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scritta bonus verde su sfondo foglia

L’attenzione crescente nei riguardi del tema ambientale e della sostenibilità impone costantemente nuove riflessioni. Il Bonus Verde 2024, in quest’ottica, rappresenta uno strumento chiave, promosso dal Governo per incentivare la cura del verde urbano e privato in tutta Italia.

Tale agevolazione, rientrante nella schiera dei bonus casa prorogati dalla Legge di Bilancio 2022, è dedicata a chi desidera migliorare il proprio spazio verde esterno. Il Bonus Verde 2024 offre importanti opportunità ai contribuenti che vogliono dare nuova vita a giardini, terrazzi e aree verdi, siano essi privati o condominiali. 

Come funziona il Bonus Verde 2024, a chi spetta, quali sono gli interventi inclusi e come richiedere questa agevolazione? Scopriamo le risposte a tutte queste domande e altre informazioni utili. 

Cos’è il bonus verde del 2024

Il Bonus Verde 2024 consiste in una detrazione Irpef pari al 36% sulle spese sostenute per una specifica categoria di interventi. Tale agevolazione, infatti, è dedicata alle operazioni tese a migliorare gli spazi verdi degli edifici. 

Questa misura, prorogata dalla Legge di Bilancio 2022 fino a tutto l’anno 2024, consente di recuperare una parte delle spese sostenute per lavori di riqualificazione di terrazzi, giardini, balconi e altre aree verdi. 

La principale finalità del Bonus Verde 2024 è quella di promuovere un incremento degli spazi verdi all’interno di contesti urbani, sostenendo la cura e la bellezza del paesaggio, il miglioramento della qualità dell’aria e la riduzione delle isole di calore sempre più diffuse nelle città. 

Questa misura tende a incentivare i singoli cittadini, ma non solo: è tesa a stimolare un impatto positivo sulla collettività, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento, all’aumento della biodiversità e alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. 

Il verde urbano, infatti, svolge un ruolo fondamentale nell’ottica del raffreddamento delle aree interne alle città. Contribuisce in modo sostanziale, inoltre, a migliorare la qualità dell’aria.

Oltre a offrire vantaggi ambientali e paesaggistici, il Bonus Verde 2024 mira a ottimizzare il valore commerciale degli immobili esistenti. Gli spazi verdi ben curati e manutenuti, infatti, sono considerati un vero e proprio valore aggiunto in termini di vivibilità e attrattiva per gli immobili. Alcune ricerche immobiliari indicano che i giardini, se ben tenuti e progettati, possono aumentare il valore di un immobile anche del 15%. 

Come funziona 

Il Bonus Verde 2024 permette di accedere a una detrazione del 36% per un importo massimo di 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare a uso abitativo. La detrazione viene ripartita in dieci quote annuali dal medesimo importo. In totale, la detrazione massima è pari a 1.800 euro per immobile.

Per poter accedere a questa agevolazione, è fondamentale garantire la tracciabilità delle spese, da effettuare mediante bonifico bancario o postale.

Per quanto riguarda i condomini, sugli interventi di miglioramento o sistemazione del verde all’interno delle aree condominiali, il Bonus Verde permette di accedere a una detrazione calcolata su un ammontare massimo di spesa pari a 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Ogni condomino ha diritto a una detrazione calcolata in base alla propria quota millesimale, purché le spese siano state regolarmente documentate e approvate dall’assemblea condominiale. 

Qualora vengano effettuati interventi di sistemazione del verde sia all’interno della propria area privata che sulle parti condominiali, il contribuente ha diritto a una detrazione del 36% su un importo massimo di 5.000 euro (per le spese sostenute per i lavori presso le aree private) e di altri 5.000 euro per la parte di competenza delle spese condominiali. 

A chi spetta il bonus verde?

Un vantaggio offerto dal Bonus Verde 2024 riguarda i destinatari: questo incentivo fiscale, infatti, è accessibile non solo ai proprietari degli immobili ma anche ad affittuari e comodatari. La prerogativa è il possedimento o la detenzione dell’immobile sulla base di un idoneo titolo. 

Il Bonus Verde 2024, pertanto, può essere richiesto da:

  • Proprietari di un immobile;
  • Nudi proprietari;
  • Locatari, come ad esempio gli inquilini in affitto;
  • Comodatari di un immobile;
  • Titolari di un diritto reale di godimento sull’immobile oggetto dell’intervento, come nel caso dell’uso, usufrutto, superficie o abitazione; 
  • Condomini, per le spese sostenute sulle parti comuni condominiali;
  • Enti sia pubblici che privati che corrispondono all’Ires;
  • Case popolari. 

Oltre ai soggetti fisici e giuridici sopra elencati, anche le associazioni senza scopo di lucro e gli enti del terzo settore possono richiedere il Bonus Verde 2024. Tali soggetti possono avvalersi di questa detrazione se sono in possesso di un immobile destinato ad attività sociali o educative. Ciò amplia il raggio d’azione dell’agevolazione, coinvolgendo anche organizzazioni impegnate in progetti di recupero ambientale e sociale.

