
Devi fare un intervento sul tuo immobile e cerchi informazioni per risparmiare? Allora il bonus facciate 2022 è la soluzione migliore per te.
Poco importa se l’intervento che devi richiedere è complesso, come un rifacimento del cappotto esterno o una messa in sicurezza seguita da una ristrutturazione completa, oppure semplice come nel caso di una tinteggiatura.
Il bonus facciate, infatti, è il metodo migliore per chi vuole intervenire sulla facciata di un edificio con qualsiasi tipologia d’intervento e, contemporaneamente, vuole riuscire a risparmiare. Addirittura rientrano in quest’agevolazione gli interventi portati a termine sui balconi sulle ringhiere e sulle parti ornamentali dell’edificio.
Molto probabilmente, però, se sei arrivato a questo articolo hai già un’idea di che cosa sia il bonus facciate. Ma sei sicuro di conoscere tutti i dati che ti servono?
A chi spetta il bonus facciate? Qual è la percentuale di agevolazione disponibile per il 2022? Quali sono gli interventi richiedibili? Su quali immobili è possibile richiedere questa agevolazione?
Queste sono solo alcune delle domande alle quali risponderemo in questo articolo di approfondimento sul bonus facciate 2022. Ma per poter approfondire, ovviamente, è necessario partire dalla basi e, proprio per questo motivo, nel prossimo paragrafo ti spiegheremo che cos’è il bonus facciate 2022.
Cos’è il bonus facciate
Quando si parla di bonus facciate, com’è facile intuire, ci si riferisce a un’agevolazione economica che interessa la stragrande maggioranza degli interventi che possono essere portati a termine sulla facciata di un immobile.
Questo bonus, messo a disposizione dal Governo ormai da diversi anni, è pensato per tutti quei cittadini che vogliono richiedere interventi di miglioramento per le facciate degli edifici nei quali vivono o lavorano.Il bonus facciate, infatti è destinato a tutti i contribuenti siano essi privati o pubblici.
Nonostante, come abbiamo già spiegato, il bonus facciate non sia una novità, le agevolazioni in atto nel 2022 sono molto diverse rispetto a quelle di cui si poteva usufruire negli anni precedenti. Andiamo a scoprire insieme quali sono le novità.
Le novità del 2022
Richiedere il bonus facciate nel 2022 significa dover sostenere solamente il 40% della spesa relativa all’intervento su facciata. Il bonus facciate 2022, infatti, copre il 60% delle spese degli interventi su facciata.
Nonostante questa percentuale possa sembrare bassa rispetto a quelle degli anni precedenti, che permettevano di risparmiare una percentuale più alta sulla spesa relativa alle lavorazioni, se la facciata del tuo immobile ha bisogno di un intervento, ti consigliamo di prendere al volo l’occasione e di sfruttare questo bonus.
Per ora, infatti, il bonus facciate è stato prorogato fino alla fine del 2022 e non si hanno ancora informazioni su cosa accadrà nel 2023.
Prima di procedere, e di spiegare chi può avvalersi di questa agevolazione, ci teniamo a segnalare i vincoli legati al bonus facciate. Questo bonus riguarda prevalentemente le facciate esterne degli edifici e, proprio per questo non è utilizzabile per gli interventi relativi alle facciate interne, a meno che queste non siano visibili dalla strada o da un suolo pubblico.

A chi spetta
Come abbiamo già anticipato in parte, il bonus facciate 2022 spetta sostanzialmente a tutti i contribuenti. Di fatto, quindi, possono avvalersi delle agevolazioni sugli interventi sulle facciate tutti i soggetti, anche non residenti in Italia, che siano proprietari a qualsiasi titolo dell’immobile che sarà oggetto dell’intervento.
In particolare sono ammessi nell’agevolazione:
- le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni;
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
- le società semplici;
- le associazioni tra professionisti;
- i contribuenti che seguono reddito d’impresa.
Tutti questi soggetti possono avvalersi dell’agevolazione attraverso il metodo che più ritengono idoneo, quindi sfruttando: la detrazione nella dichiarazione dei redditi, lo sconto in fattura o la cessione del credito.
