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le varie tipologie di coperture tetto Ediliziacrobatica

La copertura del tetto è un elemento fondamentale per garantire agli edifici la piena funzionalità e un’esperienza il più possibile comoda e sicura a chi li frequenta. Le alternative a disposizione sono molte, sia in termini di tecnologie e di materiali.

Vale la pena passarle in rassegna, descrivendone le caratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi, anche e soprattutto in relazione alla spesa che impongono. Lo facciamo nell’articolo che segue, che si pone come una guida per chi vuole ristrutturare il tetto o per chi sta costruendo ex novo un edificio.

Che cos’è la copertura del tetto

La copertura del tetto è semplicemente lo strato superiore del tetto. Esistono varie tipologie di copertura, che si differenziano soprattutto in base alla pedonabilità del tetto. In ogni caso, la copertura esercita alcune specifiche funzioni e assolve ad altrettanto circoscritti scopi.

Di certo, protegge i locali sottostanti dagli agenti atmosferici, e in particolare dalla pioggia e dalla neve. Dunque deve essere impermeabile.

In secondo luogo, deve rappresentare una barriera tra i medesimi locali e tutti gli elementi di disturbo che possono interagire con l’edificio, non ultimi i volatili e i topi. Un aspetto, questo, che viene spesso ignorato ma che ricopre una importanza fondamentale.

Infine, se possibile, dovrebbero garantire almeno in parte l’isolamento termico. Quest’ultimo non è responsabilità esclusiva del tetto e della sua copertura, ma incide in misura non trascurabile.

Le tipologie dei materiali

Le tipologie dei materiali per la copertura del tetto sono numerose e si differenziano per capacità di isolamento termico, impermeabilità e resistenza alle sollecitazioni fisiche (es. traumi e urti). Alcune soluzioni, poi, garantiscono la pedonabilità, o almeno la rendono meno difficoltosa rispetto alle alternative.

Qui di seguito analizziamo le soluzioni più importanti.

Lo strato isolante

In realtà, lo strato isolante non è un materiale, bensì un elemento a supporto. Il suo scopo è infatti aumentare la capacità di isolamento termico del tetto. E’ una soluzione efficace per evitare le dispersioni di calore interno-esterno e quindi efficientare ulteriormente l’edificio dal punto di vista energetico. Un buon strato isolante consente di ottenere dei veri e propri tetti coibentati.

Il materiale d’elezione per gli strati isolanti è il polistirene espanso, sebbene si utilizzi spesso la vecchia lana di roccia. Entrambi isolano molto bene, ma il primo vanta una posa più semplice e rapida. Altri materiali garantiscono anche una certa fonoassorbenza, dettaglio non da poco se si considera il fastidio che deriva dal rumore della pioggia. Discorso simile per la resistenza al fuoco e all’azione degli agenti parassitari.

Tegole canadesi

Per quanto concerne le coperture per tetto non calpestabile (non completamente almeno) la soluzione più diffusa è data dalle tegole. Tra le più apprezzate troviamo le canadesi.

Esse si caratterizzano per una composizione multistrato. Il corpo centrale è molto solido e si pone lo scopo di favorire l’integrità dell’elemento. Il secondo strato è formato da bitume, che garantisce l’impermeabilità e, in parte, la capacità di isolamento termico. Infine, troviamo la graniglia di ardesia, che ottimizza le potenzialità termiche. Nelle versioni di gamma inferiore, tuttavia, l’ardesia può essere sostituita dalla polvere di gres porcellanato o da materiali sintetici.

Le tegole canadesi si fanno apprezzare per le buone capacità di impermeabilizzazione e di isolamento. Inoltre, sono di norma “abbastanza” pedonabili. La presa è salda, la superficie regolare (a differenza, per esempio, dei classici coppi in ceramica).

Tegole portoghesi

Le tegole portoghesi vengono confuse spesso con i comuni coppi. In effetti, si apprezza una certa somiglianza. Tuttavia, se il coppo assume una linea interamente ondulata, la tegola portoghese alla parte ondulata ne associa una piana. Ciò favorisce l’opera di incastro, che risulta più agevole e maggiormente in grado di coprire le superfici.

