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Ripristino intonaco esterno: Acrobatica all'opera.

L’intonaco rappresenta un elemento fondamentale per qualsiasi immobile: esso, infatti, ha sia un valore estetico, sia un’importanza di tipo funzionale. Protegge le pareti esterne dagli agenti atmosferici e da qualsiasi condizione ambientale. In più, funge da copertura ultima, determinando la resa visiva della facciata e contribuendo alla rasatura del muro esterno.

Spesso il ripristino dell’intonaco è considerato un intervento “semplice”, ragione per cui molti si cimentano nel fai da te. Una credenza errata. Come ripristinare l’intonaco esterno? Scopriamo di più in questo approfondimento. 

Ripristinare l’intonaco esterno: strumenti e materiali necessari

Le facciate esterne in cemento armato sono soggette a deterioramento a causa di agenti atmosferici, usura e corrosione. Il rifacimento facciata è fondamentale per motivazioni legate alla sicurezza, alla durata della struttura e all’estetica dell’immobile. Una voce di capitolato legata a questo genere di intervento è, spesso, il ripristino intonaco esterno. 

Quando procedere con il ripristino dell’intonaco? La risposta è piuttosto semplice: quando l’intonaco appare talmente tanto ammalorato da rendere vano o poco conveniente riparare l’esistente o approntare un tentativo di rappezzatura.

Intervenire è necessario, in quanto un intonaco anche solo parzialmente degradato impatta in maniera estremamente negativa sull’estetica degli edifici e sottopone il muro sottostante a diversi rischi.

Per le operazioni di ripristino intonaco esterno, occorre impiegare un parco di attrezzature classiche: scalpello e mazzuolo per rimuovere l’intonaco esistente, la cazzuola per applicare il materiale, la carta vetrata per rasare, il fracasso per livellare il nuovo strato.

Per quanto riguarda i materiali, vi sono molte alternative a disposizione. Una prima distinzione riguarda la composizione dell’intonaco stesso, a base:

  • di calce e argilla. Questa malta garantisce una buona traspirazione, un’ottima aderenza alle pareti esterne e una sufficiente protezione dagli sbalzi di temperatura;
  • di calce e pozzolana. La composizione di questa malta è simile a quella “argillosa” ma vanta la presenza della pozzolana, che è un materiale di origine vulcanica. Resiste meglio all’acqua e all’umidità, risultando quindi più impermeabile;
  • cementizia. Questa soluzione, spesso realizzata in calcestruzzo, è la più efficace in quanto unisce i pregi dell’intonaco con argilla a quelli dell’intonaco con pozzolana. 

Per la classificazione delle tipologie di intonaco, una prima ipotesi è quella di suddividere questi elementi in due categorie:

  • intonaco tradizionale. Trattasi dell’intonaco “crudo”, che viene venduto nella sua forma base. Va miscelato in loco. Il suo pregio è il costo ridotto;
  • intonaco premiscelato. Si tratta dell’intonaco già miscelato e pronto per l’applicazione. Questa soluzione è molto efficace, in quanto viene venduta in varianti con granulometrie precise. Ha un costo maggiore rispetto all’intonaco tradizionale.

Esistono, poi, degli intonaci speciali capaci di assolvere ad altre funzioni: 

  • intonaco termico. Si tratta di una malta efficace dal punto di vista energetico in quanto riduce al minimo lo scambio di calore interno ed esterno. In genere, è composta da vetro espanso;
  • intonaco ignifugo. Trattasi di una malta utilizzata soprattutto per gli intonaci interni, aree in cui il rischio incendi è più elevato, ma può essere utile anche esternamente. L’intonaco ignifugo è un ottimo isolante in generale.

Procedura per ripristinare l’intonaco delle superfici esterne

La procedura per il risanamento facciate esterne, dell’intonaco, non è complessa. Scopriamo quali sono le fasi e come si svolgono.

Eliminazione dell’intonaco ammalorato

La prima fase delle operazioni di ripristino intonaco esterno consiste nell’eliminazione delle porzioni ammalorate, che presentano un distacco, crepe o gonfiori. Lo scopo è giungere fino alla muratura sottostante. Prima di iniziare, è importante procedere con un’ispezione preliminare affinché sia possibile individuare le superfici che devono essere ripristinate. 

Successivamente, si procede con la rimozione mediante l’utilizzo di scalpello e mazzuolo. Infine, si effettua una pulizia accurata della superficie, rimuovendo detriti, polvere e i residui dell’intonaco vecchio. Occorre verificare, quindi, che la muratura sottostante sia ancora stabile e solida. In caso presenti crepe o fessure, è importante ripararle prima di poter ripristinare efficacemente l’intonaco. 

Inumidimento della superficie

Si tratta di un passaggio essenziale in vista dell’applicazione dell’intonaco vero e proprio. Il rischio, se si ignora questa fase o la si trascura, è che la malta non aderisca alla muratura. Si può procedere con la spruzzatura o con l’applicazione dell’acqua mediante un pennello

La terza alternativa, utile su superfici molto ampie o particolarmente secche, prevede l’utilizzo dell’idropulitrice a bassa pressione. È fondamentale attendere che la superficie si asciughi completamente prima di procedere con l’applicazione della malta. 

