Intonaco che si scrosta, macchie di umidità, tinteggiatura deteriorata; esistono diversi motivi per cui richiedere un risanamento facciate esterne.
Tuttavia però, come tutti gli interventi su facciata, anche il risanamento viene percepito come un processo lungo e molto dispendioso, e spesso le richieste arrivano quando ormai l’edificio è troppo danneggiato e sono necessari interventi abbastanza invasivi.
In realtà il risanamento di una facciata, però, è tutt’altro che un intervento complesso, basta semplicemente sapere come affrontarlo al meglio.
Te ne parliamo in questo articolo in cui ti spiegheremo:
- quali sono i principali fattori che incidono sul degrado delle facciate
- come avviene il risanamento di una facciata
- come proteggere le facciate nel tempo
- quali sono i migliori metodi per risparmiare su questa tipologia di intervento.
Sei pronto? Allora iniziamo subito.
Le cause del degrado delle facciate
Com’è facile intuire, quando si parla di facciate esterne, le cause del degrado possono essere diverse. Devi ricordare, infatti, che la facciata è la parte a protezione dell’edificio e che è sottoposta a tutta una serie di sollecitazioni. Andiamo a scoprire quali sono le motivazioni principali per cui la facciata di un edificio può danneggiarsi.
- Tempo
La prima causa di degrado delle facciate è, ovviamente, il trascorrere del tempo.
Andando più nello specifico il tempo può portare alla luce due tipologie di problematiche: obsolescenza dell’edificio (nel caso di edifici storici) o errori di progetto e di costruzione. Ovviamente, in entrambi i casi si rivela necessario intervenire sulla facciata per renderla il più resistente possibile e soprattutto sicura sia per chi frequenta l’edificio che per i passanti.
- Agenti esterni
La seconda causa del degrado di una facciata sono gli agenti esterni. Vento, pioggia, neve, smog, ma anche il sole, infatti, con il trascorrere del tempo danneggiano la superficie della facciata. Ti è mai capitato di vedere un edificio scolorito solo in alcuni punti? Ecco, quelle alterazioni cromatiche sono dovute sia ai raggi del sole che a inquinanti atmosferici e, per poterli sconfiggere esistono materiali specifici.
- Disgregazione e distacco dei materiali
La terza causa del degrado delle facciate è sicuramente quella del distacco dell’intonaco. Solitamente le cause di questi danneggiamenti sono l’acqua e l’umidità. L’acqua, infatti, può causare dilatazioni tra i materiali, oppure stress termico. Questo avviene solitamente in tutti quegli edifici in cui non viene effettuata una manutenzione periodica.
Nonostante alcune di queste problematiche possano sembrare innocue ti consigliamo di non sottovalutarle. Nelle facciate delle case, e dei condomini, infatti, vivono diversi elementi strutturali, come ad esempio i mattoni a vista o il calcestruzzo armato. Questi elementi, se danneggiati, potrebbero mettere a rischio la stabilità dell’immobile e, di conseguenza, la il valore estetico e la sicurezza dell’edificio e soprattutto la salute di chi lo frequenta.
La paura dell’’intervento è una delle principali motivazioni per le quali il risanamento delle facciate viene spesso rimandato. Nel prossimo paragrafo ti spiegheremo in che cosa consiste questo intervento e ti mostreremo che, di fatto, non c’è nulla da temere sia a livello economico che realizzativo.
Come avviene il risanamento delle facciate
Il risanamento delle facciate esterne dovrebbe essere richiesto non appena la facciata comincia a segnalare i primi segni di cedimento o di usura. Insomma, se l’intonaco si danneggia, o cominciano ad apparire macchie di umidità la scelta migliore è agire subito, e rivolgersi a dei professionisti. Temporeggiare non farà altro che peggiorare la situazione, e di conseguenza rendere l’intervento più costoso.
Ma come avviene l’iter di rifacimento di una facciata? Scopriamolo insieme in 4 step.
- Sopralluogo gratuito.
