Nel cuore dell’Appennino parmense, il Castello di Bardi si erge come testimone silenzioso di secoli di storia. Questo imponente maniero, simbolo della Val Ceno, sta vivendo una rinascita grazie all’intervento di EDAC PARMA SRL, parte del gruppo Acrobatica. Il progetto di restauro unisce tecniche innovative a un profondo rispetto per il patrimonio storico, dimostrando come la conservazione architettonica possa evolversi nel XXI secolo.
Un approccio rivoluzionario al restauro
Acrobatica si distingue per il suo metodo unico: l’utilizzo di tecniche su fune che eliminano la necessità di ponteggi tradizionali. Questa metodologia non solo riduce i tempi e i costi dell’intervento, ma minimizza anche l’impatto visivo e logistico sul monumento e sull’area circostante.
“La nostra tecnica permette di ‘danzare’ letteralmente sulle pareti del castello,” spiega Salvatore Gurrieri di EDAC PARMA SRL. “Ogni movimento dei nostri operatori è preciso, sicuro e rispettoso della struttura storica.”
Le fasi del restauro: un’opera in quattro atti
Atto I: La preparazione del palcoscenico
Il progetto inizia con un’attenta valutazione preliminare e l’allestimento del cantiere che pone le basi per tutto l’intervento. Questa fase cruciale include:
- Delimitazione accurata delle aree di lavoro per garantire la sicurezza di visitatori e personale.
- Installazione di ancoraggi specializzati sulla struttura del castello, permettendo agli operatori di lavorare in sicurezza a grandi altezze.
- Applicazione di una mantovana aerea, un sistema innovativo che previene la caduta di detriti, proteggendo l’area sottostante.
Atto II: Il ripristino della torre sud dvest
Uno dei punti focali dell’intervento è la Torre Sud Ovest, dove gli operatori di Acrobatica eseguono un delicato lavoro di restauro:
- Utilizzo della tecnica “scuci-cuci” per sostituire le parti danneggiate della muratura con pietrame calcareo, rispettando le tecniche costruttive originali.
- Inserimento temporaneo di cunei in legno, successivamente sostituiti con elementi murari, per garantire la stabilità durante il consolidamento.
Atto III: la rinascita del Museo del Bracconaggio
La copertura del Museo del Bracconaggio riceve un trattamento completo:
- Rimozione e riposizionamento del manto di copertura, con sostituzione di circa il 30% degli elementi danneggiati.
- Formazione attenta di compluvi, displuvi e colmi, fissati meccanicamente per assicurare un’impermeabilizzazione ottimale.
Atto IV: La Torre Mastio si veste di nuovo
L’intervento sulla Torre Mastio si concentra sulla sostituzione della lattoneria:
- Installazione di nuova lattoneria in rame da 8/10 di spessore, scelta per la sua durabilità e resistenza alle intemperie.
- Posa meticolosa di copertine in rame, eseguita con precisione millimetrica dagli operatori su fune.
Sicurezza e rispetto: i pilastri del progetto
Ogni fase dell’intervento è eseguita nel pieno rispetto del D.Lgs. 9 aprile 2008 n° 81 e s.m.i., integrato D.Lgs. 106 2009. La sicurezza non è solo una priorità, ma una filosofia che permea ogni aspetto del lavoro di Acrobatica.
“La nostra esperienza venticinquennale ci permette di affrontare sfide complesse come questa con la massima sicurezza e efficienza,” afferma Gurrieri. “Ogni operatore è un esperto nel suo campo, capace di lavorare con precisione anche nelle situazioni più impegnative.”
Il restauro del Castello di Bardi va oltre il semplice rinnovamento estetico. Rappresenta un investimento nella conservazione di un pezzo di storia italiana, assicurando che le generazioni future possano continuare ad ammirare e studiare questo importante monumento.
L’approccio di Acrobatica dimostra come l’innovazione possa essere al servizio della tradizione. La tecnica su fune non solo preserva l’integrità strutturale del castello ma permette anche una continuità nelle attività turistiche e culturali del sito durante i lavori.
Guardando al futuro
Con questo intervento, il Castello di Bardi si prepara ad affrontare i prossimi secoli con rinnovata forza. Il progetto di Acrobatica non è solo un restauro, ma un ponte tra passato e futuro, un esempio di come la tecnologia moderna possa preservare e valorizzare il nostro patrimonio storico.
Per chi desidera vedere l’arte del restauro in azione, il Castello di Bardi offre uno spettacolo unico: operatori che si muovono con grazia e precisione sulle antiche mura, un balletto verticale che unisce abilità tecnica e rispetto per la storia.
Acrobatica dimostra ancora una volta che, quando si tratta di preservare il nostro patrimonio culturale, le migliori soluzioni arrivano davvero dall’alto.