Come capire se un tetto è da rifare in 4 step
Il tetto è da rifare? Se lo chiedono coloro che avvertono che il tetto della propria abitazione presenta qualche problema. Il dubbio, infatti, è tra il rifacimento completo e una “semplice” manutenzione del tetto straordinaria. Ebbene, esistono alcuni segnali che suggeriscono l’opportunità di procedere con l’intervento più pesante e costoso, ma anche risolutivo.
Sono segnali immediatamente rilevabili, anche da un occhio inesperto. Segnali che, molto spesso, compromettono la qualità della vita e quindi non possono essere ignorati.
Perché la ristrutturazione del tetto (o il rifacimento)
Prima di parlare dei segnali che indicano la necessità di rifare completamente il tetto, è bene fare una panoramica sull’importanza che un tetto “funzionante” ricopre per l’esperienza abitativa. Un’importanza che a un livello superficiale può essere colta da tutti, ma la cui reale dimensione è spesso ignorata. Infatti, le condizioni del tetto non si limitano a “impattare” sull’esperienza abitativa ma in un certo senso la determinano.
Per alcuni è semplicemente una questione di estetica. D’altronde, un tetto mal messo rovina il decoro dell’edificio, determina una sensazione di trascuratezza. Certamente un guaio, soprattutto per chi deve vendere un’abitazione o ha in mente di affittarla.
Ma l’estetica è solo uno dei tanti aspetti coinvolti dalle condizioni del tetto, e probabilmente meno importante. Il tetto infatti rappresenta la prima schermatura sia dagli agenti atmosferici che dalle insidie climatiche. Un tetto rovinato, per esempio, è suscettibile alle infiltrazioni, con tutto ciò che ne consegue sul fronte “muffe” e umidità. Ciò modifica il microclima dell’edificio. Nella migliore delle ipotesi, impone uno sforzo maggiore in quanto a riscaldamento e climatizzazione. Nella peggiore delle ipotesi, cagiona un peggioramento delle condizioni di vita, se non addirittura un aumento del rischio di contrarre malattie e affezioni respiratorie.
Un tetto rovinato, poi, trattiene peggio il calore d’inverno e ne lascia passare troppo in estate. Anche in questo caso, le conseguenze riguardano gli sforzi da profondere per riscaldare e climatizzare.
Infine, vi è il rischio-incolumità. Ciò non sempre si verifica, è vero. Tuttavia, parti della copertura ammalorate, almeno relativamente a una porzione specifica di tetto, potrebbero cadere giù e nuocere gravemente a qualcuno.
I segnali che suggeriscono un tetto da rifare
Dunque, è bene avere cura del tetto della propria abitazione. Come già accennato, spesso la scelta è tra la manutenzione e il rifacimento. Dunque, da cosa si dovrebbe capire che il tetto è da rifare? Ecco le quattro evidenze… Più evidenti.
- Infiltrazioni di acqua dal soffitto. E’ il segnale più evidente e allo stesso tempo più rivelatore. Quando l’acqua “raggiunge” gli spazi abitativi, allora il tetto è quasi sicuramente in condizioni così compromesse da richiedere un rifacimento totale. Potrebbe essere troppo tardi per procedere con la sola manutenzione.
- Macchie di muffa e condensa. Stesso discorso delle infiltrazioni, sebbene in questo caso l’acqua scorra all’interno della muratura. Anzi, se possibile, la comparsa delle muffe è più pericolosa, in quanto modifica drasticamente il microclima degli spazi abitativi. Dunque, segnala una urgenza maggiore.
- Condizione di caldo opprimente in mansarda. Questo è un segnale che si coglie meno di rado, o a cui non si dà molta importanza, non inizialmente perlomeno. Infatti, molti considerano “normale” che in mansarda faccia molto caldo in estate e in primavera. Tuttavia, se fa troppo caldo, ciò è sintomo di una coibentazione scarsissima, a sua volta dovuta a una pesante compromissione dell’elemento tetto.
- Necessità di una manutenzione frequente. Anche questo è un segnale che può essere colto con facilità… E con dolore. La dinamica è la stessa di tanti altri interventi: se un intervento richiede una manutenzione troppo frequente, tanto vale rifarlo, piuttosto che perdere tempo e denaro aggiustandolo in continuazione.
Tetto da rifare costi e agevolazioni
Immaginiamo la peggiore delle ipotesi: questi segnali ci sono tutti e quindi il tetto è da rifare. Come muoversi? Quanto budget mettere a disposizione? Di certo, il rifacimento del tetto non è tra gli interventi più leggeri. Anzi, è più pesante dal punto di vista tecnico ed economico. Al proprietario di casa, tuttavia, non rimane che procedere in due modi, i quali non si escludono l’uno con l’altro.
Verificare la possibilità (e darle seguito) di accedere alle agevolazioni fiscali. Il rifacimento del tetto può rientrare tra le agevolazioni fiscali, le quali consentono uno sconto dell’IRPEF pari a una parte della spesa, o uno sconto in fattura equivalente in caso l’impresa edile accetti la cosiddetta cessione del credito. Se il rifacimento del tetto viene eseguito in una prospettiva di risparmio energetico, la percentuale di spesa recuperabile è ancora maggiore.
Cercare un’impresa che proponga un prezzo giusto, se possibile conveniente. L’obiettivo è più difficile da raggiungere di quanto si possa pensare, anche perchè vi è il rischio di incappare in realtà sì scontate, ma anche mediocri. Insomma, la difficoltà sta nel coniugare il risparmio alla qualità.
Il consiglio è di tagliare la testa al toro e di rivolgersi a EdiliziAcrobatica. A dispetto di molte imprese, i nostri prezzi sono bassi in virtù non già di una decisione che impatta sulla resa finale quanto per le caratteristiche del nostro modus operandi. Non siamo costretti ad abbassare la qualità per fare un buon prezzo – né ci sogneremo di farlo.
Il nostro approccio infatti prevede la rinuncia ai ponteggi, che di per sé rappresentano una voce di costo corposa. Lavoriamo su corda, in sospensione, garantendo un basso impatto acustico e visivo. Insomma rumore di scarpe che battono sui tavolacci, niente mostruosità di metallo a coprire il profilo delle abitazioni.
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