L’espressione rinforzo strutturale antisismico indica una classe di interventi edili fondamentale per preservare l’integrità degli edifici e, in ultima istanza, l’incolumità dei residenti. Lo scopo è palese: rendere gli edifici maggiormente in grado di resistere alle sollecitazioni sismiche, molto banalmente ai terremoti.
Prevedere un terremoto è impossibile. Tuttavia, alcune zone sono più a rischio di altre, e alcuni edifici sono più vulnerabili di altri. Prevenire, in questo caso, significa rinforzare gli elementi strutturali, in modo da prevenire i crolli o anche solo situazioni di inagibilità.
Qui parliamo degli interventi che fanno capo al rinforzo strutturale antisismico, descrivendo le soluzioni a disposizione e fornendo anche una panoramica su costi, agevolazioni etc.
In cosa consiste il rinforzo strutturale antisismico di un edificio?
Il concetto di rinforzo strutturale antisismico è molto ampio e coinvolge un gran numero di interventi. Alcuni di questi bastano a se stessi, ovvero possono essere realizzati in solitaria riuscendo a garantire un certo grado di protezione dagli eventi sismici. Altri invece vanno abbinati, in modo da ottimizzare la capacità di resistenza. In ogni caso, la progettazione degli interventi deve essere preceduta da un’analisi dell’esistente. In ultima istanza dipende:
● Dal tipo di costruzione, che può essere monopiano o pluripiano, riflettendo la naturale distinzione tra abitazioni indipendenti e condomini.
● Dal tipo di struttura portante, che può essere in muratura, in calcestruzzo armato, in legno etc.
● Dalle fondazioni su cui poggia l’edificio, che possono essere più o meno reattive alle sollecitazioni sismiche.
Ovviamente, gli interventi vengono decisi anche in base al contesto, ovvero alla zona sismica in cui è situato l’edificio. Se la zona è ad alto rischio, è più probabile che il tecnico suggerisca interventi radicali.
I vantaggi nascosti di un rinforzo strutturale antisismico
Procedere con il rinforzo strutturale antisismico è una scelta saggia sempre e comunque, se la zona è anche solo “leggermente” a rischio. D’altronde, apporta numerosi vantaggi, alcuni non così scontati.
Il vantaggio più evidente, che poi rappresenta la motivazione più diffusa per realizzare interventi comunque invasivi, riguarda la sicurezza. Rinforzare in una prospettiva antisismica la propria abitazione può letteralmente salvare la vita. C’è una ragione per cui in paesi urbanisticamente avanzati come il Giappone i terremoti di sesto e settimo grado rappresentano quasi un’ordinaria amministrazione, mentre dalle nostre parti causano delle vere e proprie tragedie. La differenza sta proprio nella risposta fornita dal punto di vista edile.
Ma ci sono altri vantaggi, magari più venali. Per esempio, la certezza più o meno matematica che, magari a seguito di scosse “non apocalittiche” i danni all’edificio saranno comunque ridotti al minimo. Il rischio di rimanere incolumi, ma vedere l’immobile compromesso da una dichiarazione di inagibilità, è comunque alto se non si interviene in maniera massiccia.
Un altro vantaggio consiste negli effetti sul valore dell’immobile. Ovviamente, la questione riguarda chi ha intenzione di vendere a stretto giro, o per lo meno monetizzare mediante gli affitti. Non c’è dubbio: un intervento non solo ristrutturato, ma ristrutturato in una chiave antisismica vede accrescere il suo valore e può essere venduto o locato a un prezzo superiore rispetto ai “pari grado”.
Infine, un vantaggio è dato dai costi relativamente bassi che gli interventi di adeguamento sismico impongono. Se si guarda alle cifre, si può trarre un certo scoramento, in quanto appaiono a primo acchito elevate. Sono però mitigate, e in alcuni casi letteralmente abbattute, dalle agevolazione fiscali che, per ora, il legislatore mette a disposizione.
Rinforzo antisismico. Tipologie di interventi ed effetti
Si fa presto a parlare di rinforzo strutturale antisismico. Gli interventi che tale categoria comprendono sono infatti molteplici, e soddisfano spesso esigenze specifiche. Ovvero, si adattano alle caratteristiche dell’immobile. E’ utile fare una panoramica, senza ovviamente la pretesa di risultare esaustivi al cento per cento (servirebbe un manuale piuttosto che una semplice guida).
