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Ecobonus '25 illustrazione

L’Ecobonus è una delle principali agevolazioni fiscali dedicate alla riqualificazione energetica degli edifici, introdotta dalla Legge di Bilancio del 2007.

Il Governo, con la nuova Legge di Bilancio 2025, promuove importanti novità che interessano coloro che desiderano migliorare l’efficienza energetica di un immobile. 

L’Ecobonus nel 2025, infatti, subisce un’importante revisione della percentuale di detrazione ammessa. Scopriamo cosa comprende l’Ecobonus 2025, quali sono i requisiti d’accesso, le detrazioni disponibili e la procedura di richiesta. 

Cos’è l’Ecobonus 2025 e le novità 

L’Ecobonus è una detrazione fiscale dedicata agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Consiste in una detrazione dalle imposte sui redditi (IRPEF o IRES) che il contribuente può richiedere per le spese sostenute nell’ambito di interventi che aumentano l’efficienza energetica dell’immobile.

L’obiettivo dell’Ecobonus è quello di promuovere i lavori in grado di ridurre i consumi energetici degli edifici, contribuendo a una maggiore sostenibilità ambientale e al miglioramento delle prestazioni termiche delle strutture.

L’Ecobonus è stato confermato dal Governo anche per l’anno 2025, ma con alcune significative novità. In particolare, riguardo:

  • Le aliquote di detrazione. La rimodulazione delle aliquote è tesa a concentrare maggiormente gli incentivi sulle abitazioni principali, ridimensionando gradualmente il sostegno per gli altri immobili. È prevista una differenziazione delle percentuali di detrazione a seconda della tipologia di immobile. In particolare, l’aliquota scende al 50% per i lavori svolti sull’abitazione principale, mentre rimane al 36% per tutti gli altri immobili;
  • I massimali di spesa aggiornati. Alcuni interventi hanno tetti di spesa rinnovati, per garantire una distribuzione più equa delle risorse e per assicurare che gli incentivi coprano una quota significativa delle spese sostenute;
  • I requisiti tecnici più stringenti. L’intervento, per poter essere soggetto alla detrazione, dovrà garantire un miglioramento concreto e misurabile della prestazione energetica, attestato tramite la certificazione energetica dell’edificio. Dovrà, inoltre, portare una riduzione documentata dei consumi, certificata attraverso l’attestato di prestazione energetica (APE). Per caldaie a condensazione e pompe di calore, i nuovi standard richiedono efficienze stagionali più elevate rispetto agli anni precedenti. Per l’ottenimento della detrazione su interventi di isolamento termico, i materiali dovranno rispettare trasmittanze termiche più basse rispetto ai limiti del 2024; 
  • La proroga delle agevolazioni. Con la legge di bilancio 2025, il governo conferma la proroga dell’Ecobonus per tutto il 2025. Il bonus sarà attivo, infatti, fino al 31 dicembre 2025;
  • La semplificazione burocratica. Per agevolare i contribuenti, il Governo ha introdotto nuove procedure per la cessione del credito e dello sconto in fattura. Sono stati posti dei limiti al numero di cessione del credito ed è stato introdotto l’obbligo del visto di conformità anche per detrazioni dirette. Dovrà essere garantita una maggiore tracciabilità dei pagamenti ed è stato semplificato il processo di comunicazione all’ENEA.

L’Ecobonus, ricordiamo, può essere richiesto su interventi: 

  • Di riqualificazione energetica globale dell’edificio;
  • Di domotica e building automation;
  • Sull’involucro edilizio (cappotto termico, finestre, schermature solari);
  • Di installazione di impianti di climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria (caldaie a condensazione, pompe di calore, collettori solari).

È importante sottolineare che l’accesso alle detrazioni è subordinato al rispetto di specifici requisiti tecnici e amministrativi. Scopriamo quali sono nel prossimo paragrafo. 

Requisiti per richiedere l’Ecobonus nel 2025 

Il contribuente, per poter accedere all’Ecobonus 2025, dovrà soddisfare determinati requisiti, sia in termini di soggetti beneficiari sia riguardo la tipologia di intervento eseguito. In particolare, possono beneficiare dell’Ecobonus i seguenti soggetti: 

  • Proprietari o nudi proprietari dell’immobile oggetto dell’intervento; 
  • Titolari di diritti reali sull’immobile, come usufrutto, uso, abitazione o superficie;
  • Inquilini e comodatari ma con il consenso del proprietario;
  • Condomini, per gli interventi svolti sulle parti comuni di edifici residenziali;
  • Imprese e società che possiedono o detengono l’immobile, purché venga utilizzato per attività produttive;
  • Associazioni tra professionisti, per immobili destinati alla propria attività.

