
Cappotto termico o insufflaggio: due le tecniche principali per l’isolamento termico degli edifici. La scelta tra le due opzioni dipende da fattori tecnici ed economici ma l’obiettivo è identico: ottenere il massimo livello di efficienza energetica all’interno della struttura.
L’insufflaggio è una tecnica di coibentazione che consente di isolare termicamente pareti, sottotetti e intercapedini senza la necessità di opere murarie invasive. Questo intervento, rapido ed economico, risulta particolarmente efficace per ridurre la dispersione del calore e migliorare il comfort abitativo, contribuendo anche all’efficientamento energetico dell’edificio.
Scopriamo come funziona l’insufflaggio e quali sono i suoi vantaggi.
Insufflaggio: cosa significa?
Con il termine insufflaggio si intende la tecnica di isolamento termico che prevede l’introduzione di materiali isolanti sfusi all’interno delle cavità presenti in elementi edilizi quali pareti a cassa vuota, intercapedini o solai non calpestabili.
Il materiale, insufflato sotto forma di fiocchi, granuli o schiume, riempie completamente lo spazio disponibile creando una barriera continua che ostacola il passaggio del calore. Questo intervento può essere svolto sia dall’interno che dall’esterno dell’edificio. Non richiede lavori invasivi, demolizioni o la rimozione dei rivestimenti esistenti.
Per l’intervento di insufflaggio vengono utilizzati materiali quali fibra di cellulosa, lana di vetro, resine espanse o sughero granulare. Ciascun materiale presenta caratteristiche specifiche in termini di conducibilità termica, traspirabilità, resistenza al fuoco e sostenibilità ambientale.
L’obiettivo dell’insufflaggio è duplice: migliorare il comfort abitativo mantenendo una temperatura stabile in ogni stagione, riducendo le dispersioni energetiche, i consumi e le emissioni inquinanti.
Come funziona il processo di insufflaggio
L’intervento di insufflaggio si divide in tre fasi: preparazione, insufflazione e rifinitura. Ogni passaggio è essenziale per garantire l’efficacia dell’operazione e la durabilità del risultato finale. Scopriamo come funziona l’intero processo.
Preparazione
Il primo step dell’intervento prevede l’esecuzione di un’attenta analisi preliminare dello stato dell’edificio. Questa valutazione consente di analizzare le caratteristiche delle cavità che andranno riempite. È importante verificare le dimensioni, lo stato di conservazione delle murature, la presenza di umidità o infiltrazioni. Sulla base di quest’analisi, viene identificato il materiale isolante più adeguato alle condizioni climatiche, alla struttura dell’edificio e agli obiettivi di coibentazione.
In questa fase si procede alla scelta dei punti in cui verranno praticati i fori per l’inserimento del materiale isolante. La distribuzione deve assicurare una copertura omogenea della cavità, evitando vuoti o zone non isolate che potrebbero compromettere l’efficacia dell’intervento.
In ultimo, vengono stesi teli o coperture per proteggere gli ambienti interni e per evitare la dispersione di polveri o residui.
Insufflazione
Il materiale isolante viene insufflato sotto pressione all’interno delle cavità, attraverso l’utilizzo di un macchinario specifico. Il materiale, generalmente in forma sfusa, viene insufflato in modo uniforme, creando uno strato continuo e omogeneo di isolamento termico.
Dosaggio e pressione devono essere calibrati con la massima precisione, per evitare fenomeni di assestamento nel tempo o la formazione di vuoti d’aria. L’insufflazione avviene in modo controllato, per rispettare le caratteristiche fisiche del materiale e garantire la sua stabilità e durata.
L’insufflazione si svolge rapidamente, senza la necessità di demolizioni, riducendo al minimo l’impatto sull’abitazione.
Rifinitura
Al termine dell’insufflazione, occorre richiudere i fori praticati con materiali compatibili con la superficie, come intonaci, tappi o malte per muratura. In questo modo si otterrà un risultato estetico pulito e integrato con l’ambiente circostante.
Successivamente, è bene eseguire controlli di qualità per verificare la corretta distribuzione del materiale e l’assenza di vuoti o difetti. Durante la rifinitura è importante verificare l’assenza di ponti termici residui o infiltrazioni che potrebbero compromettere l’efficacia dell’isolamento. Al termine delle verifiche, l’intervento può essere considerato completato.
Insufflaggio pareti: interno o esterno
L’insufflaggio delle pareti può essere eseguito dall’interno o dall’esterno dell’edificio. La scelta tra le due modalità dipende da diversi fattori tecnici, estetici e logistici. Scopriamo le caratteristiche di queste due modalità di intervento.
