Se devi installare un sistema anticaduta sul tuo tetto e hai fatto qualche ricerca su internet, probabilmente hai capito che cercare di comprendere da soli la normativa linee vita può essere veramente frustrante.
In quanto dispositivo di protezione individuale da utilizzare all’interno dei luoghi di lavoro, infatti, le linee vita sono regolamentate da diverse leggi e normative.
Proprio per poterti aiutare nella comprensione di questo argomento spinoso noi di EdiliziAcrobatica abbiamo deciso di scrivere questo articolo panoramica su tutte le leggi e le normative che regolamentano l’installazione e l’utilizzo delle linee vita in Italia.
L’obbligatorietà delle linee vita
L’obbligatorietà delle linee vita è un argomento molto importante per la tutela della sicurezza degli operatori che intervengono ad alta quota. Quando si parla di linee vita, infatti, ci si riferisce a dei veri e propri di dispositivi di sicurezza sul lavoro che, in quanto tali, sono regolamentati dal D.Lgs 81/2008, ovvero proprio dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro.
Secondo il D.Lgs 81/08 la linea vita, o linea salvavita, è obbligatoria in tutti i casi in cui gli operatori debbano intervenire oltre a due metri di altezza rispetto ad un piano stabile.
Al contrario di quanto si crede comunemente, quindi, le linee vita non sono utilizzate solamente in edilizia, ma per diverse tipologie di lavori sul tetto, siano essi effettuati su un condominio o su immobili industriali.
Oltre al D.Lgs 81/08, le linee vita per poter essere dichiarate a norma, devono rispettare anche diverse normative Nazionali e Regionali; andiamo a scoprire insieme quali sono.
La legge nazionale
La normativa che regolamenta l’utilizzo delle linee vita a livello nazionale è espressa nell’Art. 115, coordinato attraverso il D.lgs 106/2009 e riguarda i Sistemi di protezione contro le cadute dall’alto.
Questa normativa afferma che nei lavori in quota è necessario che gli operatori utilizzino sistemi di protezione idonei per l’uso specifico. Questi sistemi di protezione devono essere composti da diversi elementi, non necessariamente utilizzabili contemporaneamente, conformi alle norme tecniche. Questi elementi sono identificati in:
Secondo questa norma, i dispositivi di protezione degli operatori devono essere fissati attraverso connettori, guide o linee vita, a delle parti stabili dell’edificio o a delle opere provvisionali.
Andiamo adesso a scoprire le leggi regionali.
- assorbitori di energia;
- connettori;
- dispositivi di ancoraggio;
- cordini;
- dispositivi retrattili;
- guide o linee vita flessibili;
- imbracature.
Le leggi regionali
In alcune Regioni Italiane, in più, le linee vita sono regolamentate da specifiche leggi regionali che ne specificano l’obbligatorietà. Per semplificare il processo di ricerca abbiamo deciso di raccogliere tutte queste regioni in un piccolo elenco che ti permetta di orientarti tra le diverse normative:
- Toscana: Legge regionale n.65 10 novembre 2014 – Decreto del Presidente della Giunta regionale n.75/R del 18 dicembre 2013 – Legge regionale n.64 del 23 dicembre 2003.
- Emilia Romagna: Deliberazione Assemblea Legislativa n.149 del 17 dicembre 2003 – Legge Regionale n.17 Art.47 del 18 luglio 2014 – Deliberazione della Giunta Regionale n. 699 del 15 giugno 2015
- Friuli Venezia Giulia: Legge Regionale n.24 del 16 ottobre 2015
- Lombardia: Decreto Regione Lombardia n.119 del 14/01/2009 – Circolare Regionale n.4 del 23/01/2004
- Liguria: Legge Regionale n.43 del 17 dicembre 2012 – Modifiche e integrazioni alla Legge Regionale n.5 15 febbraio 2010
- Piemonte: Decreto del Presidente della Giunta Regionale n.6/R del 23 maggio 2016
- Marche: Legge regionale n.7 del 22 aprile 2014
- Sicilia: Circolare n. 1304 del 23 luglio 2013, Assessorato della salute – Indicazioni per l’applicazione del Decreto dell’Assessorato della salute, 5 settembre 2012 – Decreto n.1754 del 5 settembre 2012, Assessorato della salute.
- Umbria: Regolamento Regionale n.5 del 5 dicembre 2014 – Legge Regionale n.16 del 17 settembre 2014 – Delibera della Giunta Regionale n.1284 del 28 ottobre 20122
- Veneto: Legge Regionale n.4 del 16 marzo 2015 – Deliberazione della Giunta Regionale n. 97 del 31 gennaio 2012 – Allegato A e B alla Dgr n.97 del 31 gennaio 2012 – Legge Regionale n.4 del 26 giugno 2008
- Provincia Autonoma di Trento: Decreto del Presidente della Provincia n.7 114/Leg del 25 febbraio 2008 – Legge Provinciale n.3 del 9 febbraio 2007
- Campania: Legge regionale n.3 del 27 febbraio 2007 “Disciplina dei Lavori Pubblici, dei Servizi e delle Forniture in Campania”
Le linee vita, quindi, sono considerate obbligatorie in più del 50% delle Regioni Italiane non solo per quanto riguarda l’edilizia, ma per tutta una serie di lavori sul tetto e ad alta quota, come ad esempio l’installazione di impianti fotovoltaici. Ovviamente queste regole sono relative sia alle nuove costruzioni che agli edifici esistenti.