L’Ecobonus 2025 si applica esclusivamente a edifici esistenti, situati nel territorio italiano e appartenenti alle seguenti categorie catastali: 

  • Abitazioni (prime e seconde case);
  • Edifici residenziali condominiali; 
  • Immobili destinati ad attività produttive, commerciali e professionali. 

L’Ecobonus non può essere richiesto per interventi svolti su edifici in costruzione, in quanto l’agevolazione è finalizzata a incentivare la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente.

Le nuove costruzioni devono già rispettare i requisiti di efficienza energetica imposti dalla normativa vigente al momento della loro realizzazione. 

Per poter accedere all’Ecobonus, occorre eseguire interventi che rispettino determinati requisiti, garantendo un miglioramento certificato dell’efficienza energetica dell’immobile e la riduzione delle emissioni inquinanti. Tra i requisiti obbligatori per tutti gli interventi rientrano: 

  • L’asseverazione di un tecnico abilitato, che deve certificare la conformità dell’intervento ai requisiti previsti dalla normativa;
  • L’attestato di prestazione energetica (APE), obbligatorio per testimoniare il miglioramento dell’efficienza energetica prima e dopo l’intervento;
  • Il visto di conformità, per interventi superiori a 10.000€. Obbligatorio per garantire la correttezza della documentazione; 
  • La relazione energetica, che deve essere redatta da un tecnico abilitato e inviata all’ENEA. 

L’intervento deve riguardare edifici esistenti e accatastati, o in fase di accatastamento. Deve, altresì, coinvolgere almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio, in caso riguardi l’isolamento termico.

Inoltre, l’edificio deve essere già munito di un impianto di riscaldamento funzionante. 

Cosa comprende l’Ecobonus nel 2025? Interventi e detrazione disponibili 

Acrobatica per i lavori che rientrano nell'ecobonus. Foto di una squadra su fune durante la risalita di un condominio.

L’Ecobonus 2025 include diverse tipologie di interventi finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti, incentivando lavori che migliorano l’isolamento termico, l’efficienza degli impianti di climatizzazione e l’utilizzo di fonti rinnovabili. 

Le aliquote di detrazione variano in base alla tipologia di immobile: sarà possibile ottenere una detrazione del 50% per l’abitazione principale, o del 36% per tutte le altre abitazioni. Queste aliquote vengono applicate a tutte le tipologie di intervento. 

Tuttavia, ogni intervento deve rispettare specifici massimali di spesa per poter garantire l’accesso alla detrazione e rientrare nelle spese detraibili. Scopriamo tutto nei dettagli.

Riqualificazione energetica globale

La riqualificazione energetica globale di un edificio consiste in un insieme di interventi che mirano a migliorare l’efficienza energetica della struttura nella sua interezza, attraverso una combinazione di soluzioni tecnologiche e impiantistiche. In questi casi, l’edificio può essere soggetto a più di un intervento, contemporaneamente, teso a ridurre il fabbisogno energetico della struttura. Il massimale di spesa per questo genere di intervento è di 100.000€ per unità immobiliare. 

Involucro edilizio 

In questa categoria, rientrano i seguenti interventi: 

  • Installazione del cappotto termico, una delle operazioni più efficaci per il miglioramento dell’isolamento termico dell’edificio. Il massimale di spesa previsto è di 60.000€;
  • Sostituzione di finestre e infissi con modelli ad alta efficienza energetica. Un intervento che contribuisce a ridurre le dispersioni termiche. Il massimale di spesa è di 60.000€;
  • Installazione di schermature solari, come tende e persiane, che contribuiscono a ridurre il surriscaldamento nei mesi estivi. Il massimale di spesa è di 60.000€.

Impianti di climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria

L’installazione di questi impianti rientra tra le tipologie di intervento detraibili mediante l’Ecobonus, in quanto l’operazione contribuisce al miglioramento dell’efficienza energetica. L’utilizzo di tecnologie più efficienti e sostenibili, infatti, permette di ridurre i consumi energetici per il riscaldamento e la produzione di acqua calda. 

In questa categoria di interventi rientra l’installazione di:

  • Caldaie a condensazione. La sostituzione di vecchie caldaie con modelli a condensazione ad alta efficienza consente di ridurre significativamente i consumi di combustibile. Il massimale di spesa per l’installazione di questi sistemi, detraibile con l’Ecobonus, è pari a 30.000€ per unità immobiliare;
  • Pompe di calore. Questi sistemi utilizzano energia rinnovabile e rappresentano alternative più sostenibili rispetto agli impianti di riscaldamento tradizionali. Anche in questo caso il massimale di spesa è di 30.000€;
  • Collettori solari. Questi sistemi sfruttano l’energia solare per la produzione di acqua calda sanitaria. Il massimale di spesa contemplato dall’Ecobonus è pari a 60.000€.