Insufflaggio dall’interno
L’insufflaggio dall’interno rappresenta la soluzione più comune, soprattutto negli edifici abitati, in quanto non rende necessario l’utilizzo di ponteggi e non altera l’estetica dell’edificio. Il procedimento interessa le pareti interne, sulle quali vengono praticati fori di dimensioni ridotte che verranno successivamente chiusi con materiali da finitura o semplici toppe estetiche.
Trattasi di un intervento rapido che causa poco disturbo e che consente di migliorare significativamente il comfort interno, riducendo le dispersioni termiche e creando un ambiente più salubre e stabile. L’insufflaggio dall’interno è l’alternativa migliore per migliorare l’isolamento termico senza alterare la facciata esterna, come in condomini o edifici storici soggetti a vincoli architettonici.
Insufflaggio dall’esterno

L’insufflaggio dall’esterno prevede la realizzazione dei fori lungo la facciata esterna dell’edificio. Tale soluzione viene preferita in caso di ristrutturazioni esterne, rifacimento della facciata o quando l’accesso interno risulta difficoltoso o limitato.
Questo intervento viene spesso abbinato ad altre lavorazioni, come il restauro degli intonaci o l’applicazione di nuovi rivestimenti esterni, per migliorare complessivamente le performance termiche e l’estetica dell’edificio.
L’insufflaggio dall’esterno risulta più costoso rispetto alla soluzione interna, in quanto molte imprese utilizzano ponteggi e impalcature durante l’intervento. In caso di edifici vincolati, è necessario richiedere autorizzazioni specifiche. L’intervento può comportare un maggiore impatto visivo temporaneo e la necessità di interventi di rifinitura esterna più evidenti.
Quanto costa l’insufflaggio delle pareti?
L’insufflaggio delle pareti può avere un costo variabile, che dipende da alcuni fattori: materiale isolante, superficie da trattare, difficoltà di accesso alle cavità, necessità di opere accessorie come chiusura dei fori o rimozione di elementi d’arredo.
Valutiamo i costi indicativi a seconda del tipo di materiale scelto:
- Fibra di cellulosa, uno dei materiali più utilizzati in quanto sostenibile e dalle ottime proprietà isolanti. In questo caso, il prezzo medio dell’intervento oscilla tra 30-40 euro/m²;
- Lana di vetro. Un materiale efficace e versatile, dal costo leggermente inferiore, tra 25-35 euro/m²;
- Sughero granulare o fibra di legno. Questi materiali naturali vantano un’ottima traspirabilità e buone capacità di isolamento. Risultano più costosi, dai 35-50 euro/m²;
- Resina espansa o poliuretano. Garantiscono prestazioni isolanti elevate, i prezzi arrivano fino a 45-55 euro/m².
Eventuali interventi di rifinitura o difficoltà di accesso potrebbero comportare dei costi aggiuntivi. Un intervento eseguito su edifici con intercapedini molto ridotte o cavità irregolari potrebbe necessitare di maggiore tempo e di materiali specifici.
Quanto dura l’operazione di insufflaggio delle pareti?
La durata dell’intervento di insufflaggio delle pareti dipende da alcuni fattori: superficie da trattare, complessità degli ambienti e metodologia scelta. Per abitazioni dalle medie dimensioni, tra i 70-100 m² di pareti con intercapedine, le operazioni possono essere completate in mezza giornata o al massimo una giornata lavorativa (4-8 ore).
In caso di edifici più grandi, complessi o con più livelli, intervenendo su facciate esterne e dovendo installare i ponteggi, le operazioni necessiteranno di maggiore tempo. In genere, da uno a due giorni.
Le tempistiche ridotte rappresentano un importante vantaggio rispetto alle tradizionali metodologie di isolamento, che necessitano di settimane di lavoro e cantieri molto invasivi. La rapidità dell’intervento si traduce anche in un minor disagio per gli occupanti dell’edificio e in un minor impatto sul normale svolgimento delle attività quotidiane.
Insufflaggio intercapedini
Oltre all’insufflaggio delle pareti, è possibile operare anche sulle intercapedini. Tale intervento rappresenta una soluzione tecnica molto efficace, in grado di isolare termicamente le pareti a doppia muratura. Le intercapedini sono quegli spazi vuoti compresi tra due strati di muratura, spesso non coibentati. Possono trasformarsi in vie di fuga per il calore, causando dispersioni termiche significative.