Per poter essere considerate a norma, inoltre, le linee vita devono essere sottoposte a manutenzioni e revisioni periodiche. Andiamo a scoprire insieme quali sono.
Manutenzioni e revisioni
Come abbiamo già accennato, oltre all’installazione sono regolamentate anche manutenzioni e revisioni delle linee vita. Dal momento che le linee vita sono delle vere e proprie linee salvavita, il loro stato deve essere sempre ottimale per tutelare la sicurezza degli operatori che effettuano lavori sul tetto, oppure in alta quota.
Tuttavia, quando si parla di linee vita è essenziale comprendere la differenza tra revisioni e manutenzioni. Quando si parla di manutenzione linee vita ci si riferisce a tutte quelle operazioni che vengono Quando si parla di revisione o di ispezione ci si riferisce a delle operazioni effettuate in periodi di tempo ben definiti, che
Le revisioni delle linee vita sono delineate dalla norma UNI 11560:2014 che prevede due tipologie controllo:
- l’ispezione visiva, da effettuare ogni 2 anni;
- la verifica dei fissaggi e dei dispositivi, da effettuare ogni 4 anni.
Queste tempistiche stabilite dalla legge sono, ovviamente, solo indicative in caso di condizioni particolari. Se lo stato delle tue linee vita dovesse essere minacciato da condizioni avverse, probabilmente i lassi di tempo indicati nella UNI 11560 saranno troppo lunghi per garantire un funzionamento corretto del sistema anticaduta e, di conseguenza, dovrai richiedere ispezioni più frequenti.
L’elemento essenziale per la revisione delle linee vita
La revisione delle linee vita avviene seguendo diversi step. Dal momento che il processo è molto lungo, e diversificato, abbiamo deciso di indicarti il primo e, forse, il più importante.
La prima richiesta che ti verrà fatta dal chi dovrà effetture l’ispezione delle tue linee vita sarà il controllo documentale dell’elaborato tecnico del sistema anticaduta.
All’interno di questa raccolta, che può assumere nomi diversi, sono definiti:
- Vie d’accesso
- Dispositivi di protezione individuale che sono considerati più idonei per effettuare lavori in quota sulle tue linee vita
- Le istruzioni di impiego del sistema anticaduta
- Modalità di ispezione, collaudo e manutenzione
- Su chi ricade la responsabilità del funzionamento della linea salvavita: proprietario, tecnico progettista, installatore, chi ha effettuato la verifica della tenuta strutturale
- Eventuali danni o modifiche che sono state apportate al sistema.
Tutti questi elementi sono indicati in diverse tipologie di documenti:
- Elaborato grafico del sistema, all’interno dei quali saranno indicate zone sicure e zone a rischio caduta e le eventuali zone non accessibili con il sistema di ancoraggio.
- Relazione tecnica operativa, dove sono indicate le modalità di utilizzo del sistema e i DPI abbinati
- Relazione di calcolo strutturale, che deve attestare che le strutture e i fissaggi utilizzati sono in grado di sopportare tutte le sollecitazioni relative a un sistema anticaduta
- Manuali d’uso dei dispositivi anticaduta
- Dichiarazione di corretta posa, rilasciata dall’installatore
- Registro delle ispezioni, delle manutenzioni straordinarie e degli accessi che deve essere firmato per presa visione da chiunque abbia effettuato un accesso in copertura mediante sistema anticaduta
- Manuale e registro delle ispezioni dei DPI, se il sistema lo prevede
- Il cartello in corrispondenza di ogni punto d’accesso
- Un piano di soccorso e di recupero.
L’elaborato tecnico del sistema anticaduta, e i documenti presenti al suo interno, sono essenziali per poter procedere con l’ispezione e la manutenzione delle linee vita.
La mancanza di anche uno dei documenti sopracitati potrebbe impedire addirittura il semplice controllo visivo.
Quando richiedi un’ispezione delle linee vita, assicurati sempre di avere a disposizione l’elaborato tecnico del sistema anticaduta. Solo così gli operatori potranno procedere al controllo.
Se hai bisogno di installare le linee vita sul tuo edificio, o se il tuo impianto di caduta ha bisogno di manutenzione, affidati a chi conosce davvero le linee vita, e rivolgiti a EdiliziAcrobatica.
Da più di 25 anni, infatti, noi di EdiliziAcrobatica ci occupiamo sia di edilizia su fune che di installare e ispezionare le linee vita presenti sulle coperture dei nostri migliaia di clienti disseminati in tutta Italia.
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