Quali lavori rientrano nel bonus verde?

esempio di lavori che rientrano nel bonus verde 2024 con operaio Acrobatica

Cosa comprende il Bonus Verde? Per rispondere a questa domanda, occorre specificare che rientrano nel Bonus Verde 2024 una serie di interventi volti alla riqualificazione e alla manutenzione delle aree verdi, sia private che condominiali. Tra i lavori che possono beneficiare della detrazione fiscale troviamo:

  • La riqualificazione di tappeti erbosi, esclusi quelli utilizzati per uso sportivo con fini di lucro;
  • La sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, pertinenze, recinzioni e unità immobiliari;
  • La realizzazione di giardini pensili o coperture a verde;
  • Il miglioramento, la progettazione o la realizzazione di impianti di irrigazione per giardini, terrazzi e balconi;
  • La realizzazione di coperture a verde (pergolati) e giardini pensili;
  • La realizzazione o ristrutturazione di giardini condominiali, cortili o spazi verdi comuni;
  • La realizzazione di pozzi;
  • I lavori di restauro;
  • La realizzazione di recinzioni verdi o siepi lungo i perimetri della proprietà;
  • Gli interventi di recupero di giardini di interesse storico e artistico di pertinenza di immobili vincolati;
  • Gli interventi straordinari di manutenzione del verde esistente, come la potatura di alberi di alto fusto e la rimozione di piante malate o pericolose;
  • Le spese per la progettazione e la manutenzione delle aree verdi purché siano eseguiti i relativi lavori di esecuzione;
  • L’acquisto di piante in vaso e di materiali connessi alla realizzazione del verde;
  • La messa a dimora di alberi, piante e arbusti, inclusi interventi di rinverdimento delle facciate;
  • La realizzazione di fioriere in cemento e/o l’allestimento a verde di balconi e terrazzi, per la collocazione di piante e arbusti. In questo caso, è possibile accedere al bonus solo se tali elementi sono permanenti e riferiti a un intervento di miglioramento che riguarda l’intera sistemazione;
  • La creazione di orti urbani e giardini comunitari. Questi progetti, sempre più popolari, non solo contribuiscono a migliorare la qualità dell’ambiente urbano, ma favoriscono anche la socialità e la collaborazione tra i cittadini. Inoltre, la messa a dimora di piante autoctone e resistenti contribuisce alla biodiversità e richiede meno manutenzione, riducendo i costi di gestione futuri;
  • Gli interventi tesi a migliorare la sostenibilità delle aree verdi, come ad esempio l’installazione di sistemi di irrigazione automatici a basso consumo o la raccolta di acqua piovana per l’irrigazione. Questi sistemi non solo permettono di mantenere il verde in ottime condizioni, ma contribuiscono anche al risparmio idrico, un aspetto sempre più rilevante nelle città moderne.

Non rientrano, invece, nel Bonus Verde 2024 le spese relative:

  • Alla manutenzione ordinaria periodica dei giardini esistenti, come il semplice taglio dell’erba o la pulizia periodica dei giardini, non connesse quindi a un intervento modificativo; 
  • Ai lavori di economia e all’acquisto di attrezzature da giardinaggio. 

Come ottenerlo

Per poter ottenere il Bonus Verde 2024, è essenziale seguire alcune procedure specifiche in modo da essere in regola con i requisiti richiesti dall’Agenzia delle Entrate. In particolare, per usufruire dell’agevolazione occorre rispettare i seguenti passaggi: 

  • Effettuare i lavori entro l’anno solare 2024. Tutte le spese devono essere sostenute e documentate; 
  • Conservare le ricevute e le fatture emesse per gli interventi eseguiti. Tutti i pagamenti devono essere svolti in modo tracciabile, mediante bonifico postale o bancario;
  • Richiedere la detrazione nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno di imposta in cui le spese sono state sostenute. Pertanto, se i lavori vengono completati nel 2024, la detrazione deve essere richiesta nella dichiarazione dei redditi presentata nel 2025; 
  • Compilare il modello 730 o il Modello Redditi inserendo l’importo delle spese sostenute all’interno della sezione dedicata alle detrazioni fiscali. 

Se gli interventi di miglioramento delle aree verdi interessano gli spazi condominiali, l’Amministratore di condominio dovrà occuparsi di raccogliere le necessarie delibere assembleari per l’autorizzazione delle operazioni e per la suddivisione delle spese tra i condomini. Ogni condomino ha il dovere di conservare la propria parte di documentazione per accedere alla detrazione in proporzione alla quota millesimale di proprietà. 

È fondamentale effettuare i pagamenti mediante strumenti che consentano la tracciabilità delle operazioni. Per essere passibili di detrazioni, i pagamenti devono essere eseguiti mediante un sistema che tenga traccia di alcuni dati fondamentali: la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a cui viene indirizzato il bonifico. 

Per il Bonus Verde 2024 non è possibile accedere alla cessione del credito o allo sconto in fattura. Per usufruire del rimborso fiscale, infatti, l’unica strada percorribile è attraverso lo sgravio diretto dell’imponibile Irpef. 

