
Il cappotto termico è una soluzione molto efficace per aumentare le prestazioni energetiche di un edificio. Questo intervento consiste nell’applicazione di un rivestimento, composto da pannelli isolanti, lungo le pareti esterne o interne della struttura.
Lo scopo di questo intervento è quello di ridurre gli scambi di calore interno-esterno, diminuendo le dispersioni termiche e garantendo un interessante risparmio sulla spesa energetica.
Ma come scegliere lo spessore di un cappotto termico? Scopriamo quali errori non commettere e quali sono i fattori da considerare.
Come si calcola lo spessore di un cappotto termico?
Per determinare lo spessore del cappotto termico occorre valutare alcuni fattori, dai quali dipende il risultato dell’operazione e l’efficienza del sistema isolante.
Il calcolo dello spessore deve prendere in considerazione, in particolare:
- La zona climatica in cui si trova l’edificio. L’Italia è suddivisa in diverse zone climatiche, le quali influenzano in modo diretto le esigenze di isolamento. Per identificare la zona climatica di appartenenza, è possibile consultare le mappe climatiche messe a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico;
- Il fabbisogno energetico dell’edificio. Il fabbisogno energetico deve essere calcolato prendendo in considerazione fattori come la tipologia di struttura, la superficie disperdente e la quantità di energia necessaria per il riscaldamento degli ambienti;
- Il materiale isolante. Ogni materiale ha un proprio coefficiente di conducibilità termica (λ), il quale indica la capacità del materiale stesso di condurre il calore. I materiali con bassa λ offriranno migliori performance di isolamento termico, consentendo di ottenere le prestazioni desiderate a fronte di uno spessore minore;
- La trasmittanza termica (U). Questo valore misura la quantità di calore che passa attraverso un metro quadro di materiale nell’arco di un’ora quando vi è una differenza di temperatura pari a un grado. Per ottenere la trasmittanza termica, questa è la formula più semplice: Trasmittanza termica = 1 / Resistenza totale del sistema = 1 / (spessore del pannello x conducibilità termica del materiale).
Valori ideali per un cappotto termico efficace
Lo spessore ideale del cappotto termico varia soprattutto in base al materiale isolante selezionato e alla zona climatica dell’edificio. Ogni materiale presenta un valore proprio. Valutiamo quali sono i materiali più utilizzati e i relativi valori di conducibilità termica (λ):
- Polistirene espanso sinterizzato (EPS). La λ di questo materiale è circa 0,036-0,040 W/mK. Pertanto, sono necessari spessori dagli 8 ai 12 cm per garantire buone prestazioni isolanti;
- Lana di roccia. Con una λ di circa 0,035-0,040 W/mK, gli spessori consigliati variano tra 10 e 14 cm;
- Fibra di legno. La λ di tale materiale, pari circa a 0,038-0,045 W/mK, rende necessari spessori dai 12 ai 16 cm;
- Aerogel. Grazie alla sua λ molto bassa (circa 0,015 W/mK), è possibile ottenere elevate prestazioni isolanti con spessori ridotti, ad esempio 5-6 cm;
- Sughero. Con una λ di circa 0,040-0,050 W/mK, richiede spessori tra 10 e 16 cm, a seconda della zona climatica;
- Lana di vetro. La λ di questo materiale è circa 0,030-0,040 W/mK, con spessori consigliati tra 8 e 14 cm, in base alle esigenze di isolamento.
È fondamentale valutare non solo i materiali per l’isolamento termico, ma anche le diverse zone climatiche italiane per calcolare lo spessore ideale del cappotto termico. Scopriamo, nella seguente tabella, gli spessori consigliati a seconda della zona climatica e del materiale.
Zona | Polistirene espanso | Lana di roccia | Fibra di legno | Aerogel | Sughero | Lana di vetro |
Zona A-B (clima molto caldo e caldo) | 6-8 cm | 8-10 cm | 10-12 cm | 4-5 cm | 8-10 cm | 6-8 cm |
Zona C (clima temperato) | 8-10 cm | 10-12 cm | 12-14 cm | 5-6 cm | 10-12 cm | 8-10 cm |
Zona D (clima moderatamente freddo) | 10-12 cm | 12-14 cm | 14-16 cm | 6-7 cm | 12-14 cm | 10-12 cm |
Zona E-F (clima freddo e molto freddo) | 12-15 cm | 14-18 cm | 16-20 cm | 7-8 cm | 14-18 cm | 12-16 cm |
I valori indicati possono variare in base alle esigenze specifiche dell’edificio. È consigliabile effettuare una valutazione energetica per definire lo spessore ottimale in funzione alle caratteristiche dell’immobile.