Consolidamento delle murature
In realtà, questa espressione indica una tipologia alquanto eterogenea di interventi. Lo scopo, tuttavia, è di rendere le murature di per sé in grado di resistere alle sollecitazioni sismiche. Gli interventi più frequentemente realizzati sono:
● Cerchiatura, che prevede l’inserimento di un telaio metallico;
● Cucitura metallica, ovvero l’applicazione di dispositivi atti a tenere unite più sezioni di un muro;
● Applicazione di un reticolo cementato, che punta a distribuire in maniera più equa le forze sprigionate dagli eventi sismici.
Non di rado, si utilizzano prodotti innovativi e di recente concezione. Tra questi spiccano le resine acriliche reticolanti, che danno vita a strutture a forma di reticolo molto utili in caso di adeguamento sismico.
Supporti e ancoraggi
L’applicazione di supporti e ancoraggi viene chiamata in causa per quegli edifici che presentano elementi strutturali classici, ben definiti, come possono essere i pilastri. Lo scopo consiste nel rafforzare proprio questi elementi, agendo “localmente”.
Qualche esempio è dato dall’aumento delle armature, dal confinamento dei profilati metallici, dall’incremento di sezione dell’elemento strutturale stesso (es. allargamento dei pilastri).
Consolidamento solai e strutture in legno
Si tratta di una classe di intervento fondamentale per adeguare un edificio dal punto di vista sismico. Infatti i danni maggiori sono causati proprio dal cedimento dei solai, a sua volta favoriti dalla successione di forze che agiscono in orizzontale (movimento ondulatorio).
Le soluzioni sono molteplici. Per esempio, si può pensare all’applicazione di sistemi controventati, piuttosto che a un’azione chirurgica su travi e solai. Si può pensare anche all’applicazione di adesivi, magari mediante resine epossidiche a viscosità media.
Installazione connettori per solai
L’installazione dei connettori per solai, ovviamente, rappresenta una sottoclasse degli interventi di consolidamento. I connettori in questione sono compatibili con strutture di diverso tipo, persino con quelle in legno.
Un’idea semplice ma di grande impatto consiste nella sovrapposizione di una soletta sottile alla struttura esistente. Tale soletta viene di norma realizzata in calcestruzzo con rete elettrosaldata.
Rinforzi in fibra di vetro e in fibra di carbonio
La fibra di vetro e la fibra di carbonio spiccano per la leggerezza e per l’efficacia. Vantano dunque proprietà interessanti, in grado di giocare un ruolo di primo piano negli interventi di rinforzo strutturale antisismico.
Ecco i passaggi per l’applicazione dei rinforzi:
Preparazione del supporto da rinforzare (non di rado puntellatura).
● Applicazione del primer, ovvero del canonico “fissatore”.
● Posa di un adesivo per il fissaggio strutturale.
● Applicazione del tessuto in carbonio.
● Impregnazione del tessuto, necessario per aumentare la capacità di adesione.
Installazione di dispositivi antisismici
Con l’espressione “dispositivi antisismici” si intende una classe di strumenti altamente tecnologici in grado di distribuire o assorbire l’energia emanata dalle scosse e quindi mettere in sicurezza gli elementi strutturali dell’edificio.
Tra i dispositivi più efficaci troviamo:
- Dispositivi a comportamento non lineare, che si adeguano a tutte le tipologie di scosse (ondulatorie, sussultorie etc.)
- Dispositive a comportamento elastico, che puntano sull’aumento della tolleranza a scosse anche molto forti.
Vincoli dissipativi, che puntano a dissipare l’energia sismica piuttosto che ad assorbirla. Vengono installati in punti precisi, decisi dal progettista, e in grado di garantire la massima percentuale di energia dissipata.
I dispositivi antisismici sono efficaci e relativamente poco invasivi. Tuttavia presentano un difetto: possono essere installati solo a certe condizioni. Purtroppo, queste si presentano con scarsa frequenza negli edifici più vecchi.
Incamiciatura dei pilastri
Si tratta di un intervento di stampo decisamente tradizionale ma che spicca per efficacia. In linea teorica, può essere considerato come un intervento stand alone. Di base, basterebbe da solo ad adeguare sismicamente un edificio, almeno a livelli accettabili.