L’insufflaggio delle intercapedini prevede il riempimento di queste cavità con materiali specifici, realizzando un isolamento continuo e uniforme senza la rimozione dell’intonaco e senza opere invasive.
Questa tipologia di intervento consente di eliminare i ponti termici che si formano tra interno ed esterno della parete, migliorando l’efficienza energetica e il comfort termico. Inoltre, può contribuire a ridurre la formazione di condensa e muffe, fenomeni legati a una scarsa coibentazione e umidità.
Le operazioni sono simili all’intervento di insufflaggio sulle pareti: vengono praticati piccoli fori sulla parete esterna o interna, in modo distribuito e calibrato, attraverso i quali si insuffla il materiale isolante. È importante selezionare accuratamente il tipo di materiale e la tecnica di insufflazione, in modo da evitare accumuli irregolari o assestamenti nel tempo.
Quanto costa l’insufflaggio delle intercapedini?
Il costo dell’intervento di insufflaggio delle intercapedini viene influenzato dalla profondità e dall’accessibilità degli spazi da riempire, oltre che dal materiale isolante utilizzato. In media, i prezzi si aggirano intorno ai 30–45 euro/m².
I materiali come la lana di vetro o la fibra di cellulosa, grazie alla facilità di insufflaggio e alle loro proprietà isolanti, rientrano in questa fascia di prezzo. Materiali più complessi, tecnici o con prestazioni superiori possono avere un costo maggiore, portando la spesa complessiva per l’insufflaggio delle intercapedini fino a circa 50 euro/m².
Quanto dura l’operazione delle intercapedini?
L’insufflaggio delle intercapedini richiede, mediamente, tempistiche simili alle operazioni eseguite sulle pareti standard. Tuttavia, l’intervento può essere leggermente più lungo nel caso in cui le cavità siano di difficile accesso, o se la muratura è particolarmente spessa o articolata.
Per un edificio civile di dimensioni medie, l’insufflaggio delle intercapedini può essere svolto entro 1-2 giorni lavorativi. Per edifici più grandi o con murature complesse, possono essere necessari 2-3 giorni lavorativi, soprattutto in presenza di spessori importanti o intercapedini separate.
Infine, negli edifici storici o con vincoli architettonici, che richiedono un approccio più delicato, possono rendersi necessari dai 3-5 giorni lavorativi per tutelare eventuali finiture di pregio.
Insufflaggio sottotetto

L’insufflaggio del sottotetto rappresenta uno degli interventi più efficaci per migliorare l’isolamento termico di un edificio, soprattutto in caso di sottotetti non abitabili o poco utilizzati. Il sottotetto è una delle principali fonti di dispersione termica, in particolare nei mesi invernali, in quanto il calore tende a salire e disperdersi attraverso la copertura. Ciò causa sprechi energetici significativi e un maggiore consumo in termini di riscaldamento.
L’insufflaggio del sottotetto prevede il riempimento, con materiali isolanti sfusi, dello spazio tra solaio e tetto, creando uno strato continuo che limita il passaggio di calore e mantiene costante la temperatura interna. Questa soluzione consente di evitare dispersioni termiche in inverno e di migliorare il comfort in estate, proteggendo l’edificio dal surriscaldamento.
I materiali più utilizzati per l’insufflaggio del sottotetto sono, generalmente, la fibra di cellulosa, la lana di vetro e il sughero granulare. Ciascuno di essi garantisce caratteristiche differenti in termini di traspirabilità, resistenza all’umidità e durabilità nel tempo.
Quanto costa l’insufflaggio del sottotetto?
I costi dell’insufflaggio del sottotetto possono variare sulla base dello spessore dell’isolante da applicare, della superficie da trattare e del materiale scelto. In genere, il prezzo oscilla tra i 20-40 euro/m².
L’insufflazione con fibra di cellulosa può avere un costo che varia dai 25-35 euro/m². La lana di vetro, invece, risulta più economica: il prezzo dell’intervento può oscillare tra i 20-30 euro/m². Il sughero granulare o altri materiali naturali hanno costi più elevati, che raggiungono i 40 euro/m².
All’interno di questi costi sono inclusi, in genere, sia la fornitura del materiale che l’insufflaggio stesso, con la chiusura dei punti di accesso.
Quanto dura l’operazione di insufflaggio del sottotetto?
La durata dell’intervento di insufflaggio del sottotetto dipende dalla superficie e dalla configurazione dell’area, oltre che dalla complessità d’accesso e di preparazione. Per un sottotetto di medie dimensioni, l’operazione di insufflaggio può essere terminata in mezza giornata o entro una giornata lavorativa.
