Cosa sapere riguardo gli interventi di ripristino balconi nel 2024? Chi desidera procedere con questo genere di intervento necessita di alcuni chiarimenti: le normative possono variare di anno in anno per quanto riguarda i bonus fiscali e dettagli burocratici quali la ripartizione delle spese.
Facciamo, quindi, il punto a beneficio di chi necessita di un intervento di ripristino balconi nel 2024.
Ripristino balconi: quale parte è da ripristinare?
Qualsiasi elemento di uno stabile risente dello scorrere del tempo: l’immobile va incontro a un naturale e incessante processo di deterioramento.
Il deterioramento della facciata esterna è dovuto soprattutto alla diretta esposizione agli agenti atmosferici, colpevoli di minarne continuamente il buono stato. Sono soprattutto le parti esterne dello stabile, come i balconi, a presentare segni di danneggiamento.
Il primo aspetto da prendere in considerazione per poter valutare l’impatto di un intervento di ripristino balconi, quindi, riguarda le componenti da risanare. Scopriamo quali sono gli elementi maggiormente soggetti a usura.
I frontalini
Con il termine frontalino si intende il rivestimento della sezione verticale dei balconi, quella che in genere si trova immediatamente al di sotto della ringhiera.
I frontalini dei balconi sono spesso oggetto di manutenzione se non di rifacimento totale. Essi, infatti, sono una delle componenti più visibili. Pertanto, caratterizzano maggiormente il profilo di un edificio. Inoltre, essi sono molto esposti ed è più probabile che subiscano danni con il passare del tempo.
I frontalini ammalorati possono essere molto pericolosi. Potrebbero infatti “perdere pezzi” e cadere giù, rappresentando un serio rischio per i balconi immediatamente sottostanti o per le persone che stazionano o transitano al di sotto. Dunque, il ripristino dei frontalini ammalorati risulta essere fondamentale.
Ciò vale sia per i balconi aggettanti, ovvero i balconi che sporgono al di fuori del profilo dell’edificio (aumentando la superficie calpestabile), sia per i balconi incassati.
Il sottobalcone
Il sottobalcone, chiamato anche intradosso o cielino, è una componente spesso trascurata del balcone, anche perché meno esposta rispetto ai frontalini. Il sottobalcone incide poco dal punto di vista estetico e, inoltre, le lesioni e i danni a questo elemento vengono notati con minore frequenza.
Nonostante ciò, un sottobalcone ammalorato, dal quale emerge addirittura il calcestruzzo armato, può risultare molto pericoloso. Il distacco dei materiali provocato da una pressione della gravità è molto probabile: questo può comportare un grave rischio per l’incolumità di cose o persone.
La pavimentazione
Il pavimento rappresenta un elemento essenziale per l’intero balcone, in quanto è anche da esso che dipende l’integrità strutturale dello stesso e non solo il suo impatto estetico. Trattasi della superficie all’estradosso opposta al sottobalcone (che ricopre la superficie all’intradosso).
Essendo costantemente esposto agli agenti atmosferici, il pavimento del balcone risulta essere più suscettibile ai deterioramenti, presentando segni di usura, di infiltrazioni di acqua o crepe. Tali danni possono compromettere la sicurezza e l’estetica del pavimento.
Spesso è necessario un intervento di ripristino balconi sia per esigenze estetiche legate al pavimento, sostituendo o aggiornando le finiture affinché rispondano a moderne esigenze, sia per contribuire a creare uno spazio esterno sicuro e confortevole. Scegliere materiali resistenti alle intemperie permette di ridurre il rischio di danni futuri, di garantire maggiore durata al pavimento e di migliorare l’isolamento termico e acustico dell’abitazione.
Ringhiere, intonaco e parapetti
Tre elementi fondamentali per il balcone: anche le ringhiere, i parapetti e l’intonaco possono essere soggetti alla corrosione. Sostituire o trattare questi tre elementi durante un intervento di ripristino balconi consente di mantenere la struttura sia sicura che efficace dal punto di vista estetico.
Danni più comuni e frequenti a cui vanno incontro i balconi
Uno degli elementi più pericolosi per la salute dei balconi, oltre al vento forte, alla neve e ad altri fenomeni particolarmente violenti, è semplicemente l’acqua.