Per quanto concerne il materiale, non c’è una soluzione predefinita. La maggior parte delle tegole portoghesi vengono prodotte con il laterizio, ma si apprezzano varianti in cemento, plastica,  addirittura vetro e acciaio. Dunque, le qualità termiche cambiano da modello a modello.

Il comune denominatore è la resa estetica, che è elevata ma particolare. Infatti, proprio in virtù della forma, si associano più facilmente agli edifici storici o che esprimono un’idea tradizionale di eleganza.

Tegole in PVC

PVC sta per polivinilcloruro, un materiale ormai divenuto famoso in quanto utilizzato nei serramenti. Tuttavia, può essere impiegato anche nella costruzione delle tegole. Si fa apprezzare per le ottime capacità impermeabilizzanti e per le straordinarie garanzie di isolamento termico. Tuttavia, presenta alcuni svantaggi. In primo luogo, potrebbe risultare meno resistente delle tegole canadesi, a meno di non fare affidamento a prodotti di gamma superiore. In secondo luogo, costa un po’ di più.

Sul piano estetico, invece, garantiscono un’eleganza sobria, e possono porgere il fianco a tinte particolari, al limite del pastello.

Altre coperture

Le tegole canadesi e le tegole in PVC sono soluzioni moderne, almeno rispetto a quelle che affollano attualmente il patrimonio urbanistico italiano. Stiamo parlando delle tegole in ceramica, in laterizio etc. Queste soluzioni spiccano per i costi bassi e per una resistenza che va dal medio al buono, ma possono peccare in impermeabilizzazione e capacità termica.

Vale la pena descrivere anche le tipologie di coperture relative ai tetti pedonabili, se non addirittura ai lastrici solari. Il riferimento è in particolare alla guaina bituminosa e alla resine. La prima è molto più diffusa delle seconde. Infatti, spicca per una capacità di impermeabilizzazione buona, ma tendente all’usura. In particolare di estate, le guaine potrebbero subire dei danni e richiedere un’opera di manutenzione più o meno immediata. Inoltre, non spiccano per qualità estetica, anzi rischiano di risultare troppo anonime.

Discorso opposto per le resine. Certo, sono comunque al top in quanto a impermeabilizzazione, ma offrono anche un elevato grado di isolamento termico. Soprattutto, vantano una resa estetica di gran lunga superiore.

Ediliziacrobatica su tetto

Quanto costa la copertura

E’ difficile riportare una cifra che vada bene per tutte le soluzioni, anche perché, come abbiamo visto, si differenziano per capacità, qualità, vantaggi e svantaggi. Tuttavia, è possibile operare una gerarchia. Per esempio, le tegole in ceramica sono in assoluto quelle che costano meno, mentre quelle in cemento si pongono a metà classifica. A costare di più, sono le tegole in PVC, soprattutto se si opta per le gamme superiori.

Ovviamente, occorre tenere conto della manodopera per la posa. La buona notizia è che i costi di manodopera sono molto variabili, ovviamente in base alle esigenze dell’impresa edile.

Il consiglio però è di non cercare il massimo risparmio, o il risparmio a tutti costi, in quanto a cifre fuori mercato corrisponde spesso un servizio mediocre. Piuttosto, va ricercato un buon rapporto qualità prezzo.

Un rapporto qualità prezzo come quello offerto da EdiliziAcrobatica.

Noi di EdiliziAcrobatica siamo esperti dei lavori in altezza, che comprendono ovviamente le facciate ma anche i tetti. Abbiamo dalla nostra una lunga esperienza, nonché una storia di pionierismo e di innovazione, che ha favorito una espansione capillare.

Dunque, se stai pensando di ristrutturare il tetto o cambiare la copertura, compila il form ! Ti ricontatteremo a stretto giro per organizzare un sopralluogo gratuito.

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