Errori da evitare

Per evitare problematiche di qualsiasi natura e per garantire l’efficacia del cappotto termico interno o cappotto termico esterno, è importante evitare alcuni errori comuni che possono compromettere l’efficienza di tale soluzione. In particolare, occorre evitare di:
- Eseguire una verifica poco accurata delle condizioni iniziali. La diagnosi energetica dell’edificio, se scorretta o imprecisa, può determinare scelte errate, soprattutto in presenza di ponti termici esistenti;
- Utilizzare materiali non idonei. La scelta di materiali isolanti inadatti alle esigenze dell’edificio o alla zona climatica può ridurre sensibilmente l’efficacia del cappotto termico;
- Effettuare un calcolo errato dello spessore. Occorre valutare attentamente questo aspetto, rispettando la normativa vigente e i valori di trasmittanza termica richiesti;
- Installare pannelli isolanti eccessivamente distanziati. La presenza di spazi tra i pannelli può contribuire alla formazione dei ponti termici, provocando la dispersione di calore;
- Seguire procedure scorrette di applicazione. Una posa in opera non accurata, l’assenza di fissaggi adeguati o la mancata sigillatura dei giunti possono ridurre le performance dell’isolamento;
- Risparmiare sullo strato protettivo. La mancata applicazione di un adeguato rivestimento protettivo può esporre l’isolante agli agenti atmosferici, riducendone sia l’efficacia che la durata;
- Trascurare la ventilazione. Una scarsa ventilazione può provocare un accumulo di umidità all’interno delle pareti, favorendo la formazione di muffe e deteriorando i pannelli isolanti.
Prezzi e agevolazioni fiscali per il cappotto termico
La realizzazione di un cappotto termico è un intervento che può avere costi molto variabili, che dipendono dalla tipologia di materiale isolante, dallo spessore necessario, dalla superficie da isolare e dalla complessità delle operazioni di posa. In linea generale, i costi possono variare dai:
- 30-80 €/m² con polistirene espanso (EPS);
- 50-100 €/m² con lana di roccia;
- 60-120 €/m² con fibra di legno;
- 150-300 €/m² con aerogel;
- 70-150 €/m² con sughero;
- 40-90 €/m² con lana di vetro.
Tali costi forniscono un’indicazione di massima: è importante richiedere una quotazione a un’azienda competente per avere un’idea precisa del costo dell’intervento.
Il Governo italiano, per incentivare l’adozione di soluzioni di isolamento termico, mette a disposizione dei contribuenti diverse agevolazioni fiscali. In particolare, gli italiani possono usufruire:
- dell’Ecobonus, una detrazione fiscale pari al 50% per interventi di efficientamento energetico, tra cui l’installazione del cappotto termico;
- del Superbonus. L’aliquota di detrazione è pari al 65% per le spese sostenute, fino al 31 dicembre 2025, per interventi di isolamento termico che comportano un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, inclusa l’installazione di un cappotto termico esterno;
- del Bonus Ristrutturazioni. Chiamato anche Bonus Casa, questo incentivo prevede una detrazione del 50% per interventi di ristrutturazione, compresi quelli di isolamento termico.
Rivolgiti ai professionisti di Acrobatica
Installare un cappotto termico è sempre una buona idea. Tuttavia, occorre rivolgersi a imprese competenti, che siano in grado di rendere un servizio rapido, di qualità e meno pervasivo possibile.
Acrobatica rappresenta il partner di riferimento: i tecnici operano su corda, senza ponteggi. Ciò si traduce in un risparmio economico, nell’assenza di inquinamento acustico e visivo, e in un’esperienza più agevole per gli inquilini.
Rivolgiti a un team attento e qualificato per installare il cappotto termico e per risparmiare sulla spesa in bolletta: contattaci subito per consulenze e preventivi.