici.

Ponteggio elettrico, impalcatura, piattaforma elevatrice: qual è la soluzione più adeguata, più sicura ed efficiente per un cantiere moderno? Scopriamo differenze e caratteristiche di queste attrezzature e valutiamo l’alternativa migliore sulla base delle esigenze. 

Ponteggio o piattaforma: quale scegliere?

Ponteggi e piattaforme, per quanto differenti, risultano essere dispositivi complementari utilizzabili anche contestualmente. L’impresa, nella scelta tra piattaforma elevatrice e ponteggio, dovrebbe tenere in considerazione fattori quali:

  • semplicità di montaggio e di posizionamento delle attrezzature. L’allestimento di un’impalcatura richiede molto tempo e necessita di un impegno importante da parte del team incaricato. Un impegno che coinvolge i tecnici sia prima che dopo l’intervento, ovvero nelle fasi di montaggio e smontaggio. Le piattaforme di lavoro mobili elevabili, chiamate anche PLE, possono essere posizionate più rapidamente ed attivate nel momento in cui devono essere utilizzate. Ciò si traduce in un risparmio di tempo e di manodopera rispetto al ponteggio sospeso;
  • lavori in progressione. È preferibile optare per una piattaforma elevatrice, piuttosto che per ponteggi metallici, anche nei casi in cui è previsto uno sviluppo e una progressione nel tempo dello stato dei lavori;
  • tipologie di intervento. In base alle operazioni da svolgere, un ponteggio elettrico potrebbe risultare maggiormente performante rispetto a una piattaforma elevatrice. È il caso, ad esempio, degli interventi di rifacimento facciate. La piattaforma, al contrario, permette di svolgere interventi più agili qualora si renda necessario salire direttamente in quota per la realizzazione di copertura tetto o altri interventi lungo esso.

Un altro importante fattore da considerare nella scelta riguarda il costo ponteggio per noleggio. Noleggiare una piattaforma elevatrice risulta essere un’alternativa più economica. Per il noleggio di ponteggi autosollevanti o sospesi, infatti, occorrerà includere le spese relative:

  • all’allestimento delle attrezzature, operazione che richiede l’intervento di una squadra di lavoro specializzata;
  • all’eventuale esigenza di un intervento di manutenzione. Durante le operazioni, infatti, potrebbe rendersi necessario il cambio di una o più tavole, l’aggiunta di una scaletta o altro;
  • lo smontaggio del ponteggio, operazione che deve essere effettuata da un team esperto per poter garantire sicurezza all’edificio e a tutto ciò che lo circonda.

In conclusione, l’impalcatura rappresenta una soluzione particolarmente affidabile e diffusa. Negli ultimi anni, però, le piattaforme elevatrici hanno riscosso sempre maggiore successo, dimostrandosi una valida alternativa per i lavori in quota. Queste ultime permettono di operare in modo rapido e mirato, consentendo una progressione agile dello stato dei lavori. 

Quale offre più sicurezza 

Una credenza diffusa vede le piattaforme elevatrici come attrezzature più sicure rispetto all’impalcatura classica e ai ponteggi sospesi, poiché la piattaforma non è soggetta a scivolamenti o crolli. Inoltre, risulterebbe essere più stabile rispetto all’impalcatura.

Nonostante ciò, non è possibile determinare quale delle due attrezzature risulti essere in assoluto la più sicura, in quanto la sicurezza è connessa intimamente all’attenzione umana. Evitare errori e osservare le corrette misure di prevenzione è indispensabile: solo in questo modo è possibile impiegare in modo sicuro le attrezzature. 

Accessibilità alle aree di lavoro e cantiere

Per quanto riguarda l’accessibilità alle aree di lavoro, le piattaforme di ponteggio mobile elevabili offrono performance più agili. Questi strumenti, infatti, permettono di raggiungere luoghi molto difficili o complessi, che rendono inadatta o addirittura impossibile l’installazione di un impalcatura. 

Quando servono i ponteggi e piattaforme verticali

PLE - esempio di piattaforma verticale - durante un momento di ristrutturazione

Le piattaforme verticali rappresentano un valido strumento per le operazioni svolte in ambienti industriali, commerciali e nell’ambito dell’edilizia o del giardinaggio. Queste macchine, grazie alle loro dimensioni compatte, risultano essere versatili e performanti, particolarmente adatte a interventi edili quali demolizioni, ristrutturazioni e manutenzioni, installazione di impianti, tinteggiature interne o esterne, messa in opera di strutture in cartongesso. 

Le piattaforme verticali permettono di raggiungere altezze anche molto elevate, che vanno dai 4 ai 30 metri di quota. Questi strumenti sollevano sia gli operatori che le attrezzature che verranno utilizzate per l’esecuzione dell’intervento. 

Lo svantaggio delle piattaforme verticali consiste nell’impossibilità di raggiungere più di un luogo contemporaneamente, dovendo essere spostate fisicamente tra le diverse aree di lavoro e garantendo l’accesso a un solo luogo per volta. Il ponteggio, al contrario, semplifica lo spostamento degli operatori predisponendo una piattaforma di lavoro più ampia. Ciò permette di svolgere diverse mansioni in aree differenti, contemporaneamente. 

I ponteggi, pertanto, rappresentano la migliore soluzione per interventi di rifacimento, manutenzione e ristrutturazione delle facciate, soprattutto qualora l’intervento coinvolga un numero cospicuo di operatori e uno spazio operativo complesso. Le piattaforme, invece, risultano essere l’alternativa ideale in caso di lavorazioni ad alta quota come la ristrutturazione, rifacimento manto di copertura di un edificio. Le piattaforme di lavoro mobili elevabili possono essere utilizzate agevolmente per interventi mirati lungo la facciata di un edificio. 

Esistono diverse tipologie di ponteggi

  • ponteggi elettrici o ponteggi autosollevanti, utili per interventi edili ad altezze considerevoli (dagli 0 sino ai 150 metri);
  • trabattello. Trattasi di un’impalcatura mobile utile per la realizzazione di lavori di verniciatura, impiantistica o di edilizia in generale. Può raggiungere sino a 12 metri di altezza;
  • cestello. Tale piattaforma mobile è munita di un piano di lavoro motorizzabile, sviluppabile sia in altezza che lateralmente. È indicato in caso di intervento in urgenza.

Infine, è possibile impiegare un ulteriore strumento per il trasporto in quota di materiali particolarmente pesanti, come attrezzature e altro materiale da costruzione: i montacarichi. Una caratteristica che distingue il montacarichi è la posizione del pannello dei comandi, situato a terra o presso la sede di arrivo della pedana. 

Perché scegliere EdiliziaAcrobatica

Immagine di stock. Operaio di EA su fune / vs ponteggio o piattaforma

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