Carotaggio: Cos’è, come si fa, i costi e le alternative

Il carotaggio è un’attività fondamentale in edilizia, sia in ambito diagnostico che puramente costruttivo. Negli anni è stata raffinata, fino a contrarre in maniera sensibile invasività e costi.

Ne parliamo qui, fornendo una panoramica delle applicazioni, delle tecniche utilizzate e dei costi.

Cos’è un carotaggio e a cosa serve

Con il termine carotaggio si intende l’estrazione della cosiddetta carota, ovvero una porzione di materiale dalla forma cilindrica.

Viene condotta per mezzo del carotatore, ovvero un macchinario adibito esattamente all’esecuzione del foro e all’estrazione della carota.

Il carotaggio può essere realizzato a fini diagnostici. In questo caso la carota viene analizzata in laboratorio per ricavare informazioni affidabili sul manufatto dalla quale è stata estratta.

Il carotaggio, tuttavia, può essere realizzato “semplicemente” per praticare un foro e procedere all’installazione di impianti.

In entrambi i casi, spicca per alcuni vantaggi rispetto all’alternativa principale, ovvero la perforazione “manuale”.

• Rapidità. L’estrazione della carota, specie se condotta mediante carotatore, è un’attività abbastanza rapida, che viene realizzata nell’ordine delle ore.
• Minore invasività. Il carotaggio rientra nel novero dei processi distruttivi, ma la pressione generata sulla struttura è comunque inferiore rispetto alle alternative.
• Convenienza. In virtù del risparmio di tempo, il carotaggio determina anche un risparmio di denaro.
• Efficacia. Il foro generato in fase di carotaggio è in genere uniforme, regolare e quindi facilmente utilizzabile. L’efficacia risulta evidente anche in prospettiva diagnostica: la carota estratta, infatti, rappresenta un campione realistico della struttura dalla quale estratta.

Quando si fa il carotaggio? Campi di applicazione

Abbiamo già accennato alla doppia natura del carotaggio, che è sia diagnostica che costruttiva. Vale però la pena indicare con maggiore precisione alcune delle attività per le quali risulta utile, se non addirittura decisiva.

Ambito diagnostico:

• Prove su calcestruzzo post-posa. Tali prove vengono effettuate in genere dopo il 28esimo giorno dalla posa ma non oltre il 45esimo.
• Prove su calcestruzzo durante lavori di ristrutturazione. Nell’ambito di profondo rinnovamento strutturale, e prima ancora di elaborare le ipotesi di intervento, si esegue il carotaggio al fine di valutare la condizione dell’esistente.

Ambito costruttivo:

• Installazione dell’impianto idrico. L’estrazione della carote e quindi la concomitante creazione di un foro di carattere cilindrico, facilita la posa dei tubi.
• Installazione dell’impianto elettrico. Stesso discorso per quanto concerne gli “spazi” riservati agli impianti elettrici. In questo caso, le “carote” estratte possono risultare più sottili.
• Posa di una canna fumaria interna. Di nuovo, la creazione di un foro facilita la posa anche dei tubi della canna fumaria, quando questi sono progettati per attraversare la muratura, piuttosto che sporgere fuori dal profilo dell’edificio.

Queste applicazioni riguardano l’edilizia, ma si segnalano utilizzi “geologici”. Il carotaggio, infatti, può essere eseguito non solo su strutture murarie, ma anche sul suolo. La funzione è esclusivamente diagnostica, in quanto lo scopo finale è l’esecuzione di una stratigrafia realistica.

Cos’è un carotatore e che vantaggi offre

Il carotatore è il dispositivo mediante il quale vengono praticati i fori nelle strutture ed estratte le carote.

Nella stragrande maggioranza dei casi è formata da una corona, con funzione di perforatrice, realizzata con materiali estremamente duri, non di rado facenti parte della categoria “diamanti industriali”. La corona perfora e allo stesso tempo ingloba al suo interno la sezione appena ricavata, che per l’appunto prende il nome di carota.

La forma, la durezza e il movimento impresso dalla corona perforano il materiale e sono in grado di andare in profondità senza incontrare grandi ostacoli.

Esistono principalmente due tipologie di carotatore:

• Portatile. Può essere imbracciato comodamente dall’operatore ed è riservato alle carote di diametro medio o piccolo.
• Stazionario. Dev’essere necessariamente fissato sul terreno in quanto molto pesante. E’ riservato all’estrazione di carote dal diametro importante, in genere funzionale alle analisi stratigrafiche.

I vantaggi del carotatore sono evidenti. Nel caso del portatile, consente di impiegare un solo operatore per ottenere una carota e il conseguente foro. In entrambi i casi (portatile e stazionaria) uniforma e velocizza la creazione di fori e di conseguenza anche l’estrazione del materiale.

Come si esegue un carotaggio?

Attualmente sono in uso svariate tecniche di carotaggio. Ecco le più diffuse.

Carotaggio in umido. In questo caso all’azione perforatrice si accompagna l’emissione di getti di acqua. A quest’ultima, a sua volta, si associa l’aspirazione del materiale liquido o fangoso che risulta dall’operazione. Il carotaggio in umido viene chiamato in causa quando i materiali da perforare sono estremamente duri, e il carotatore potrebbe surriscaldarsi eccessivamente.

Carotaggio a secco. In questo caso si esegue il carotaggio “normalmente”, senza l’emissione di getti d’acqua. Questa tecnica viene impiegata quando i materiali non sono estremamente duri o quando l’uso dell’acqua potrebbe danneggiare la carote in via di estrazione, come nel caso del laterizio.

Carotaggio con prolunghe. In questo caso il carotatore viene “allungato” per mezzo di prolunghe rigide. Viene chiamato in causa quando le profondità sono importanti e superano i due metri. Non di rado, il carotaggio con prolunghe viene adottato per le perforazioni del suolo.

Qual è il costo di un foro nel muro con il carotaggio?

Il costo del carotaggio non è affatto proibitivo ma è molto variabile. In particolare dipende da tre fattori:

• Lunghezza e diametro del foro. In questo caso, l’aumento del prezzo può non essere proporzionale, in quanto al crescere della lunghezza cresce in maniera quasi esponenziale anche la difficoltà nell’eseguire il foro ed estrarre la carota.
• Durezza dei materiali. E’ ovvio, se i materiali da perforare sono molto duri, lo sforzo si fa più intenso.
• Approccio ai prezzi dell’impresa. E’ altrettanto ovvio che a incidere siano anche le esigenze di chi realizza il carotaggio.

In linea di massimo, si può comunque stimare un costo per metro lineare tra i 250 e i 500 euro.

A chi rivolgersi

Alla luce di quanto detto fin qui, appare evidente come a incidere sulla qualità del lavoro finale e soprattutto sui prezzi siano le competenze che un’impresa può mettere in campo e il suo approccio alla gestione del lavoro, del cliente etc.

E’ difficile valutare un’impresa prima che il lavoro venga realizzato. Dunque, piuttosto che cercare il miglior offerente con lanternino, perdendo tempo ed energia, affidatevi a chi per definizione può offrire un servizio di qualità e a un prezzo conveniente. Per esempio, a noi di EdiliziAcrobatica.

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