
Il Bonus Facciate ha consentito a molte famiglie di restaurare le facciate esterne usufruendo di detrazioni fiscali importanti, che coprivano fino al 90% delle spese. Nel 2025, tuttavia, lo scenario è cambiato: la misura originaria non compare più tra gli incentivi edilizi disponibili.
Per rinnovare gli esterni di un edificio, pertanto, occorre prendere in considerazione altre agevolazioni fiscali. Agevolazioni che presentano aliquote ridotte, requisiti tecnici più stringenti e tempistiche di detrazione più lunghe.
Scopriamo tutto ciò che occorre sapere sul Bonus Facciate: se è ancora valido, come funzionava e le agevolazioni fiscali disponibili per riqualificare la facciata di casa.
Il Bonus Facciate è terminato? Cosa c’è da sapere
Il Bonus Facciate non è più disponibile nell’anno 2025. L’agevolazione, che consentiva di recuperare fino al 90% delle spese sostenute per il rifacimento delle facciate esterne, è infatti scaduta il 31 dicembre 2022.
Il Bonus Facciate è ancora attivo nel 2025?
Il Bonus Facciate, come anticipato, non è più attivo nel 2025. L’agevolazione, istituita dalla Legge di Bilancio del 2020 e prorogata fino al 31 dicembre 2022 con aliquota ridotta al 60%, non è stata confermata nelle successive manovre finanziarie.
La Legge di Bilancio del 2023 non ha previsto proroghe al Bonus Facciate, così come le successive Leggi di Bilancio del 2024 e 2025.
Inoltre, sia lo sconto in fattura che la cessione del credito dedicati a questa misura non sono più previsti.
Cos’è il Bonus Facciate e come funzionava
Il Bonus Facciate è stato introdotto nel 2020 con lo scopo di incentivare il recupero e il restauro delle facciate esterne degli edifici. Questa agevolazione fiscale prevedeva una detrazione d’imposta calcolata sulle spese sostenute per gli interventi di rifacimento della facciata.
Scopriamo, nei prossimi paragrafi, chi ha avuto diritto al Bonus Facciate, quali tipologie di lavori erano ammesse e le percentuali di detrazione.
Chi ne aveva diritto
Il Bonus Facciate era rivolto a privati, condomini e imprese che sostenevano spese per il restauro o recupero della facciata esterna di edifici esistenti, visibili dalla strada o da suolo pubblico. Anche gli edifici residenziali, commerciali o misti potevano usufruire del Bonus Facciate, ma solo se rispettavano i requisiti urbanistici.
Tipologie di lavori ammessi
Il Bonus Facciate copriva una vasta gamma di interventi, tra cui:
- Rifacimento dell’intonaco e tinteggiatura esterna;
- Restauro o recupero delle strutture opache della facciata;
- Pulitura o rimozione degli elementi deteriorati;
- Sostituzione di infissi e serramenti, se parte integrante dell’intervento;
- Lavori su balconi, cornicioni e altri elementi architettonici visibili.
Percentuali di detrazione
La detrazione fiscale originaria era pari al 90% delle spese sostenute. Veniva ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Negli anni successivi al 2020, la percentuale di detrazione è stata ridotta al 60%. Era possibile, inoltre, usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito: modalità che semplificavano l’accesso al bonus, ma che sono state eliminate dopo il 2022.
Le alternative oggi disponibili per rifare la facciata
Dichiarato concluso il Bonus Facciate, quali sono le agevolazioni disponibili per la manutenzione e il rifacimento delle facciate? Due le principali alternative: il Bonus Ristrutturazione e l’Ecobonus.
Il Bonus Ristrutturazioni permette di detrarre dal 36% al 50% delle spese sostenute per gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo degli edifici, compresi i lavori svolti sulle facciate. Il limite massimo di spesa agevolabile è di 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali.
L’Ecobonus permette di accedere a una detrazione che va dal 50% al 65% per interventi che migliorano l’efficienza energetica dell’edificio, come l’installazione di cappotti termici o il rifacimento della facciata con sistemi di isolamento. L’agevolazione varia in base alla tipologia di lavoro e ai risultati ottenuti in termini di risparmio energetico.
Analizziamo alcuni esempi pratici di interventi agevolabili nei prossimi paragrafi.
Rifacimenti strutturali e di intonaco
Per gli interventi di rimozione e rifacimento di intonaci degradati, ripristino armature di facciata, trattamento e impermeabilizzazione di superfici esterne, ripristino di cornicioni ed elementi ornamentali, riparazione di lesioni e consolidamento armature: in questi casi, è possibile usufruire del Bonus Ristrutturazioni con detrazione del 50% per la prima casa, e del 36% per le altre.
