Il finanziamento condominiale può essere la soluzione più vantaggiosa quando il condominio deve sostenere oneri economici complessi: ad esempio, in caso di interventi di manutenzione straordinaria, di riqualificazione energetica o di ristrutturazione. Grazie a questa formula, infatti, i condomini potranno dilazionare nel tempo le spese, migliorando sin da subito la vivibilità dell’edificio.
Ma come funziona il finanziamento al condominio? Scopriamo quali sono i vantaggi, gli svantaggi e i possibili rischi di questa soluzione.
Cos’è il finanziamento condominiale
Banche e istituti di credito italiani contemplano, tra le loro attività, anche la concessione di finanziamenti al condominio. In tal caso il beneficiario della somma di denaro è un condominio. Il meccanismo di tale tipologia di finanziamento, pur essendo simile alle formule utilizzate per gli altri prestiti, presenta uno specifico regolamento che non deve essere sottovalutato.
La somma di denaro viene erogata in prestito al condominio, previa domanda tesa a ottenere le risorse finanziarie indispensabili per l’esecuzione di interventi di ristrutturazione straordinaria o rifacimento di parti comuni o impianti del condominio. Le somme ricevute dovranno, quindi, essere restituite all’ente creditore secondo un piano di ammortamento concordato. Una delle condizioni essenziali per richiedere il finanziamento al condominio è l’approvazione da parte dell’assemblea dei condomini.
L’importo minimo e massimo del finanziamento dipende dall’entità e dalla tipologia dei lavori, tra cui rientrano:
- rifacimento della facciata;
- efficientamento energetico dell’edificio (se ne sei interessato puoi scoprire i servizi dedicati di Acrobatica Smart Living);
- coibentazione termica;
- ristrutturazione di scale o ascensori;
- installazione di pannelli fotovoltaici;
- interventi di messa in sicurezza di impianti o strutture.
Il meccanismo prevede una percentuale dell’investimento coperta dal finanziamento.
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Per il finanziamento al condominio l’importo finanziabile varia da un minimo di 10.000€ a un massimo di 160.000€*. La durata media del finanziamento oscilla dai 19 ai 60 mesi. L’acconto minimo previsto è pari al 10% della spesa totale.
La somma erogata dall’istituto di credito deve essere restituita nel rispetto del contratto formulato, maggiorata dagli interessi. La banca realizza un piano di ammortamento che deve essere sottoscritto da entrambe le parti. L’amministratore di condominio ha un ruolo essenziale durante tutto l’iter, dalla richiesta all’ottenimento del finanziamento al condominio. È egli che, in nome dei condomini e sulla base della specifica approvazione degli stessi, avvia il processo e lo segue durante tutto il percorso amministrativo e burocratico.
L’amministratore di condominio detiene la responsabilità del rimborso ed è la persona deputata alla sottoscrizione del finanziamento. Qualora l’amministratore venga meno alle proprie responsabilità, saranno i condomini stessi a subentrare in qualità di responsabili.
Finanziamento al condominio se un condomino non paga
I finanziamenti condominiali sono soggetti a rischi relativi alla responsabilità patrimoniale del singolo condomino. L’istituto di credito, in caso di mancato pagamento delle rate da parte dell’amministratore o di uno o più condomini, potrà rivalersi sul conto corrente del condominio. Nel caso in cui tale operazione non dovesse essere sufficiente all’estinzione del debito, la banca potrà rivolgersi alle proprietà dei diversi condomini.
