Un edificio ben isolato termicamente e acusticamente offre comfort, benessere e serenità a tutti coloro che lo abitano. Ma non solo: l’isolamento termico permette di risparmiare sensibilmente sul costo dell’energia.
Per poter usufruire di un ambiente sempre fresco in estate e accogliente e caldo in inverno, è possibile ridurre l’utilizzo di impianti di riscaldamento e condizionatori mediante due diversi sistemi isolanti: il termointonaco o il cappotto termico.
La principale differenza tra i due sistemi risiede nello spessore utile per la posa dei materiali: mentre il termointonaco richiede uno spessore minimo, per il cappotto termico occorre disporre di uno spazio più spesso. Scopriamo differenze, vantaggi e svantaggi di questi due metodi per l’isolamento termico esterno o interno dell’abitazione.
Cos’è l’Intonaco termoisolante
L’intonaco isolante, per termointonaci, é un premiscelato composto da una serie di materiali naturali: argilla, sughero, perlite espansa e calce idraulica.
Rappresenta un’ottima alternativa anche nei progetti di bioedilizia, essendo realizzato esclusivamente con materiali naturali. Gli intonaci termoisolanti vantano le seguenti caratteristiche:
- basso valore di conducibilità termica;
- elevata permeabilità al vapore acqueo;
- elasticità e capacità di sopportare le deformazioni;
- elevata traspirabilità.
Termointonaco o cappotto in caso di spazi ristretti? Il termointonaco viene applicato lungo le pareti (esterne o interne) occupando uno spessore che va dai 3 agli 8 cm. Può essere applicato sia a mano che a macchina.
Per interni
La mistura classica si adatta perfettamente agli interni, mentre per gli spazi outdoor è preferibile optare per un intonaco isolante composto da una base di vetro espanso riciclato o di calce idraulica naturale.
Il termointonaco può essere impiegato all’interno dell’abitazione con l’obiettivo di ottimizzare le prestazioni energetiche degli spazi, eliminare i ponti termici e garantire un migliore isolamento termico esterno o interno.
Applicazione e messa in posa del termointonaco
Termointonaco o cappotto? Anche la posa e l’applicazione delle due soluzioni rappresentano un elemento differenziale. Nel caso dell’intonaco termico, infatti, si tratta di un’operazione piuttosto semplice e rapida, sia che si debba rivestire la parete interna o esterna.
In particolare, per l’applicazione del termointonaco occorre diluire il prodotto con acqua e procedere con la posa del materiale con macchinari specifici oppure a mano. Un vantaggio del termointonaco consiste nella possibilità di utilizzare tale soluzione su qualsiasi tipologia di superficie, da quelle lisce alle sfasate o ruvide.
È fondamentale, durante l’applicazione del termointonaco, assicurarsi che il materiale copra in modo omogeneo tutta la superficie, affinché sia possibile garantire il perfetto funzionamento del sistema. Questo accorgimento è essenziale per evitare eventuali sfasature che potrebbero permettere il passaggio dell’umidità o la formazione delle muffe.
Cos’è il cappotto termico
L’isolamento a cappotto risulta essere la tecnica più impiegata e affidabile per limitare la dispersione del calore all’interno delle abitazioni. Questa tecnica prevede l’utilizzo di pannelli isolanti installati lungo le pareti (all’esterno o all’interno dell’edificio). Il cappotto termico crea una barriera termica tra interno ed esterno.
Per la realizzazione del cappotto termico vengono utilizzati pannelli isolanti in materiali:
- sintetici, quali il polistirene XPS o EPS;
- di origine minerale come la lana di vetro, la calce cemento o la lana di roccia;
- naturali, come la canapa rivestita, il sughero o la lana di pecora;
- compositi, come la lana di legno mineralizzata, la fibra di cocco insieme al sughero o il poliestere espanso sinterizzato.
L’intervento di applicazione consiste nella posa di pannelli isolanti mediante l’utilizzo di colla e tasselli lungo le pareti. I pannelli, posizionati a una certa distanza l’uno dall’altro, vengono uniformati con la schiuma espansa. Infine, viene eseguita la rasatura e l’installazione del rivestimento.
