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installazione canna fumaria esterna con operai su fune di Acrobatica

L’installazione di una canna fumaria esterna è una necessità per molti, ovvero per chi lamenta un guasto o un peggioramento delle prestazioni della canna fumaria esistente. Per altri, invece, è l’occasione per ottimizzare le performance dell’impianto di riscaldamento.

A prescindere dai motivi che spingono all’installazione della canna fumaria esterna, è bene porre l’accento su una questione spinosa, in quanto capace di generare più di qualche ansia: i permessi (normativa canne fumarie)

Un focus sull’installazione della canna fumaria

Prima di affrontare l’argomento permessi è bene offrire una panoramica sulla canna fumaria. Con questa espressione si intende una costruzione che ha lo scopo di convogliare i fumi verso l’esterno, operazione fondamentale in presenza di un qualsiasi impianto di riscaldamento.

Se la canna fumaria si produce in prestazioni inferiori alla media, l’espulsione dei fumi è lenta. Ciò, a sua volta, genera una perdita di efficienza dell’impianto stesso e un aumento, spesso drastico, dei consumi energetici. Peggio ancora, e se la canna è danneggiata, si assiste a una compromissione della qualità dell’aria. Eventualità spiacevole, se non addirittura pericolosa per la salute dei residenti.

Ovviamente, esiste canna fumaria e canna fumaria. Le prestazioni dipendono dalla grandezza del tubo di scarico, o per meglio dire dal suo spessore. La resistenza all’usura, invece, dipende anche e soprattutto dal materiale. Da questo punto di vista si apprezza una certa variabilità, sebbene l’uso dell’acciaio inox sia più diffuso degli altri.

Di norma, se si avverte un calo delle prestazioni, si procede con un’attività di ristrutturazione (risanamento canna fumaria). In alternativa, e per mantenere le performance a un livello elevato, si procede con una manutenzione più o meno regolare.

Tuttavia, se il danno è troppo esteso/profondo, oppure la canna fumaria è semplicemente obsoleta, è bene optare per l’installazione di una canna fumaria nuova. L’intervento può apparire invasivo, o addirittura “distruttivo”, ma in realtà è meno impattante di quanto si possa immaginare. Inoltre, reca benefici tangibili, spesso dal punto di vista economico.

I permessi per la canna fumaria

La questione dei permessi, ne abbiamo fatto cenno, è abbastanza complicata. I motivi sono due: in primis, tutti gli interventi che richiedono un permesso, o per meglio dire un titolo abilitativo, si svolgono in un arco di tempo più lungo della media. Entrare in possesso di un titolo sufficiente, che permetta di “mettersi in pari con la legge”, non è un gioco da ragazzi. Ciò vale soprattutto quando non è possibile agire in regime di autodichiarazione, dunque quando è necessario chiedere il “via libera” dell’ente.

In secondo luogo, entrare in possesso di un titolo abilitativo richiede del denaro. Si va dalle poche centinaia di euro in caso di titoli leggeri, fino alle migliaia in caso di titoli pesanti.

Tra l’altro, le norme, a livello nazionale almeno, non sono granché omogenee. Di fatti, è necessario fare riferimento all’amministrazione comunale, per comprendere la natura del titolo che occorre possedere. Si segnalano differenze di approcci tra un Comune e l’altro, anche sostanziali.

Nella stragrande maggioranza dei casi, si deve richiedere il Permesso di Costruire, che è il titolo più oneroso in assoluto, nonché quello che richiede più tempo. Il suo rilascio è infatti vincolato al parere dell’ente. Non mancano le eccezioni “sui generis”, come quelle che permettono di installare una canna fumaria esterna o interna senza dover presentare alcunché, ovvero in modalità edilizia libera. Almeno stando alla sentenza n.40 del 2020 del TAR dell’Umbria, che ha compreso nell’edilizia libera l’installazione di una canna fumaria di piccole dimensioni.

Il consiglio, comunque, è di farsi seguire da uno specialista e approvvigionarsi direttamente alla fonte, ovvero lo Sportello Unico dell’Edilizia del Comune in cui è sito l’immobile.

Altro discorso è il rapporto tra chi richiede l’installazione della canna fumaria e il resto dei condomini, nel caso in cui l’immobile oggetto dell’intervento sia sito in un condominio. Ebbene, da questo punto di vista, si segnalano delle buone notizie. In estrema sintesi, l’installazione della canna fumaria non è vincolata all’assenso degli altri condomini. Insomma, si può costruire senza dare conto a nessuno.. A una condizione però: che l’opera non alteri il prospetto dell’abitazione, e non incida dal punto di vista estetico-funzionale.

Perché scegliere Acrobatica

Installare una canna fumaria esterna è un’opportunità per risolvere eventuali problemi di tiraggio o per migliorare le prestazioni del proprio impianto di riscaldamento.

Dunque, è bene non prendere l’intervento a cuor leggero. E’ utile, piuttosto, prestare la massima attenzione alla scelta dell’impresa, da cui dipende la qualità del risultato finale.

Acrobatica, da questo punto di vista, rappresenta una delle migliori soluzioni in circolazione. E’ una questione di efficienza e costi.

Noi di EdiliziAcrobatica siamo attivi da molti anni, durante i quali abbiamo sviluppato un know-how invidiabile, che ci permette di offrire un servizio di enorme qualità.

I nostri prezzi, poi, sono più bassi della media. Il motivo è singolare: lavoriamo su fune. Niente ponteggi, dunque. Niente impalcature che assomigliano a mostri edilizi, capaci di rovinare qualsiasi panorama. Niente rumore di passi sulle tavole. Ciò ci permette di diminuire di eliminare una voce di costo imponente, e di offrire ai clienti prezzi più che accessibili

Siamo un po’ muratori e un po’ acrobati. Lavoriamo in sospensione, e lo facciamo bene. Anzi, spesso lavoriamo meglio della gran parte delle imprese impegnate in questo specifico segmento, per questo ti offriamo un preventivo gratuito.

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