Gli interventi di restauro, consolidamento e impermeabilizzazione della facciata sono considerati lavori di recupero del patrimonio edilizio, pertanto rientrano nel Bonus Ristrutturazioni.
Cappotto termico
In caso l’intervento preveda la posa di pannelli isolanti esterni, il rifacimento di strati isolanti, la sostituzione di davanzali e il trattamento di ponti termici, oppure l’integrazione con interventi per migliorare la prestazione energetica, è possibile richiedere l’Ecobonus.
Purché, tuttavia, il lavoro di coibentazione dell’involucro migliori la prestazione energetica. Inoltre, per essere agevolabile, l’intervento di riqualificazione energetica deve interessare una porzione significativa dell’involucro.
La disciplina richiede che l’operazione coinvolga oltre il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio, e che vengano rispettati i requisiti tecnici e prestazionali previsti dal Decreto Ministeriale del 6 agosto 2020 e dai decreti governativi successivi. Massimali di spesa e procedure variano in funzione della tipologia di immobile (unità familiare o condominio), e può essere necessario il visto di conformità per accedere alla detrazione.
In assenza di interventi trainanti del Superbonus, l’aliquota standard dell’Ecobonus per il cappotto termico è pari al 65%, ma può scendere al 50% per lavori meno invasivi o con minori miglioramenti di efficienza energetica.
Tinteggiatura e lavori estetici
Per interventi quali pulitura e sanificazione della superficie esterna, tinteggiatura, ripristino finiture superficiali, rimozione muffe e trattamenti protettivi, è possibile usufruire del Bonus Ristrutturazioni.
La semplice tinteggiatura e il restauro estetico rientrano in questo bonus, purché qualificabili come interventi di manutenzione straordinaria o di recupero del patrimonio edilizio secondo la normativa urbanistica locale.
Quando l’intervento è meramente decorativo e non richiede di alcun titolo abilitativo, è necessario documentare spese e pagamenti per poter fruire della detrazione, seguendo le modalità indicate dall’Agenzia delle Entrate.
Balconi, parapetti e cornicioni
Quando vengono effettuati lavori su balconi, parapetti e cornicioni, le alternative sono numerose. Se l’intervento riguarda la sicurezza strutturale o il consolidamento, esso rientra nel Bonus Ristrutturazione.
In particolare, nei casi di ripristino della soletta del balcone, del rifacimento dell’impermeabilizzazione, del rinnovo di parapetti e ringhiere, di consolidamento strutturale degli aggetti, della bonifica di frontalini e sotto-balconi.
Se, invece, la ristrutturazione di questi elementi modifica la prestazione termica complessiva (come nel caso dell’isolamento della pendenza), può essere inquadrato anche nell’Ecobonus.
Per gli interventi svolti su parti comuni del condominio, valgono specifiche regole e i massimali cambiano in caso di miglioramento energetico. Anche per i balconi vale la necessità di documentare fatture e pagamenti tracciabili.
Riqualificazione della facciata: i migliori bonus con Acrobatica
Nonostante il Bonus Facciate non sia più disponibile, nel 2025 è possibile rinnovare l’esterno del proprio edificio richiedendo i bonus edilizi ancora attivi, tra cui il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus.
Acrobatica rappresenta un partner concreto e affidabile per privati, condomini e imprese, forte della sua esperienza nell’ambito dell’edilizia su fune. Grazie a questa innovativa tecnica, gli interventi di restauro e rifacimento della facciata vengono svolti senza l’utilizzo dei costosi e ingombranti ponteggi.
È, così, possibile abbattere i costi relativi al montaggio, smontaggio e noleggio di tali attrezzature, rendendo più veloce e semplice l’intervento e l’allestimento del cantiere.
Grazie al lavoro su fune, l’intervento risulta più sicuro e conveniente, in quanto è possibile ridurre le interferenze con la vita quotidiana dei condomini, intervenendo anche in punti molto difficili da raggiungere.
Il team di Acrobatica supporta il Cliente in tutte le fasi dell’intervento: dal primo sopralluogo tecnico alla selezione del bonus più vantaggioso, dalla predisposizione della documentazione fiscale al coordinamento con i professionisti incaricati. L’obiettivo del team è quello di massimizzare la detrazione, svolgendo un intervento completo e di prima qualità lungo la facciata dell’edificio.
Che si tratti di ripristino strutturale, tinteggiatura, cappotto termico o interventi su balconi, con Acrobatica è possibile ottenere una combinazione ottimale tra qualità del lavoro e benefici fiscali. La riqualificazione della facciata, con Acrobatica, si trasforma in un investimento duraturo per il valore dell’immobile.
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