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Esempio di sfondellamento solaio cupola San Francesco a Siena

Uno degli elementi più importanti di un edificio è il solaio. Questa struttura supporta i carichi e, pertanto, occorre prestare la massima attenzione alla sua salute. Il solaio rappresenta un elemento particolarmente critico nel campo edile: secondo uno studio, circa la metà dei casi di cronaca inerenti alle vulnerabilità del costruito sono legati a problematiche strutturali del solaio.  I solai, quindi, possono essere soggetti a problemi che ne compromettono la sicurezza e l’efficienza. Uno dei rischi più diffusi in Italia è legato a problemi di distacco dell’intonaco e di sfondellamento solai. Di cosa si tratta, come intervenire e chi deve pagare le spese di manutenzione necessarie? Facciamo chiarezza.

Cos’è lo sfondellamento solai?

Lo sfondellamento solai è un fenomeno moderatamente diffuso in Italia: secondo le stime, si verifica un episodio di cedimento ogni quattro giorni. Con il termine sfondellamento solai ci si riferisce al distacco e alla caduta della parte inferiore dei blocchi di alleggerimento. Questo scenario ha luogo, frequentemente, nel solaio in laterocemento (le pignatte vengono sollecitate eccessivamente fino a quando non si rompono, distaccandosi dal solaio).

Lo sfondellamento solai comprende, altresì, possibili manifestazioni tra cui il distacco dell’intonaco, della rete intonacata o delle strutture continue in arelle. In generale, si parla di sfondellamento solai quando si verifica il distacco delle componenti non strutturali che formano lo strato di finitura dell’intradosso del solaio

Un fenomeno altamente rischioso, che per anni è stato trascurato poiché non danneggia le componenti strutturali dell’impalcato e non ne riduce la stabilità. Tuttavia, lo sfondellamento solai può diventare molto pericoloso per le persone in quanto il peso dei materiali che crollano può raggiungere cifre importanti. Lo sfondellamento di un solaio di 1 mq, ad esempio, provoca un distacco di circa 75 kg di materiale. 

È fondamentale comprendere se il processo di sfondellamento solai è già in atto per poter provvedere tempestivamente, al fine di proteggere le persone e gli ambienti dal rischio di una caduta dell’intonaco dal soffitto

I cedimenti possono interessare sia un solaio in laterocemento che in cemento armato: come comprendere se il processo di sfondellamento è già in atto e intervenire il prima possibile?

Come si manifesta e come intervenire

Non trattandosi di un processo immediatamente visibile, lo sfondellamento solai rappresenta uno scenario piuttosto insidioso. A volte, infatti, non manifesta alcun sintomo o segno prodromico. Ma un’attenta valutazione può permettere di individuare la problematica, avviando nel minor tempo possibile le operazioni di ripristino.

Segnali d’allarme dello sfondellamento:

  • avvallamenti o bombature dell’intonaco. Segnali che si manifestano a uno stadio già avanzato dello sfondellamento solai, segnalando le aree che presto subiranno il distacco;
  • fessurazioni. Le fessure e i quadri fessurati rappresentano un sintomo dell’avvenuto cambiamento o movimento dell’assetto originale del solaio;
  • tenui macchie di umidità. Così come le muffe, tali segnali di allarme sono anche un sintomo di un’infiltrazione che interessa le pignatte. Lo sfondellamento solaio per infiltrazioni è un fenomeno piuttosto diffuso;
  • distacchi localizzati. In questo caso, lo scenario non è affatto positivo poiché i distacchi potrebbero divenire più frequenti e importanti. 

Questi fenomeni potrebbero essere legati a vetustà o a problematiche minori. Ma potrebbero anche essere un segnale di avvio della fase iniziale dello sfondellamento. In generale, il processo si divide in:

Due fasi fondamentali del processo di sfondellamento:

  • l’innesco. Una fase quiescente durante la quale lo sfondellamento non è evidente e non si attesta alcun segnale;
  • l’evoluzione. In questa fase, lo sfondellamento si manifesta in modo improvviso. Possono esserci alcuni segnali di allarme che un esperto nel settore può riconoscere. È fondamentale intervenire il prima possibile per evitare la caduta dell’intonaco dal soffitto. In generale, la fase dell’evoluzione è piuttosto breve e più i sintomi dello sfondellamento solai diventano evidenti, maggiore è il rischio che si verifichi un crollo (in tempi anche rapidi). 

Quando si riconoscono i segnali di allarme di un possibile sfondellamento, come bisogna intervenire? Due le fasi relative all’intervento di ripristino a seguito dello sfondellamento solai:

Muratori su un solaio durante un lavoro di sfondellamento
  • la riparazione e il risanamento dei travetti portanti;
  • la prevenzione, utile a ridurre la possibilità che si rompano nuovamente le pignatte. 