Ad ogni modo, consiste nell’applicazione di profilati in acciaio tali da fornire una “camicia” al pilastro. Non a caso in inglese è noto come “jacketing”.
Tra i pregi, oltre alla già citata efficacia, spicca anche un costo relativamente contenuto. Tra i difetti spicca l’invasività (comunque moderata) e l’aumento della massa dei pilastri. Questo potrebbe portare, in qualità di effetto collaterale secondario, a un restringimento della superficie calpestabile.
L’incamiciatura dei pilastri viene chiamata in causa non solo per l’adeguamento, ma anche per il rinforzo tout court, giustificato da condizioni di usura del pilastro. D’altronde, il patrimonio urbanistico italiano è mediamente vecchio, e quindi realizzato con materiali ormai obsoleti e scarsamente capaci di resistere alle insidie del tempo.
Quanto costa l’adeguamento antisismico di un edificio
Rispondere a questa domanda è molto complicato, soprattutto se lo si fa con la pretesa di fornire una cifra, o anche solo un range, valevole sempre e comunque. Piuttosto, è necessario operare una distinzione tra i vari interventi e prendere in considerazione un parametro fondamentale: la metratura. Anche perché è ovvio: una cosa è adeguare sismicamente un edificio di piccole dimensioni, ben altra cosa è adeguare un grande condominio.
Ecco un prospetto il più possibile accurato.
● Consolidamento della muratura: da 9 a 15 euro al mq
● Consolidamento solaio: da 50 a 180 euro al mq
● Consolidamento strutture in legno: da 50 a 150 euro al mq
● Installazione connettori per solai: da 50 a 150 euro al mq
● Installazione dispositivi antisismici (compresi giunti) da 100 a 300 euro al mq
● Incamiciatura dei pilastri: da 80 a 140 euro al mq
Considerando che molti di questi interventi vengono realizzati insieme, si può pensare a un costo di adeguamento sismico che oscilli tra i 20.000 e i 40.000 euro per le abitazioni indipendenti e di 200.000-500.000 euro per i condomini di medie dimensioni.
Bonus e agevolazioni
I costi possono essere importanti. A tal proposito vanno fatte due precisazioni. In primis, che la sicurezza personale non dovrebbe avere prezzo, in quanto bene inestimabile. In secondo luogo, che il legislatore ha comunque messo a disposizione delle importanti agevolazioni fiscali, tali da ridurre fortemente e finanche azzerare (in alcuni casi) la spesa per il rinforzo strutturale antisismico. Il riferimento è ovviamente al Sismabonus.
Il meccanismo è sempre lo stesso, ovvero quello della detrazione IRPEF di parte della spesa, eventualmente sostituibile con la cessione del credito a terzi. Si cede il diritto alla detrazione e in cambio si ottiene un equivalente sconto in fattura.
Nella fattispecie dell’adeguamento sismico, però, la questione è complicata dalla molteplicità delle aliquità. A seconda delle condizioni di partenza, le coperture cambiano.
Ecco un prospetto:
● Detrazione al 110%: condomini, edifici plurifamiliari con almeno 2 unità immobiliari, organizzazioni non lucrative e/o aventi una utilità sociale che intraprendono i lavori entro il 31 dicembre 2023.
● Detrazione al 70%: soggetti di cui sopra, se intraprendono i lavori entro il 31 dicembre 2024
● Detrazione al 65%, soggetti di cui sopra, se intraprendono i lavori entro il 31 dicembre 2025.
Il consiglio è di approfittare dei bonus il prima possibile. Le norme infatti sono da considerarsi aleatorie, spesso vengono rimaneggiate, anche in maniera pesante. Certo, il tema della “sicurezza sismica” è sentito anche dal legislatore, ma interventi su aliquote, scadenze e requisiti di base sono sempre possibili.
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Ovviamente adatteremo la modalità di intervento, e i materiali utilizzati, in base al tipo di edificio sul quale dovremo intervenire. In ogni caso i nostri prodotti e la nostra professionalità assicureranno un risultato di alta qualità adatto a soddisfare ogni tua esigenza e senza modificare l’aspetto del tuo edificio.
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