Altri interventi ammessi 

L’Ecobonus copre anche altre categorie di interventi, che mirano a migliorare l’efficienza energetica della struttura, incentivando l’utilizzo di fonti rinnovabili. In particolare: 

  • L’installazione di sistemi di domotica e di building automation. L’operazione permette all’edificio di gestire in modo intelligente e sostenibile i consumi energetici. Questi interventi rientrano nell’Ecobonus, per un massimale di spesa pari a 15.000€ per unità immobiliare;
  • L’installazione di sistemi di micro-generazione e micro-trigenerazione. Tali impianti permettono di produrre contemporaneamente energia elettrica, termica e frigorifera. Il massimale di spesa è di 100.000€;
  • L’installazione di pannelli fotovoltaici termici, che consentono la produzione di acqua calda sanitaria sfruttando l’energia solare. Il massimale di spesa è di 60.000€;
  • La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori a biomassa. Questa categoria include l’installazione di stufe, caldaie o termocamini alimentati a biomassa (pellet, legna, cippato) ad alta efficienza. Il massimale di spesa è di 30.000€;
  • L’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, che permette di ridurre la dipendenza dalla rete elettrica. Il massimale di spesa è di 48.000€;
  • L’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Il massimale di spesa è di 3.000€.

Come richiedere l’Ecobonus 2025 

Il contribuente che desidera beneficiare dell’Ecobonus 2025 dovrà seguire un iter ben preciso per la richiesta e l’ottenimento di tale incentivo. Valutiamo nel dettaglio ogni fase della procedura. 

Verifiche preliminari e dell’ammissibilità

Prima di avviare i lavori e di richiedere la detrazione, è essenziale accertarsi che l’intervento rientri nella categoria di lavori ammessi nell’Ecobonus. L’immobile, così come il richiedente, dovrà soddisfare i requisiti previsti dalla normativa. È importante, inoltre, rispettare i massimali di spesa stabiliti e assicurarsi che l’intervento garantisca un concreto miglioramento dell’efficienza energetica

Raccolta della documentazione

Per poter accedere all’agevolazione, occorre raccogliere, conservare e trasmettere determinati documenti tecnici e amministrativi. In particolare:

  • L’asseverazione tecnica rilasciata da un professionista abilitato. Questo documento deve attestare la conformità dei lavori ai requisiti di efficienza energetica previsti dalla legge;
  • L’attestato di prestazione energetica (APE), prima e dopo l’intervento. Tale documento dimostra nell’effettivo il miglioramento dell’efficienza energetica apportato dall’intervento;
  • La scheda tecnica dell’intervento, contenente le specifiche riguardo i materiali utilizzati e la prestazione energetica raggiunta;
  • La dichiarazione di conformità dell’impianto, nel caso della sostituzione di caldaie, pompe di calore o altri impianti ad alta efficienza;
  • Le fatture e le ricevute relative ai lavori eseguiti, ed emesse dall’impresa che ha eseguito l’intervento;
  • Il bonifico parlante, con causale specifica e indicazione del codice fiscale del beneficiario e della partita IVA dell’impresa esecutrice;
  • Il visto di conformità, per detrazioni che superano i 10.000€. Questo documento deve essere rilasciato da un professionista abilitato.
  • Causale specifica per la detrazione fiscale;
  • Codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • Partita IVA o codice fiscale dell’impresa che ha eseguito i lavori. 

Modalità di pagamento

È fondamentale seguire alcune linee guida per poter garantire la correttezza dei pagamenti e la possibilità di accedere all’Ecobonus. Tutti i pagamenti devono avvenire, infatti, tramite bonifico parlante. Questo documento deve riportare i seguenti dati:

I pagamenti effettuati con altri mezzi, come contanti o carte di credito, non permettono di accedere all’Ecobonus. 

Comunicazione all’ENEA

La procedura di richiesta dell’Ecobonus termina nel momento in cui tutti i documenti vengono trasmessi all’ENEA. Il contribuente deve inviare, attraverso il portale online dedicato, la documentazione utile entro 90 giorni dal termine dei lavori. È fondamentale conservare con cura tutta la documentazione raccolta e inviata, in caso di controlli futuri da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Recupero della detrazione

Una volta terminati i lavori e trasmessa la documentazione all’ENEA, il beneficiario può recuperare la detrazione tramite quote annuali del medesimo importo, per un periodo di tempo pari a 10 anni. 

La cessione del credito e lo sconto in fattura non sono opzioni disponibili per il recupero della detrazione, a esclusione di casi speciali.

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