L’unica limitazione è prevista per chi possiede esclusivamente quelli che vengono definiti redditi a tassazione separata o a imposta sostitutiva. Questi soggetti non potranno avvalersi della detrazione fiscale, ma potranno comunque optare per le altre due soluzioni, ovvero: la cessione del credito o il contributo sotto forma di sconto.
Ma quali sono gli interventi inclusi nel bonus facciate?
Scopriamolo insieme nel prossimo paragrafo.
Cosa è incluso nel bonus facciate
Il primo punto da chiarire è che il bonus facciate è un’agevolazione relativa al recupero e al restauro delle facciate esterne di edifici esistenti. Questi edifici possono appartenere a qualsiasi attività catastale, quindi il bonus facciate può essere sfruttato sia per abitazioni private che per edifici a destinazione strumentale, ovvero quelli dedicati all’impresa.
Per avere diritto al bonus, tuttavia, l’edificio oggetto dell’intervento su facciata deve essere situato in quelle che, nel decreto del ministro dei Lavori pubblici n. 1444 del 1968, vengono identificate come zone A e zone B.
- Zona A
le zone identificate con la lettera A comprendono quelle parti del territorio in cui sono presenti agglomerati urbani di interesse storico, artistico o di particolare pregio ambientale, oppure le loro aree circostanti.
- Zona B
le zone identificate con la lettera B includono parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, ovviamente diverse da quelle che vengono identificate come zona A.
Sono esclusi dal bonus facciate tutti quegli edifici che si trovano nelle zone C, D, E ed F.
Gli interventi per i quali è possibile richiedere il bonus facciate 2022 sono quelli relativi a tutto l’involucro esterno visibile dell’edificio. Parliamo quindi dell’intero perimetro esterno, a patto che questo sia visibile da una strada pubblica o dal suolo pubblico.
In molti tendono a non richiedere il bonus facciate perchè credono che questa agevolazione sia relativa solamente ad interventi molto invasivi, come ad esempio il rifacimento del cappotto esterno o la ristrutturazione completa della facciata.
In realtà, però, il bonus facciate 2022 è relativo a tutti gli interventi portati a termine sulle superfici opache della struttura. Questo significa che puoi rientrare nell’agevolazione per le facciate anche richiedendo una semplice pittura o tinteggiatura della facciata esterna del tuo edificio.
Come funziona
Il bonus facciate può essere utilizzato in tre modi differenti:
- portandolo in detrazione nella dichiarazione dei redditi;
- attraverso uno sconto in fattura;
- sfruttando la cessione del credito.
Nonostante sia coperto il 60% del costo dell’intervento, tutti e tre i metodi che permettono di usufruire del bonus facciate non prevedono limiti di spesa. Questo significa che il bonus facciate, come abbiamo già anticipato, può essere sfruttato per risparmiare sia sugli interventi più piccoli, come la tinteggiatura, che per quelli più grandi come la ristrutturazione di una facciata.
Nei prossimi paragrafi ti spiegheremo come funzionano le tre metodologie di fruizione del bonus facciate, così da fare chiarezza ed aiutarti a capire qual è il più giusto per le tue esigenze.

Detrazione nella dichiarazione dei redditi
Se dovessi scegliere di usufruire del bonus facciate tramite quella che viene definita la modalità ordinaria, ogni anno, per dieci anni, dovrai inserire la quota di detrazione che ti spetta quando compili la tua dichiarazione dei redditi (ad esempio attraverso il tuo modello 730).
In sostanza, utilizzando la detrazione nella dichiarazione dei redditi sfrutterai il bonus facciate per ridurre le tue imposte.
Sconto in fattura
Scegliere di sfruttare il bonus facciate 2022 utilizzando l’opzione dello sconto in fattura significa richiedere all’impresa edile che porterà a termine gli interventi di applicare immediatamente lo sconto sull’importo dovuto.
Questa opzione permette di recuperare subito il 60% della spesa semplicemente pagando meno il servizio.