Durante l’intervento di riparazione si effettua la spicconatura del calcestrutto danneggiato, successivamente si procedere con la pulizia e il trattamento delle superfici e con la sostituzione delle armature ossidate. Si esegue, quindi, la riprofilatura dei travetti con cementi specifici. È inoltre fondamentale eliminare i vuoti dovuti allo sfondellamento, applicando materiali plastici come polistirolo o EPS.

L’intervento termina con l’applicazione di una rete antisfondellamento all’intradosso del solaio. In genere la rete utilizzata viene ancorata al solaio con una malta antiritiro. L’ultimo passaggio dell’intervento di riparazione prevede, laddove possibile, la realizzazione di un’apposita controsoffittatura per ricoprire l’intradosso del solaio. 

Un’alternativa valida, soprattutto nei casi di distacco più complessi, è la ristrutturazione dell’intonaco. Un intervento più articolato, necessario in particolari condizioni di degrado.

Sfondellamento solai: cause 

Il cedimento dell’intonaco può essere causato da diversi fattori, la maggior parte dei quali di origine esterna. Scopriamo le cause principali dello sfondellamento solai. 

Cattiva progettazione

L’utilizzo di materiali non idonei alla realizzazione delle finiture intradossali, ad esempio, rientra nella categoria degli errori di progettazione. La mancanza di materiali in grado di adeguarsi alla possibile deformazione del solaio è un importante fattore di rischio. La difettosità del laterizio, così come la posa errata dei blocchi e delle armature, mette in serio rischio la struttura del solaio, che potrebbe cedere e crollare. 

Pesi eccessivi

Quando il solaio è gravato da pesi eccessivi, quali impianti particolarmente pesanti, controsoffitti o lampade di una certa importanza, sia le pignatte che l’intonaco non riescono a sopportare troppo a lungo tutto quel peso.

Azioni esterne

In molti casi, il cedimento del solaio dipende da fattori esterni che si verificano nel corso del tempo, anche molti anni dopo la realizzazione delle opere. In questa categoria di cause rientrano i sismi, le sollecitazioni dovute alle escursioni termiche, gli smottamenti e i conseguenti cedimenti, ma anche le azioni esterne dovute a schemi statici legati a vincoli o comportamenti non schematizzati in fase di progettazione

Presenza di umidità

Anche l’eccessiva umidità o la presenza di acqua danneggiano il solaio, rendendolo maggiormente delicato e soggetto al fenomeno del crollo. 

Chi paga lo sfondellamento del solaio? 

Quando si verifica il cedimento del solaio, le spese per l’intervento di riparazione devono essere ripartite tra i condomini. In particolare, gli oneri legati alle operazioni di messa in sicurezza sono da dividere tra i proprietari delle abitazioni situate ai due piani interessati dallo sfondellamento

Il proprietario del piano superiore dovrà farsi carico delle spese per la copertura del pavimento, mentre il proprietario del piano inferiore dovrà pagare le spese di intonaco, tinta ed eventualmente delle decorazioni. 

L’alternativa, considerando le parti comuni del condominio, è la ripartizione delle spese tra tutti i condomini. Ciò si verifica soprattutto quando il solaio ceduto è situato in una zona di uso comune. In questo caso, sarà la totalità dei condomini a doversi far carico delle spese di riparazione. 

Soluzioni per mettere in sicurezza un solaio sfondellato:

Tre sono quelle possibili:

  • la già citata rete antisfondellamento. Questa soluzione, molto robusta e leggera, è anche estremamente semplice da installare. Si presta soprattutto in presenza di controsoffitti estetici resistenti, o quando sono presenti impianti ingombranti. Questa rete in fibra di vetro è in grado di contenere il fenomeno dello sfondellamento;
  • il controsoffitto antisfondellamento. Questa struttura riduce il rischio di distacco dell’intonaco. Un sistema antisfondellamento studiato per proteggere il solaio dai possibili cedimenti e dalle cadute. Questa soluzione viene configurata su misura, analizzando le prestazioni del solaio. Un’alternativa particolarmente vantaggiosa nel caso in cui occorre prevedere una finitura estetica;
  • il controsolaio antisfondellamento. Il controsolaio, come il controsoffitto, viene realizzato su misura ma al contrario dell’alternativa precedente, permette di migliorare il comportamento dell’impalcato a livello strutturale.

È suggeribile, in determinati casi, procedere anche con un intervento di consolidamento del solaio. Questa operazione può essere svolta da sopra o da sotto al solaio. In caso di sfondellamento del solaio, è preferibile avviare un’attività di consolidamento da sotto.  

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