I documenti necessari

Anche per quanto riguarda il Bonus verde 2024, è indispensabile conservare tutta la documentazione utile ai fini di un successivo controllo. Per poter richiedere la detrazione occorre raccogliere e conservare un fascicolo contenente: 

  • Le fatture relative ai lavori eseguiti. Tali documenti devono indicare, in modo chiaro, la tipologia di intervento eseguito, come la messa a dimora di piante, la progettazione di impianti di irrigazione o altri interventi; 
  • Le ricevute fiscali, utili a comprovare la spesa e la riconducibilità della stessa agli interventi di miglioramento delle aree verdi;
  • La documentazione che attesta il pagamento tracciabile (bonifico bancario o postale, assegno bancario, postale o con circolare non trasferibile, oppure i dati delle carte di credito o debito). Il pagamento non può, pertanto, essere eseguito in contanti; 
  • Un’autocertificazione che attesti la titolarità dei lavori e delle spese sostenute (ad esempio per comproprietari o in caso di affittuari). Questo documento deve contenere i dati riguardanti l’ammontare delle spese sulle quali verrà calcolata la detrazione;
  • Una dichiarazione rilasciata dall’amministratore condominiale, nel caso di interventi svolti su aree condominiali. Tale documento attesta l’adempimento di tutti gli obblighi previsti dalla legge per l’intera durata dell’intervento. Un documento indispensabile anche per certificare l’entità della somma corrisposta dal condominio e la misura della detrazione;
  • Un’autocertificazione che attesta la natura dei lavori svolti e che indica i dati catastali delle unità immobiliari che fanno parte del condominio. Questa documentazione, da presentare in mancanza del codice fiscale del condominio minimo, va a sostituire il fascicolo ordinariamente richiesto per comprovare il diritto all’agevolazione. 

Modalità di pagamento ammesse per il bonus verde

modalità pagamento bonus verde: immagini con monete in contanti che non sono ammessi.

Una delle più importanti condizioni per poter ottenere il Bonus Verde 2024 riguarda le modalità di pagamento: esse, infatti, devono essere completamente tracciabili. In particolare, i pagamenti possono essere effettuati mediante: 

  • Bonifico bancario o postale ordinario;
  • Carte di credito o debito;
  • Assegni bancari o postali.

I pagamenti in contanti non sono ammessi e potrebbero compromettere la possibilità di ottenere la detrazione fiscale.

A differenza di altre agevolazioni, come l’Ecobonus o il Superbonus, per il Bonus Verde 2024 non è richiesto il cosiddetto “bonifico parlante”. Tuttavia, è comunque necessario conservare tutte le ricevute e le fatture per dimostrare la tracciabilità dei pagamenti. Questo semplifica la procedura, rendendo più semplice per il contribuente l’accesso all’agevolazione fiscale.

Qual è l’importo massimo deducibile nel bonus verde?

Il Bonus Verde 2024 prevede un limite massimo di spesa pari a 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. Questo limite comprende le spese relative alla progettazione e alla manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. 

La detrazione fiscale del 36% si applica esclusivamente su questo limite di spesa. Pertanto, è possibile ottenere uno sconto fiscale massimo pari a 1.800 euro (a fronte di una spesa di 5.000 euro). La detrazione viene ripartita in dieci quote annuali dal medesimo importo. 

L’agevolazione non viene applicata in caso di immobili dalla destinazione differente da quella abitativa. Edifici come negozi e uffici, pertanto, sono esclusi dal Bonus Verde 2024. 

Per gli interventi condominiali, invece, il limite massimo di spesa per ciascuna unità abitativa rimane di 5.000 euro. La detrazione, però, viene suddivisa tra i condomini sulla base delle rispettive quote millesimali. Ogni condomino può beneficiare della detrazione in proporzione alla propria quota di proprietà. 

È interessante sottolineare che la spesa massima di 5.000 euro per unità abitativa può essere sfruttata ogni anno. Quindi, chi possiede più immobili o desidera eseguire interventi su proprietà differenti può beneficiare del bonus più volte, nel rispetto del tetto di spesa per ciascun immobile. Inoltre, se gli interventi si prolungano nel tempo, è possibile suddividere le spese su più anni fiscali, beneficiando della detrazione per lavori eseguiti in diversi periodi.

Conclusione 

Chi desidera investire nella riqualificazione del proprio spazio esterno, troverà nel Bonus Verde 2024 un’opportunità di risparmio interessante. Oltre a permettere di recuperare parte delle spese sostenute, riducendo l’impatto economico dell’intervento, il Bonus Verde 2024 si configura come un’opportunità anche per chi desidera contribuire alla sostenibilità ambientale. 

Il contribuente può, mediante specifici interventi di valorizzazione degli spazi verdi, migliorare l’efficienza ambientale e il comfort abitativo dell’edificio. Per poter godere di spazi rinnovati e sostenibili, è importante affidarsi a una ditta specializzata in interventi presso giardini e spazi verdi

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