Tra i più frequenti danni subiti dai balconi rientrano:
- la corrosione o l’usura delle ringhiere. Un fenomeno favorito dall’umidità, che può compromettere la stabilità della ringhiera;
- la rottura di cornicioni, frontalini o dei sottobalconi. La rottura viene provocata sia a causa degli agenti atmosferici, sia in seguito a particolari cicli termici o movimenti strutturali. Il dilavamento e l’usura di questi elementi potrebbero pregiudicare la stabilità dell’intero balcone;
- la formazione di crepe e lo sgretolamento dell’intonaco della facciata. Cicli termici, movimenti strutturali, umidità e inquinamento atmosferico contribuiscono all’usura dell’intonaco, soprattutto quando costruito con materiali di bassa qualità;
- lo stress strutturale nei balconi aggettanti, rinomatamente più suscettibili a fenomeni come lesioni e fessurazioni. In questo caso si rende necessario un intervento di rinforzo strutturale;
- la corrosione del cemento armato;
- le infiltrazioni di acqua provocate da una scorretta installazione della lattoneria, o di elementi quali grondaie e coperture;
- la spicconatura intonaco causata dall’usura.
Costi per un ripristino dei balconi
A quanto ammontano i costi per il ripristino balconi? Non è possibile fornire una cifra unica né un intervallo sufficientemente esemplificativo. Possiamo però citare alcuni degli elementi e delle eventualità che incidono sui costi:
- il grado di ammaloramento della struttura. Se esso è elevato, è necessario procedere con un intervento più incisivo;
- la quantità e la tipologia di elementi oggetto dell’ammaloramento. Se questi si riducono alle sole finiture, il costo non è altissimo. Se invece riguardano anche parti strutturali, le cifre aumentano;
- i materiali utilizzati. Essi possono essere di qualità più o meno elevata o addirittura introdurre dinamiche energetiche;
- il margine di discrezione che le imprese si riservano.
La ripartizione delle spese per un intervento di ripristino balconi coinvolge, a seconda dei casi, tutti i condomini. Tale ripartizione viene determinata dalla proporzione millesimale dei diversi appartamenti. Il servizio di Acrobatica per il finanziamento al condominio può comprendere i lavori relativi al ripristino dei balconi.
Ripristino balconi: chi paga?
Se l’intervento di ripristino balconi viene svolto presso un condominio, occorre comprendere chi dovrà sostenere le spese e in che modalità.
La Corte di Cassazione ha stabilito, mediante la sentenza n. 10848 dell’8 giugno 2020, che alcuni elementi dei balconi possono essere classificati come parte comune del condominio: trattasi delle strutture con valenza estetica indiscutibile per il profilo dell’edificio.
Quando il balcone svolge la funzione di sostegno, copertura o decoro della facciata, verrà configurato come parte comune del condominio e le spese per la ristrutturazione balconi dovranno essere divise.
Il balcone aggettante, in caso contrario, non svolgendo alcuna funzione per l’edificio, viene considerato proprietà privata e le spese legate alla sua manutenzione saranno a carico del solo proprietario del balcone.
Bonus per il ripristino dei balconi
Chi sceglie di procedere con l’intervento di ripristino balconi può usufruire, nel 2024, di diversi incentivi:
- Bonus Ristrutturazione 2024. Tale agevolazione permette di detrarre il 50% delle spese, fino a un limite di 96.000 euro, per i lavori di ristrutturazione edilizia, risanamento conservativo e restauro. Tra essi rientra il rifacimento balconi;
- Ecobonus. Un incentivo che premia gli interventi tesi a migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. È possibile usufruire di una detrazione del 65% delle spese sostenute per il ripristino balconi, per un massimo di 60.000 euro, qualora l’intervento ottimizzi le prestazioni energetiche di tali strutture;
- Sismabonus. Un’agevolazione attiva per interventi volti all’adozione di misure antisismiche. Questo incentivo da diritto a una detrazione pari al 50%, per un massimo di 96.000 euro, sulle spese sostenute per la demolizione e ricostruzione, per il miglioramento o riparazione di locali e strutture. Gli interventi devono, però, essere tesi a ridurre il rischio sismico delle strutture in oggetto;
- Bonus Verde. Questo bonus consente di accedere a una detrazione Irpef del 36%, per un massimo di 5.000 euro, sulle spese sostenute per la realizzazione di coperture green o per la sistemazione del verde. L’intervento di ripristino balconi rientra nella categoria di operazioni agevolabili, essendo questo bonus teso a promuovere la qualità degli spazi verdi, il recupero delle aree esterne e la sostenibilità ambientale.
La migliore delle scelte è quella di affidarsi a un’azienda specializzata e competente: Acrobatica rappresenta un partner qualificato, esperto nella realizzazione di interventi su fune. Contatta il team per ricevere un preventivo gratuito!