Il primo step da compiere per poter risanare una facciata è, ovviamente, rendersi conto del suo stato. Per quanto tu come proprietario possa aver fornito informazioni importanti in fase di richiesta del preventivo, per i professionisti dell’azienda edile è necessario toccare con mano e rendersi conto della situazione e, proprio per questo, è necessario che l’azienda ti proponga un primo sopralluogo – meglio ancora se gratuito. - Allestimento del cantiere
Dopo aver approvato il preventivo derivante dal sopralluogo, il secondo step, da effettuare è l’allestimento del cantiere. Ricorda che per le aziende che si occupano di edilizia classica questa fase è lunga e soprattutto costosa. Il montaggio dei ponteggi, infatti, è considerato una vera e propria parte del lavoro e può durare diversi giorni.
Se vuoi richiedere il risanamento della tua facciata e contemporaneamente risparmiare, però, esiste una soluzione: una soluzione che si chiama tecnica su fune.
Per adesso tienila a mente, ne parleremo meglio nei prossimi paragrafi.
- Disgaggio delle parti a rischio distacco
Con il terzo step si entra direttamente all’interno del lavoro di risanamento. La prima fase consisterà nel disgaggio delle parti di intonaco a rischio distacco, alla pulizia del fondo, alla ricostruzione delle parti mancanti e all’applicazione del rasante.
- Finitura
L’ultimo step dell’intervento di risanamento facciata consisterà, ovviamente, nella finitura.
Dopo aver terminato questi 4 step la facciata dell’edificio sarà completamente risanata.
Una facciata risanata, però, non è eterna. Con il passare del tempo, infatti, sia gli agenti atmosferici che gli elementi esterni continueranno a compiere la loro azione danneggiante.
Ma come fare, quindi, ad assicurarle una maggiore protezione? Scopriamolo insieme.
Proteggere le facciate in futuro
Una volta terminato il lavoro di ripristino e risanamento della facciata, la domanda che spesso ci viene posta è: ma quanto durerà?
Com’è facilmente intuibile non è possibile dare una risposta univoca per tutti gli edifici dal momento che gli agenti che influiscono sulla durata di una facciata sono tantissimi. Quello che si può fare, però, è assicurare alla facciata una protezione costante attraverso due strategie:
- Utilizzando materiali specifici per le necessità dell’edificio
Come abbiamo già spiegato, i materiali hanno un forte impatto sulla vita di un edificio. Scegliere dei materiali adatti alla posizione e alle condizioni atmosferiche, come ad esempio una particolare tipologia di vernice o di intonaco, garantirà all’immobile una vita più lunga. - Richiedendo sopralluoghi e controlli periodici una volta ultimati i lavori.
Un’altra soluzione ottimale per prolungare la vita della facciata del tuo immobile è concordare con l’azienda edile che ha realizzato l’intervento un calendario di controlli periodici. Controllando la facciata con scadenza regolari, infatti, si potranno intercettare eventuali problematiche e risolverle prima che si trasformino in danneggiamenti su cui intervenire tempestivamente.
Ma come è possibile affrontare l’intervento e il sopralluogo in modo che questo sia veloce e soprattutto funzionale? Semplice, basta rivolgersi ad aziende specializzate nella tecnica su fune.
I vantaggi della tecnica su fune
Uno dei motivi principali per cui spesso si tende a rimandare il risanamento di una facciata sono i ponteggi. Sotto questo punto di vista, l’esitazione è più che comprensibile.
Chi vorrebbe trovarsi intrappolato all’interno di una gabbia di metallo, senza riuscire a vedere la luce del sole e, soprattutto, con il rischio che malintenzionati abbiano libero accesso alla sua casa? La risposta è, ovviamente, nessuno.
Tuttavia, però, come abbiamo già spiegato, aspettare nel richiedere un intervento significa peggiorare la situazione. Ma come comportarsi, quindi?
La soluzione a questo problema è semplice, e si chiama tecnica su fune (lavori su fune).
La tecnica su fune supera tutte le problematiche di intervento legate all’utilizzo dei ponteggi.
Questa particolare metodologia di lavoro, infatti, non viene effettuata tramite ponteggi o piattaforme, ma solo utilizzando un sistema brevettato di doppie corde di sicurezza.
Hai capito bene. Un intervento edile senza ponteggi, e senza problematiche.