Stesura della malta

In questa fase si stendono vari strati di malta, ognuna delle quali si caratterizza per una granulometria diversa. Innanzitutto, occorre preparare la malta, che può essere premiscelata oppure una malta cementizia. Successivamente, si procede con:

  • la prima stesura della malta grossolana, utile per la creazione di una base uniforme;
  • la seconda stesura della malta, questa volta dalla granulometria media. Viene utilizzata per regolarizzare la superficie;
  • la terza stesura della malta, opzionale e personalizzabile a seconda del tipo di finitura desiderata. La terza malta deve essere fine e viene impiegata per ottenere una superficie rifinita, liscia e compatta

Per la stesura della malta viene usata una spatola, utilizzata anche per livellare e lisciare il materiale, al fine di garantire una finitura uniforme. Tra una stesura e l’altra è importante attendere che la malta si asciughi completamente. 

Rifinitura

L’ultima fase dell’operazione di ripristino intonaco esterno consiste nell’applicazione dell’intonachino, che è un intonaco molto sottile, dalla discreta valenza anche estetica. Ovviamente, a seconda dell’intonaco utilizzato tale procedura può prevedere una fase ulteriore: la miscelatura di malta, sabbia e acqua.

Il processo di rifinitura può comprendere anche l’applicazione di una pittura, specifica per esterni e nel colore desiderato, quando la malta sarà completamente asciutta. 

Si può ripristinare un vecchio intonaco parzialmente degradato?

ripristino intonaco esterno: Acrobatica all'opera durante un momento di picchiettatura.

Fortunatamente, è possibile ripristinare il vecchio intonaco parzialmente degradato. La fattibilità dell’intervento e l’approccio migliore, però, dipendono da alcune considerazioni: 

  • entità dell’ammaloramento. Se il problema è limitato a piccole aree superficiali, il ripristino può essere eseguito in modo localizzato e risulta essere un processo semplice. Quando il danno è più esteso e complesso, l’intervento diviene più complicato e si potrebbe necessitare di un’opera di rifacimento completo;
  • cause dell’ammaloramento. Per evitare che si ripresentino danni a seguito del ripristino dell’intonaco esterno, è importante individuare quali sono le cause dell’ammaloramento. Le motivazioni possono essere diverse: infiltrazioni d’acqua, usura dovuta ad agenti atmosferici o causata da errori di esecuzione, oppure la risalita di umidità dal terreno;
  • tipologia di intonaco, sulla base del quale si dovrà optare per un intervento specifico. Gli intonaci a base di malta cementizia o di calce devono essere trattati in modo diverso rispetto agli intonaci a base di resina sintetica o gesso. 

Per il ripristino intonaco esterno parzialmente degradato è possibile mettere in atto diverse tecniche:

  • piccole riparazioni, con la stuccatura delle crepe e degli sfarinamenti utilizzando una malta specifica. In alcuni casi, si possono utilizzare dei tasselli per fissare l’intonaco e prevenire ulteriori danni;
  • consolidamento, soprattutto in caso di intonaco poco coeso oppure fragile. Devono essere applicate soluzioni superficiali consolidanti oppure vengono iniettate resine specifiche;
  • ripristino facciata esterna, delle zone ammalorate. L’intervento prevede la rimozione dell’intonaco danneggiato e l’applicazione di un nuovo intonaco compatibile;
  • rifacimento completo dell’intonaco, quando la struttura non è più recuperabile o quando il danno è troppo esteso. Bisogna rimuovere completamente l’intonaco e procedere con la stesura ex novo di un nuovo intonaco. 

Le operazioni di ripristino di un vecchio intonaco rientrano, spesso, nel novero degli interventi di manutenzione straordinaria. Occorre, quindi, richiedere un’autorizzazione o un permesso specifico, a seconda delle normative locali di riferimento. 

Quanto costa rifare l’intonaco esterno?

Se si procede con il ripristino dell’intonaco esterno in modalità fai da te, si risparmia. Tuttavia, non si risparmia così tanto come ci si potrebbe immaginare. Nello specifico, il risparmio non va oltre il 50-60% della spesa totale. Sia ricorrendo a un’impresa specializzata, sia svolgendo un intervento fai da te, il costo dell’intervento di rifacimento dell’intonaco esterno ammonta circa a 10 euro al metro quadro

Quando l’intervento viene svolto da un’azienda esperta, inoltre, è possibile usufruire di alcune agevolazioni fiscali come il bonus facciate. In particolare, agli incentivi offerti:

  • dal Bonus ristrutturazione, che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione edilizia, tra cui il rifacimento dell’intonaco esterno;
  • dall’Ecobonus, che permette di usufruire di una detrazione del 50% o del 65% per gli interventi di efficientamento energetico. Tra essi possono rientrare le operazioni di rifacimento intonaco esterno, quando esse vengono abbinate ad altri interventi migliorativi. 

In alternativa, è possibile cedere a terzi, magari alla stessa impresa, il diritto alla detrazione e ottenere un equivalente sconto in fattura.

A chi rivolgersi

Il consiglio è quello di rivolgersi a un team competente e altamente affidabile per poter usufruire di un intervento di ripristino intonaco esterno eseguito a regola d’arte. Acrobatica, specializzata nei lavori su corda, rappresenta un partner qualificato e professionale, in grado di portare a termine rapidamente, in modo sicuro ed economico, questo intervento. I nostri tecnici lavorano su fune, non avendo l’esigenza di utilizzare gli antiestetici e costosi ponteggi. Richiedi un preventivo e una consulenza gratuita contattandoci subito!

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