In caso di sottotetti molto ampi, con spazi articolati o difficili da raggiungere, le tempistiche possono estendersi fino a due giorni lavorativi, rimanendo comunque più brevi rispetto ad altre tecniche di isolamento.
Insufflaggio: il metodo Acrobatica

Acrobatica, forte del know-how maturato negli anni e dell’esperienza nell’edilizia su fune, propone un approccio all’avanguardia, sviluppato per garantire interventi di coibentazione efficaci, rapidi e non invasivi. Acrobatica utilizza tecnologie avanzate e materiali di alta qualità, selezionati in base alle caratteristiche specifiche dell’immobile e alle esigenze del cliente. Scopriamo, passo dopo passo, il metodo Acrobatica per l’insufflaggio.
Fase 1: Analisi e sopralluogo preliminare
In prima fase, il team Acrobatica effettua un’accurata ispezione tecnica dell’edificio, valutando lo stato delle murature, la presenza di umidità, la tipologia di cavità da coibentare e la compatibilità dei materiali isolanti. Viene effettuata una misurazione termografica ed eseguito un controllo dei ponti termici, in modo da definire il piano di intervento più efficace.
Fase 2: Scelta del materiale isolante
Acrobatica sceglie di utilizzare esclusivamente materiali dalla qualità certificata, selezionati in base alle caratteristiche dell’edificio e alle esigenze di isolamento termico e acustico. Tra i materiali più utilizzati per le operazioni di insufflaggio, vi sono la fibra di cellulosa, la lana di vetro e la resina espansa. Tutti materiali dalle eccellenti proprietà isolanti, resistenti nel tempo e sostenibili.
Fase 3: Preparazione del cantiere
Il team di Acrobatica prepara l’area di lavoro, accertandosi di proteggere gli ambienti interni con teli e barriere contro la polvere. Vengono praticati i fori necessari per l’inserimento del materiale isolante, sia sulle pareti che sul sottotetto, minimizzando così l’impatto estetico e strutturale.
Fase 4: Insufflaggio con macchinari specializzati
Le operazioni di insufflaggio vengono eseguite utilizzando macchinari tecnologicamente avanzati che permettono di regolare la pressione e il flusso del materiale isolante, in modo da garantire una distribuzione uniforme e completa. Ogni cavità viene riempita senza lasciare vuoti o punti critici, massimizzando l’efficacia dell’intervento.
Fase 5: Chiusura e rifinitura
I fori praticati vengono sigillati utilizzando materiali compatibili e rifiniti in modo che possano integrarsi perfettamente con le superfici circostanti. Acrobatica cura questa fase con attenzione, garantendo un risultato estetico impaccabile pur senza compromettere la funzionalità dell’isolamento realizzato.
Fase 6: Controllo finale e certificazione
L’ultimo passaggio prevede un minuzioso controllo finale della qualità, durante il quale viene verificata la corretta distribuzione del materiale isolante e l’assenza di difetti. Acrobatica, quindi, rilascia la certificazione attestante l’efficacia e la conformità dell’intervento agli standard normativi, offrendo al cliente garanzia di qualità e trasparenza.
Pro e Contro dell’insufflaggio
La tecnica dell’insufflaggio rappresenta una soluzione molto efficace per migliorare l’isolamento termico degli edifici, in quanto consente di riempire i vuoti strutturali con materiali ad alta efficienza termica. Tuttavia, pur presentando numerosi vantaggi, questa tecnica non è scevra di limiti, che è importante conoscere per poter valutare la soluzione in modo consapevole.
Vantaggi dell’insufflaggio
L’intervento di insufflaggio può garantire numerosi benefici ai proprietari, tra cui:
- Eliminazione della dispersione termica. Questa tecnica prevede il riempimento degli spazi vuoti tra le pareti, riducendo significativamente le perdite di calore e migliorando l’efficienza energetica dell’edificio;
- Miglioramento del benessere termoigrometrico. Isolando in modo uniforme gli ambienti, gli interni risulteranno più confortevoli, capaci di gestire al meglio sia la temperatura che l’umidità;
- Raggiungimento di elevati standard di efficienza energetica. L’intervento di insufflaggio permette di aumentare la classe energetica dell’immobile, riducendo sia i consumi che l’impatto ambientale;
- Nessuna modifica alle facciate esterne. Non trattandosi di operazioni invasive, anche quando eseguite in esterno, è possibile preservare l’aspetto estetico dell’edificio. Un vantaggio importante soprattutto per immobili sottoposti a vincoli architettonici;
- Costi minori rispetto all’isolamento a cappotto. L’insufflaggio, infatti, rappresenta un’alternativa più economica rispetto ai sistemi tradizionali di coibentazione esterna;
- Risparmio immediato sui costi energetici. Migliorando l’efficienza termica, diminuiscono in modo immediato i consumi per il riscaldamento e raffrescamento degli ambienti;
- Rapidità e semplicità d’intervento. Non essendo necessarie demolizioni o interventi murari invasivi, il lavoro risulta veloce e poco impattante;
- Possibilità di usufruire di detrazioni fiscali, a condizione di rispettare i requisiti tecnici previsti per i bonus disponibili;
- Possibilità di intervenire senza l’utilizzo di ponteggi. L’insufflaggio dall’interno non richiede l’installazione di strutture esterne, riducendo sia i costi d’intervento che i disagi associati a impalcature e ponteggi.
