Il Bonus Balconi 2023 permette di recuperare o risparmiare una parte della spesa sostenuta per gli interventi di manutenzione o ristrutturazione su terrazzi, balconi e logge. Questo bonus, regolato da meccanismi complessi, presenta requisiti specifici che bisogna tenere in considerazione.
Cos’è il Bonus Balconi 2023, come funziona e quali interventi comprende? Scopriamo tutto ciò che occorre sapere in questa guida.
Bonus Balconi 2023: Come funziona e cosa prevede?
Il Bonus Balconi 2023 rientra, anche per l’anno corrente, tra le agevolazioni fiscali previste dal Governo per tutti quegli interventi che coinvolgono balconi, logge e terrazze. Le facciate, invece, non rientrano nel calcolo della detrazione.
Il Bonus Balconi 2023 permette di accedere a una detrazione IRPEF del 50% sulle spese sostenute per diverse categorie di interventi svolti sui balconi, per un massimo di 96.000 euro di spesa. La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali del medesimo importo, che vanno inserite negli F24 relativi ai 10 periodi d’imposta consecutivi.
Il contribuente può detrarre il bonus unicamente se ha una capienza IRPEF sufficiente. In caso contrario, l’eccedenza non può essere recuperata negli anni successivi.
Tre le modalità per fruire delle agevolazioni fiscali offerte dal Bonus Balconi 2023:
- detrazione decennale sulle spese, all’interno della dichiarazione dei redditi;
- sconto in fattura, in accordo con l’azienda che si occupa dei lavori di manutenzione, ristrutturazione o ripristino del balcone;
- cessione del credito a terzi (comprese le banche). Questa alternativa alla detrazione diretta coinvolge altri soggetti, come imprese di ristrutturazione o istituti di credito, che impiegheranno la detrazione in compensazione alle proprie imposte.
Un dato interessante è riferito alla possibilità di cumulare il Bonus Balconi 2023 con il Superbonus 110. Ciò è possibile unicamente nel caso in cui gli interventi di ristrutturazione balconi siano collegati e trainati da operazioni tese ad efficientare energeticamente la struttura.
Un’altra ottima occasione per risparmiare, rendendo il proprio balcone più verdeggiante e salubre, è rappresentata dal Bonus Verde. Questo bonus permette di usufruire di una detrazione del 36% delle spese sostenute per la realizzazione di giardini pensili, la piantumazione di alberi, l’installazione di schermature solari, di tende da sole o di impianti di irrigazione automatica.
Quali tipologie di spesa sono concesse nel bonus balconi 2023?
Il contribuente può usufruire del Bonus Balconi 2023 per diverse categorie di spesa, riferite:
- ai lavori di muratura, come la realizzazione di nuove parti del balcone o la rimozione di aree ammalorate o vecchie;
- ai lavori di installazione di porte-finestre o finestre;
- ai lavori di pavimentazione, come la sostituzione di vecchi rivestimenti o la posa delle piastrelle;
- ai lavori di rivestimento, tra cui la posa di pannelli in legno o la sostituzione delle piastrelle vecchie;
- ai lavori di illuminazione, come l’installazione di nuovi impianti di illuminazione o la sostituzione di vecchie lampade;
- alla realizzazione di un balcone ex novo o alla trasformazione di un balcone in veranda.
Le spese sostenute per l’acquisto di attrezzature o mobili non rientrano nel Bonus Balconi 2023.
Come documentare tutte le spese
Un requisito indispensabile per poter usufruire del Bonus Balconi 2023 è la facoltà di documentare tutte le spese sostenute per l’esecuzione dell’intervento. È fondamentale conservare tutta la documentazione relativa alle spese, come i bonifici, le ricevute fiscali e le fatture.
Qualora l’intervento sia teso a migliorare l’efficienza energetica del balcone o dell’edificio, è indispensabile ottenere l’asseverazione di un tecnico abilitato e conservare tale documento.
Un ulteriore documento necessario è la dichiarazione di conformità rilasciata dal professionista che si occupa dei lavori. Questa dichiarazione attesta che i lavori sono stati eseguiti con cura, nel rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza e di risparmio energetico.
Quali tipi di interventi comprende il bonus balconi?
