RICHIEDI UN PREVENTIVO GRATUITO

RICHIEDI UN PREVENTIVO GRATUITO

rifacimento balconi 2022

La sostituzione della ringhiera del balcone è tra gli interventi più richiesti in quanto incide in maniera significativa non solo sull’estetica di un edificio ma anche sulla sua sicurezza.

Tuttavia, genera anche qualche ansia, se non altro dal punto di vista burocratico. Per esempio, non è ben chiaro alla maggior parte delle persone se siano necessari permessi.

La confusione è ancora maggiore quando l’elemento è inserito in un contesto condominiale. In questo caso, le discussioni su chi debba decidere e su chi debba pagare possono essere molto accese.

Vale dunque la pena fare il punto della situazione, fornendo da un lato una panoramica della sostituzione della ringhiera edile dal punto di vista edile; e dall’altro qualche informazione di natura burocratica e normativa.

I lavori necessari per la sostituzione della ringhiera del balcone

Sul piano edile, la sostituzione della ringhiera del balcone non è un intervento complesso. Di base, non si deve fare altro che rimuovere la vecchia ringhiera e montare quella nuova. Non vi sono elementi strutturali da gestire. L’unico elemento di complessità è dato dalla posizione, ovvero dalla necessità di lavorare in altezza, attività di per sé rischiosa.

E’ utile, più che altro, sottolineare l’importanza di sostituire la ringhiera del balcone, se questa mostra qualche segnale di usura. La ruggine è uno di questi: da un lato compromette la stabilità dell’elemento, e in ultima analisi anche la sua funzione protettiva; dall’altro lato peggiora la resa estetica, restituendo un senso di degrado e peggiorando il profilo dell’edificio.

Non c’è alcun motivo per rimandare la sostituzione delle ringhiere: l’intervento non è invasivo, non richiede chissà quanto tempo, costa “il giusto” e in ogni caso può essere coperto efficacemente con le agevolazioni fiscali.

La sostituzione delle ringhiere dei balconi in condominio

La sostituzione delle ringhiere dei balconi genera qualche ansia soprattutto quando inserita in un contesto condominiale. Infatti, non è ben chiaro chi debba fare cosa, e soprattutto chi debba pagare. La questione riguarda due aspetti:

● Il consenso da parte dell’assemblea condominiale,

● La ripartizione delle spese.

Di norma il balcone, che sia aggettante (sporgente oltre il profilo dell’edificio) o a loggia (ovvero “incassato”) è considerato come un prolungamento dell’unità immobiliare. Dunque, qualsiasi intervento dovrebbe essere appannaggio del proprietario, svincolando l’assemblea condominiale dal diritto-dovere di deliberare a riguardo e ovviamente dalle spese.

Fanno eccezione gli interventi che generano un effetto sulla struttura, o di cui comunque beneficia l’intero condominio. Per esempio, gli interventi al sottobalcone.

Tuttavia, fa eccezione anche un altro genere di interventi, ovvero quelli che contribuiscono all’estetica della facciata. Un’eccezione cui rientra a pieno titolo la sostituzione delle ringhiere, o comunque gli interventi ai parapetti.

Si rientra dunque nelle fattispecie trattate dall’articolo 1138 del Codice Civile, che fa esplicita menzione di questi elementi. Per quanto concerne le dinamiche di delibera e la ripartizione delle spese, occorre guardare all’articolo 1136, sempre del Codice Civile.

Senza entrare troppo nei dettagli, basti sapere che la sostituzione delle ringhiere viene decisa con la maggioranza di metà dei millesimi, e che ciascun proprietario concorre alla spesa secondo i millesimi di sua proprietà.

I permessi necessari per la sostituzione della ringhiera del balcone

Trattiamo ora un altro argomento scottante: i permessi o, per meglio dire, i titoli abilitativi. Un argomento che genera una certa ansia, in quanto sottintende il rischio di perdere troppo tempo con documentazioni e delibere da parte degli enti di riferimento. Ebbene, da questo punto di vista, si segnalano solo buone notizie.

Di base, gli interventi alle ringhiere sono classificati come edilizia libera, dunque non richiedono alcun titolo abilitativo. Tuttavia, sarà necessario possedere la CIL, Comunicazione di Inizio Lavori, nel caso in cui si montasse un ponteggio. La CIL, va detto, è il titolo più leggero, e anzi viene ottenuto in autodichiarazione. Non è vincolato al parere dell’ente, dunque non comporta grandi perdite di tempo.

Sostituzione ringhiera balcone: costi e materiali

Costa molto sostituire la ringhiera di un balcone? In realtà no. Ovviamente, dipende dalle esigenze dell’impresa che cura la manodopera ma anche dalle fattezze dell’elemento. Alcuni design costano più di altri, e lo stesso si può dire dei materiali.

Una ringhiera semplice ma d’impatto, realizzata in acciaio inox, potrebbe costare tra i 150 e i 400 euro a metro lineare.

Se la ringhiera è in vetro – anche se si dovrebbe parlare di parapetto – i costi si alzano leggermente, in quanto si attestano sui 200-500 euro al metro lineare.

La ringhiera meno costosa è quella in legno, che però richiede una maggiore manutenzione ed è adatta solo a certi profili abitativi (es. quelli che esprimono un carattere rustico). Ad ogni modo, siamo sui 40-150 euro al metro lineare.

Bonus e detrazioni disponibili per la sostituzione della ringhiera del balcone

Esistono agevolazioni spendibili per la sostituzione della ringhiera del balcone? La risposta è affermativa, benché sia ufficialmente un intervento di manutenzione ordinaria.

Le soluzioni più interessanti sono due: la detrazione al 50%, che in questo caso è riservata solo alle sostituzioni in condominio; il Bonus Facciate, che permette una detrazione al 60%. Per saperne di più ti invitiamo a consultare questa risorsa sul rapporto tra ringhiere e Bonus Facciate.

In entrambi i casi, l’agevolazione si concretizza con una detrazione IRPEF. Tuttavia, la prima viene esaurita in dieci anni mentre la seconda in cinque.

Sempre in entrambi i casi, è possibile procedere con la cessione del credito: si cede il diritto di detrazione a terzi, fosse anche la medesima impresa che realizza l’intervento, e si ottiene un equivalente sconto in fattura.

Potrebbe interessarti anche

Hanno avuto fiducia in noi oltre 18.000 clienti