Andiamo a scoprire insieme quali sono i vantaggi della tecnica su fune, e perché dovresti sceglierla per il tuo intervento di risanamento facciata.
- Ogni parte dell’edificio è facilmente raggiungibile – grazie alla tecnica su fune l’altezza e la superficie dell’immobile non sono limiti. Grazie alle loro doppie corde di sicurezza, infatti, gli operai che utilizzano la tecnica su fune possono raggiungere letteralmente qualsiasi punto dell’edificio in pochi minuti.
- Interventi veloci – scegliere la tecnica su fune significa risparmiare tempo. Una volta arrivati sul luogo dell’intervento, infatti, gli operai su fune non dovranno fare altro che allestire il cantiere e cominciare a lavorare, senza dover perdere tempo ad assemblare ponteggi e piattaforme.
- Costi bassi – risparmiare tempo significa anche risparmiare denaro grazie alla riduzione delle tempistiche di lavoro. In più, come se non bastasse, scegliendo la tecnica su fune si elimineranno anche i prezzi derivanti dal noleggio dei ponteggi e delle impalcature.
- Libertà, sicurezza e benessere – richiedere un intervento senza ponteggi significa essere liberi. Liberi di vedere la luce del sole, liberi di camminare nel giardino del proprio palazzo senza l’ingombro dei ponteggi, liberi di dormire con le finestre aperte, senza dover temere l’incursione di malintenzionati. E che cosa c’è di meglio della libertà?
Ma c’è di più.
Richiedendo un intervento con la tecnica su fune potrai anche sfruttare tutti i vantaggi e le agevolazioni messi a disposizione dal Governo. Nel prossimo paragrafo ti spieghiamo quali sono i principali da sfruttare nel 2024 e 2025 per il risanamento facciate esterne.
Le detrazioni disponibili
Nonostante il Bonus Facciate non sia stato prorogato dal 2023 in poi, i contribuenti possono richiedere diversi bonus per l’intervento di risanamento della facciata esterna.
Per gli anni 2024 e 2025, le agevolazioni disponibili comprendono:
- Il Bonus Ristrutturazioni, che prevede una detrazione fiscale pari al 50% sulle spese sostenute per interventi di ristrutturazione, compresi quelli relativi al risanamento delle facciate esterne. Il limite massimo di spesa è pari a 96.000 euro per unità immobiliare, fino al 31 dicembre 2024. Dal 2025, invece, la detrazione verrà ridotta al 36% e il limite di spesa sarà pari a 48.000 euro per unità immobiliare. Le spese devono essere pagate tramite bonifico parlante e la detrazione viene ripartita in 10 rate annuali dal medesimo importo;
- L’Ecobonus. In alcuni casi, se il risanamento della facciata è abbinato a interventi di isolamento termico, il contribuente può avere diritto all’Ecobonus. Questo bonus è focalizzato sull’efficientamento energetico degli edifici e prevede una detrazione che varia dal 50% al 65%. Il contribuente può usufruire di questo bonus, nell’ambito del risanamento di una facciata esterna, solo nel caso in cui le operazioni ottimizzino l’efficienza energetica dell’edificio o siano incluse in un piano di lavoro più ampio (teso a efficientare energeticamente l’edificio);
- Il Sismabonus: Se l’intervento di risanamento della facciata fa parte di un più ampio progetto di miglioramento della resistenza sismica dell’edificio, il contribuente può beneficiare del Sismabonus. Questa agevolazione prevede una detrazione Irpef o Ires fino all’85%, ma è possibile richiederla, nell’ambito del risanamento della facciata esterna, solo se il lavoro vada a migliorare la resistenza sismica dell’edificio.
Affidandosi a un team di professionisti dell’edilizia, il contribuente potrà ricevere una consulenza mirata, tesa a chiarire quali siano i passi utili per sfruttare al meglio i bonus disponibili.
Professionisti come EdiliziAcrobatica.
Da più di 25 anni noi di EdiliziAcrobatica ci occupiamo di risanare le facciate dei nostri clienti grazie alla tecnica su fune e di permettere ai nostri clienti di accedere a tutte le agevolazioni e alle detrazioni messe a disposizione dal Governo.
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