È possibile usufruire delle detrazioni fiscali previste dal Bonus Balconi 2023 per diverse tipologie di intervento, in particolare per la manutenzione straordinaria, per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico del balcone. Nella fattispecie, gli interventi compresi nel Bonus Balconi 2023 sono:
- sostituzione o modifica delle finiture interne, come i pavimenti, o le finiture esterne, come i ristrutturare i frontalini dei balconi (quali sono le detrazioni applicabili). Questi ultimi, in particolare, hanno un grande impatto sull’estetica dell’edificio e rappresentano un serio pericolo quando si trovano in cattivo stato (potrebbero provocare, infatti, la caduta di pezzi di intonaco da grandi altezze);
- rifacimento integrale del balcone, comprese le operazioni che coinvolgono la muratura e la struttura;
- costruzione di un nuovo balcone. L’agevolazione è accessibile anche per coloro che vogliono costruire ex novo un balcone;
- cambio della destinazione d’uso. Questo bonus può essere richiesto, nel rispetto di particolari condizioni, anche per chi intende “trasformare” il balcone, magari ponendolo come base per la costruzione di una veranda.
Gli interventi di ristrutturazione e restauro rientrano in questo bonus solo se sono finalizzati al miglioramento dell’aspetto estetico e funzionale del balcone e, inoltre, se non comportano modifiche strutturali dell’edificio.
Quando puoi richiedere le agevolazioni?
Come per ogni agevolazione, anche per accedere al Bonus Balconi 2023 esistono dei requisiti specifici. È possibile richiedere e usufruire di questa detrazione solo se:
- l’immobile è situato all’interno del territorio italiano e se la proprietà è intestata al contribuente che richiede l’agevolazione. La proprietà può essere intestata, in alternativa, a un familiare a carico del richiedente;
- gli interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria interessano balconi, terrazzi o logge;
- la spesa viene effettuata su edifici esistenti e non su edifici in corso di costruzione;
- la spesa viene sostenuta e documentata tra il 1 gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023;
- gli interventi sono finalizzati a migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio o a rendere più fruibile lo spazio del balcone;
- il pagamento risulta tracciabile, quindi svolto mediante bonifici bancari o carte di credito;
- gli interventi sono stati realizzati da un’impresa regolarmente iscritta alla Camera di Commercio.
Il Bonus Balconi 2023 può essere richiesto anche quando i lavori continuano o terminano nell’anno 2024? La risposta, fortunatamente, è affermativa. A due condizioni:
- se le spese sono state sostenute nel periodo di validità dell’agevolazione, ovvero dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023;
- se i lavori verranno completati entro il 31 dicembre 2024.
Nel caso in cui i lavori dovessero terminare nel 2024, la detrazione può essere ripartita in 10 quote annuali del medesimo importo, a partire dalla dichiarazione dei redditi relativa al 2024.
Come richiedere il Bonus Balconi 2023
Richiedere il Bonus Balconi 2023 è complesso? In verità no, ma occorre prestare grande attenzione alla documentazione. In particolare, è fondamentale considerare il bonifico parlante, che rappresenta l’unica prova del pagamento ammessa dall’Agenzia delle Entrate. Il bonifico parlante è più descrittivo del bonifico standard e soprattutto contiene i riferimenti normativi riguardanti l’accesso al bonus. Per fortuna, molte banche mettono a disposizione dei moduli precompilati, o a compilazione facilitata, proprio per i bonifici parlanti.
Per il resto, occorre presentare la documentazione anagrafica e le fatture relative all’acquisto dei materiali e alla manodopera. Tale documentazione va presentata in sede di dichiarazione dei redditi. Il consiglio è di farsi seguire da un commercialista o da un CAF in quanto vi è il rischio (più che concreto) di sbagliare.
Il bonus scatta l’anno successivo a quello della dichiarazione e dei lavori.
Il Bonus Balconi 2023 permette di recuperare denaro o fa risparmiare nell’immediato. Tuttavia, copre solo il 50% delle spese. C’è solo un modo per risparmiare senza rischiare di compromettere la qualità del risultato finale: fare riferimento a imprese che utilizzano metodologie convenienti di base.Imprese come Acrobatica. Noi di Acrobatica adottiamo un approccio che ci permette di eliminare un’importante voce di costo: lavoriamo su corda e in tutta sicurezza, rinunciando ai ponteggi. Ciò garantisce benefici non solo economici: niente ponteggi significa zero inquinamento visivo e una riduzione radicale dei rumori. Contattaci subito per una consulenza professionale.