Una volta effettuato questo sconto, il fornitore recupererà l’importo anticipato come credito di imposta, ovvero direttamente dallo Stato. Ovviamente, questa metodologia è la più conveniente se desideri risparmiare sulla spesa dell’intervento sin da subito.
Cessione del credito
Eccoci all’ultima delle opzioni di cui puoi avvalerti per sfruttare il bonus facciata, ovvero alla cessione del credito. Chi sceglie questa opzione può cedere direttamente il credito d’imposta, che corrisponde alla detrazione spettante, a soggetti terzi come:
- banche;
- istituti finanziari;
- fornitori di beni e servizi per la realizzazione di interventi edili;
- professionisti, enti e società.
Questi soggetti, prendendo carico del tuo credito ti anticiperanno l’intero importo.
Come richiedere il bonus facciate
I metodi che puoi sfruttare per richiedere il bonus facciate sono gli stessi del 2021.
In sostanza il percorso si suddivide in 4 step:
- Scaricare e compilare il modello messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
- Presentare la documentazione all’Agenzia delle Entrare – questo step può essere compiuto o in prima persona oppure tramite un intermediario come il commercialista o il CAF
- Rendere tracciabile ogni pagamento effettuato, inserendo le causali dei versamenti, il tuo codice fiscale come beneficiario dell’agevolazione e la partita Iva o il codice fiscale dell’impresa che dovrà effettuare il lavoro.
- Conservare una copia di tutta la documentazione relativa all’intervento, ovvero: della domanda di accatastamento, delle ricevute di pagamento dei tributi locali, della dichiarazione di consenso ai lavori e della delibera di approvazione ai lavori.
Contemporaneamente al bonus facciate 2022 è stato approvato anche il Decreto Antifrode, un decreto nato per ridurre il più possibile i tentativi di evasione fiscale da parte delle attività edilizie.
Il decreto antifrode stabilisce che chiunque debba richiedere il bonus facciate presenti un visto attestante la conformità e la congruità delle spese che riguardano l’intervento su facciata.La congruità delle spese verrà valutata incrociando i preziari regionali con il preziario nazionale, ovvero il DEI.
Come avrai intuito il bonus facciate è un argomento molto sfaccettato, e quindi è complesso inserire tutte le informazioni in merito in un solo articolo.
Se vuoi saperne di più, o se hai ancora qualche incertezza, non ti rimane altro da fare che consultare il documento ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, che puoi trovare cliccando su questo link.
Se è da qualche tempo che stai cercando informazioni su questa agevolazione, molto probabilmente ti sarai accorto di un’altra problematica: la difficoltà di trovare delle aziende edili che permettono ai loro clienti di accedere a questo bonus.
Nei prossimi paragrafi risponderemo a una delle domande più frequenti sul bonus facciate, ovvero: a chi rivolgersi per ottenerlo?
A chi rivolgersi per ottenere il bonus facciate grazie ad un intervento rapido, economico e soprattutto senza stress?
Com’è facile immaginare, a causa degli stretti controlli sulle spese, non è facile trovare aziende edili che propongano ai propri clienti la possibilità di sfruttare il bonus facciate.
Inoltre, soprattutto per le attività più piccole, offrire la possibilità di avvalersi del bonus facciate può diventare poco sostenibile.
Le tempistiche che solitamente interessano gli interventi più invasivi, infatti sono molto lunghe, e un’azienda piccola impegnando tutte le proprie risorse in un intervento relativo al bonus facciate, rischierebbe di non riuscire a sostenere le spese derivanti da questa operazione.
La soluzione migliore per richiedere il bonus facciate, quindi, è affidarsi ad un’azienda edile strutturata, con esperienza e che, soprattutto possa portare a termine qualsiasi intervento facendoti risparmiare.
Trovare un’azienda simile potrebbe sembrare un compito difficilissimo.
Ma se ti dicessimo che c’è una soluzione semplice e a portata di click che ti permetterà sia di risparmiare con un intervento semplice e veloce che, di poter richiedere il bonus facciate 2022?
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