Il percorso per attivarlo
Per poter accedere al finanziamento al condominio è essenziale rispettare determinati passaggi:
- ottenere la delibera assembleare. Durante l’assemblea condominiale, sulla base di una votazione e in caso si raggiunga la maggioranza, verrà deliberata la richiesta di finanziamento al condominio. Allo stesso tempo, verrà organizzato e approvato il piano di ripartizione delle spese tra i condomini;
- richiesta di finanziamento. Il condominio, per la Suprema Corte, rappresenta un ente di gestione che corrisponde alla sommatoria di più soggetti, ovvero dei condomini. Il condominio non avendo una sua personalità giuridica, non ha diritto né capacità di agire contraendo debiti o prestiti. Nonostante ciò, il condominio ha un proprio conto corrente e un codice fiscale. A contrarre il finanziamento al condominio sarà il rappresentante, ovvero l’amministratore nominato dai condomini. Sarà sempre il rappresentante a firmare la richiesta di finanziamento e a dover fornire tutta la documentazione utile alla valutazione della domanda;
- valutazione della richiesta. L’istituto di credito procederà alla valutazione della domanda considerando determinati fattori, quali la solidità finanziaria del condominio, il tipo di intervento da realizzare e il valore complessivo dell’immobile;
- erogazione del finanziamento. Il contratto prevede l’erogazione immediata e in un’unica soluzione della somma richiesta. Vi è la possibilità di concordare, in base alle esigenze del condominio, la durata del finanziamento, il tasso di interesse e la periodicità della rata. Non è prevista, inoltre, nessuna garanzia ipotecaria per la richiesta del finanziamento al condominio;
- rimborso del finanziamento, mediante rate mensili o trimestrali a carico di tutti i condomini, nel rispetto della ripartizione delle quote approvata nella delibera assembleare.
Tra i documenti da presentare a corredo della richiesta di finanziamento rientrano:
- il bilancio approvato del condominio;
- il preventivo fornito dall’azienda che si occuperà di eseguire i lavori;
- la certificazione che attesta l’assenza di pregiudizievoli in capo all’amministrazione, al condominio stesso e ai fornitori coinvolti.
L’approvazione dei condomini per il finanziamento al condominio
Condizione indispensabile alla concessione del finanziamento al condominio è l’approvazione dei condomini. L’amministratore di condominio deve aver ottenuto l’approvazione formale da parte dell’assemblea condominiale. Potrà agire solo nel caso in cui, al termine dell’assemblea, avrà ottenuto il consenso da parte della maggioranza dei condomini.
Molti istituti di credito, però, per concedere il finanziamento al condominio impongono una condizione: dovrà essere l’unanimità dei condomini, e non la semplice maggioranza, a richiedere il finanziamento. Altre banche, invece, non concedono finanziamenti a condomini composti esclusivamente da persone giuridiche (quali studi associati, società e aziende).
Alcuni vantaggi e svantaggi
Quali sono, quindi, i pro e contro del finanziamento al condominio? Questa formula rappresenta una soluzione conveniente per diverse motivazioni:
- la possibilità di ottenere, nell’immediato, una somma consistente di denaro utile allo svolgimento dei lavori;
- l’opportunità di pianificare le spese, razionalizzando i costi e versando rate dall’importo contenuto, dilazionate nel corso del tempo. I costi non peseranno esclusivamente sul singolo condomino. Pertanto, sarà possibile operare con maggiore sicurezza effettuando interventi complessi e lungimiranti;
- la possibilità di effettuare più di un intervento complesso, sbloccando eventuali preventivi in sospeso;
- l’opportunità di usufruire di meccanismi di restituzione flessibili e adattabili alle esigenze di ogni tipo di condominio;
- la sicurezza di procedere con un investimento a lungo termine, che permetterà di eseguire lavori di manutenzione o ristrutturazione volti a ridurre il rischio che l’immobile subisca danni nel tempo. Il finanziamento al condominio può essere utilizzato per finanziare interventi che aumentano il valore dell’immobile, riducendone i consumi energetici e beneficiando delle agevolazioni offerte dal Superbonus 110. Adeguando l’immobile alle normative vigenti, soprattutto inerenti all’efficienza energetica o al rischio sismico, il valore economico di tutti gli appartamenti aumenterà.
Tuttavia, il finanziamento al condominio può presentare anche diversi svantaggi:
- il condominio assume un debito, che dovrà essere rimborsato nel tempo;
- gli interessi del finanziamento inevitabilmente aumenteranno il costo complessivo dell’intervento;
- in caso di morosità di uno o più condomini, dovranno essere tutti gli altri a dover rimborsare l’istituto di credito.
Considerando tutte le implicazioni economiche e legali, pertanto, il finanziamento al condominio deve essere valutato con la massima accuratezza da ogni singolo condomino e dall’assemblea condominiale.
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