Per interni
Termointonaco o cappotto termico per gli interni? Il cappotto può essere impiegato sia per interventi di isolamento tetto esistente e degli esterni, sia all’interno degli ambienti per massimizzare il comfort abitativo, ridurre gli sbalzi di temperatura e ottimizzare la dispersione energetica, ottenendo un risparmio in bolletta medio pari al 30%.
Intonaco termico o cappotto termico: vantaggi e svantaggi
Per poter valutare quale sistema possa rispondere al meglio alle proprie esigenze, è bene considerare del cappotto termico pro e contro.
Installando un cappotto termico è possibile:
- effettuare la coibentazione per le pareti;
- garantire maggiore continuità termica;
- ridurre il fabbisogno energetico dell’edificio e conseguentemente abbattere i costi in bolletta;
- ridurre i ponti termici;
- proteggere gli interni dagli sbalzi termici e dal clima esterno;
- ridurre le emissioni;
- ottimizzare il valore dell’edificio;
- possibilità di usufruire dei vantaggi garantiti per il cappotto termico ecobonus 65%.
Quasi tutti gli svantaggi del cappotto termico dipendono da una scorretta procedura di installazione. Valutiamo i contro del cappotto termico:
- l’isolamento degli ambienti, in mancanza di un adeguato ricambio di aria, può comportare una percentuale di umidità eccessiva;
- in caso di cattiva installazione, il cappotto termico può causare infiltrazioni d’acqua e potrebbero verificarsi problematiche di condensazione e muffa;
- cambiamento dello spessore della parete.
Passiamo, quindi, alla valutazione dei vantaggi del termointonaco:
- eliminazione dei ponti termici;
- miglioramento del microclima interno;
- miglioramento del benessere termico e acustico;
- possibilità di ottenere la massima resa nel minimo spazio, in quanto il termointonaco può essere impiegato anche in ambienti dalle dimensioni ridotte (anche presso le finestre, luogo in cui si trovano principalmente i ponti termici, oppure all’interno delle mansarde o in altri spazi piccoli e poco luminosi).
Termointonaco o cappotto termico: occorre precisare che l’unico svantaggio di un intonaco termoisolante risiede nella sua capacità isolante, che risulta essere inferiore rispetto al sistema a cappotto.
Costi e considerazioni utili legate agli interventi
Termointonaco o cappotto? Scegliere tra i due sistemi non è affatto semplice. Entrambi gli interventi presuppongono costi relativi:
- ai materiali che verranno impiegati;
- alla manodopera;
- al noleggio eventuale di attrezzature specifiche.
I prezzi, nel caso del termointonaco o cappotto, variano a seconda della qualità dei materiali, delle dimensioni degli ambienti da isolare, dell’eventualità che l’intervento venga svolto solo presso gli interni o anche all’esterno dell’edificio. I costi medi variano da:
- 15 a 50 euro per litro di intonaco termico;
- 40 a 80 euro per cappotto termico al mq.
Gli intonaci termoisolanti, generalmente, richiedono un investimento economico minore in quanto, visti gli spessori ridotti, occorrerà acquistare meno materiale. Risulta essere la migliore alternativa in caso di spazi ristretti, pur non garantendo la stessa resa isolante offerta dal cappotto termico.
Il cappotto termico, al contrario, risulta essere più performante ma inadeguato agli ambienti ristretti. Inoltre, una cattiva installazione può comportare numerose problematiche (creazione di muffa, condensa e infiltrazioni). Infine, il cappotto termico non corregge completamente i ponti termici. Affidarsi a un’impresa specializzata e in grado di valutare le caratteristiche dell’immobile è indispensabile nella scelta tra termointonaco o cappotto. EdiliziAcrobatica fornisce consulenze su misura individuando la soluzione più efficiente, efficace ed economica: contatta il team per maggiori informazioni o un preventivo gratuito.