Limiti e controindicazioni
Pur garantendo importanti vantaggi, la tecnica dell’insufflaggio può avere dei limiti e alcune controindicazioni, tra cui:
- Invasività del cantiere interno. L’intervento coinvolge tutti gli ambienti interessati dall’isolamento, causando, seppure per tempistiche brevi, un disagio agli occupanti degli spazi durante i lavori;
- Tempi di ritorno dell’investimento non immediati. Il recupero economico e il risparmio energetico possono variare e non sono sempre calcolabili senza una diagnosi energetica specifica effettuata da un perito;
- Rischio di formazione o peggioramento dei ponti termici. L’insufflaggio potrebbe creare discontinuità all’interno degli spazi interessati, generando nuove zone di isolamento e altre non isolate, potenziali punti di accumulo di umidità e calore che comportano dispersioni termiche;
- Necessità di una valutazione tecnica specializzata. Per prevenire rischi di formazione di ponti termici o problemi di umidità, è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati che possano analizzare il caso specifico e pianificare correttamente l’intervento.
Domande frequenti

Quanti gradi si guadagnano con l’insufflaggio?
L’insufflaggio permette di guadagnare circa 2-5 °C durante l’inverno, migliorando il comfort abitativo e riducendo la sensazione di pareti fredde.
Quanto si risparmia in bolletta?
L’insufflaggio permette di ottenere un risparmio in bolletta pari al 30-40% dei costi annuali di riscaldamento e raffrescamento.
Quante classi energetiche si guadagnano?
È possibile guadagnare da una a due classi energetiche grazie all’insufflaggio, soprattutto se l’intervento è abbinato ad altre opere di efficientamento.
Qual è il miglior materiale per l’insufflaggio?
I migliori materiali per l’insufflaggio sono: fibra di cellulosa, lana di vetro, sughero e resina espansa.
Meglio insufflaggio o cappotto termico?
L’insufflaggio rappresenta la migliore alternativa in caso di interventi veloci e poco invasivi, mentre il cappotto garantisce un isolamento più completo ma richiede opere murarie più impegnative.
Ci sono detrazioni fiscali?
L’intervento di insufflaggio rientra nella categoria delle operazioni agevolabili con detrazioni fino al 65%.
Serve un sopralluogo?
Un sopralluogo tecnico è necessario per verificare la presenza delle intercapedini, valutare eventuali criticità e scegliere il materiale più adatto.
Quanto dura nel tempo l’isolamento con insufflaggio?
L’isolamento ottenuto grazie all’insufflaggio può durare oltre 20-30 anni, se l’intervento viene eseguito correttamente.
L’insufflaggio sporca o rovina gli ambienti interni?
L’insufflaggio è un intervento poco invasivo, durante il quale gli ambienti interni non si sporcano né si rovinano.
Si può fare l’insufflaggio anche in case abitate?
L’intervento è compatibile con abitazioni già occupate perché rapido, pulito e gestibile senza grandi disagi per chi ci vive.
Qual è il periodo migliore per fare l’insufflaggio?
L’insufflaggio può essere svolto in qualsiasi stagione, ma è consigliato in primavera o estate in preparazione al freddo e per la facilità della lavorazione dei materiali.
È necessario un permesso o autorizzazioni condominiali?
È necessaria l’approvazione dell’assemblea condominiale solo se l’intervento interessa le parti comuni.
Cosa succede in caso di infiltrazioni o umidità?
Prima di eseguire l’insufflaggio, è fondamentale risolvere eventuali problemi di infiltrazioni per evitare la formazione di muffe o danni ai materiali isolanti.
Contatta il team Acrobatica per un primo sopralluogo: scegli la tecnica dell’insufflaggio per migliorare l’efficienza termica del tuo immobile!


