Dare per scontato che la canna fumaria stia funzionando correttamente è piuttosto pericoloso, in quanto si espone l’abitazione a rischi che non riguardano solo l’efficienza ma anche la salute delle persone. Ogni quanto bisogna procedere con la pulizia della canna fumaria e perché è importante svolgere questo intervento?
Per garantire sicurezza all’operazione, per prevenire potenziali rischi e per assicurare il corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento (tra cui le caldaie a condensazione e le stufe a pellet), è indispensabile rispettare le normative sulle canne fumarie e per la prevenzione incendi. Se si sceglie di affidarsi a una realtà organizzata e autorizzata è possibile ottenere in loco la dichiarazione di conformità.
Per questo, la pulizia della canna fumaria deve essere eseguita da un team di professionisti specializzati e da un’impresa autorizzata.
Perché è importante pulire la canna fumaria?
La pulizia canna fumaria rappresenta un intervento di manutenzione indispensabile a ridurre il rischio di incendio e altri pericoli provocati da un impianto sporco o abbandonato a se stesso.
La fuliggine che si accumula nelle pareti della canna fumaria, infatti, può trasformarsi in combustibile. Ciò espone l’abitazione alla concreta possibilità che si sviluppino incendi, che possono raggiungere facilmente anche gli spazi abitativi.
La maggior parte degli incendi, sia nelle abitazioni in legno che presso edifici in cemento, si verificano durante le stagioni invernali, quando la canna fumaria viene posta sotto stress a causa delle attività di riscaldamento dei locali e dell’utilizzo massivo dell’acqua calda sanitaria.
Una canna fumaria sporca, nel migliore dei casi, compromette l’efficienza dell’impianto stesso. Ciò si traduce in una maggiore spesa in utenze.
Risulta, quindi, essenziale procedere con l’intervento di pulizia canna fumaria per evitare problematiche e pericoli quali:
- rischio incendi provocati da un accumulo di residui combustibili:
- malfunzionamento dell’attrezzatura, causato dal deposito di creosoto che peggiora l’efficienza dell’apparecchio;
- rilascio di monossido di carbonio a causa di un’ostruzione lungo la canna fumaria;
- riduzione dell’efficienza dell’impianto, legato all’accumulo di detriti e alla diminuzione della capacità di tiraggio dell’apparecchio;
- possibili danni strutturali causati da residui corrosivi;
- maggiore impatto ambientale, a causa di uno scarico inadeguato. Un fenomeno che contribuisce, anche sensibilmente, all’inquinamento atmosferico;
- prevenire il ripristino della canna fumaria.
Pulizia canna fumaria: quando c’è bisogno di pulire il camino?
Per evitare di dover effettuare un intervento più complesso, ovvero il risanamento della canna fumaria, è bene rispettare le seguenti indicazioni riguardo le tempistiche per la manutenzione e pulizia canna fumaria.
L’ordinamento vigente suggerisce di procedere con la pulizia canna fumaria almeno una volta all’anno, quando vengono utilizzati combustibili fluidi come il gas. Se vengono impiegati combustibili solidi, come la legna, la pulizia canna fumaria deve essere svolta almeno una volta ogni tre anni.
Per sapere quando bisogna pulire la canna fumaria e il camino è indispensabile, inoltre, valutare quanto viene utilizzato l’impianto. In genere, si dovrebbe procedere con la pulizia ogni 400 kg di combustibile solido consumato e ogni 500 kg di combustibile fluido. Il periodo più propenso per dedicarsi alla cura del proprio camino è in primavera, quando fa abbastanza caldo e la fuliggine rimasta nel condotto non si è ancora indurita.
In determinati casi l’intervento di pulizia canna fumaria deve essere svolto in urgenza: quando si avverte odore di bruciato, se si nota delle fuliggine cadere dal condotto o quando appare del fumo negli ambienti.
Pulire la canna fumaria nel periodo fine stagione di utilizzo risulta essenziale per:
- ridurre il rischio di un incendio, come eliminare il catatrame dalla canna fumaria e di altri residui combustibili;
- garantire efficienza energetica all’impianto, eliminando detriti che ostruiscono il passaggio dei gas di scarico e che riducono la capacità di tiraggio e funzionamento dell’apparecchio;
- migliorare le performance di impianti quali stufe a pellet e caldaie a condensazione. È indispensabile, inoltre, effettuare la pulizia generatore calore regolarmente;
- prevenire danni strutturali provocati dall’accumulo di sostanze corrosive;
- preparare adeguatamente l’impianto alla stagione successiva, evitando inconvenienti all’avvio.
Infine, alcune azioni possono incidere sulla frequenza della pulizia canna fumaria. Ad esempio, è consigliato bruciare soltanto legna di buona qualità e asciutta, evitare legni resinosi che favoriscono la formazione di fuliggine, non bruciare scarti di lavorazioni come i truciolati, i compensati o gli elementi verniciati e nemmeno plastica, carta patinata, scarti alimentari e mozziconi di sigarette. È importante, inoltre, compiere controlli periodici.
Quali sono i costi?
Il costo della pulizia della canna fumaria dipende da una serie di fattori, tra cui l’accessibilità del tetto, la frequenza di utilizzo del caminetto e il tempo trascorso dall’ultimo intervento di manutenzione fumaria e pulizia. Per questo una pulizia periodica non solo rappresenta un vantaggio in termini di sicurezza, ma anche in termini di risparmio.
Come avviene l’intervento di pulizia della canna fumaria
Ogni impianto deve vantare una dichiarazione di conformità ai sensi del Decreto Ministeriale n.37 del 2008. Inoltre, all’impianto deve essere associato un libretto di impianto che specifichi le sue condizioni di uso e manutenzione. Esso, per l’appunto, reca traccia di tutti gli interventi di pulizia svolti.
Anche nel caso della pulizia canna fumaria è assolutamente sconsigliato il fai da te, una scelta piuttosto rischiosa per i seguenti motivi:
- per eseguire un intervento accurato, sono necessarie strumentazioni particolari, che puntano all’efficienza e alla sicurezza, prime tra tutte le telecamere per le videoispezioni;
- l’intervento risulta essere pericoloso in se e per se. Le altezze possono essere elevate e l’imboccatura del condotto non è certamente un ambiente salubre.
Soltanto le ditte specializzate sanno come muoversi in sicurezza, quali strumenti adottare in base al materiale e alla struttura del condotto e conoscono le varie fasi di lavoro da seguire senza rischiare di danneggiare la funzionalità del camino.
In particolare, per eseguire correttamente un intervento di pulizia canna fumaria, i tecnici svolgono le seguenti attività:
- ispezione e controllo dello stato della canna fumaria;
- copertura dell’area circostante atta a garantire massima protezione ambientale;
- sgombero preliminare e rimozione di detriti e residui visibili;
- utilizzo di raschietti, spazzole e aspirapolveri specifici per la rimozione dei residui non visibili;
- pulizia verticale dal basso verso l’alto, raggiungendo ogni sezione della canna fumaria;
- verifica della pulizia dell’impianto e rimozione di eventuali depositi;
- ispezione finale al termine dell’intervento, utile a garantire che l’impianto sia a norma e in grado di funzionare in modo sicuro ed efficiente.
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