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Il consolidamento del solaio è un intervento fondamentale per garantire la stabilità dell’edificio o per aumentare la resistenza agli eventi sismici. Le tecniche sono numerose e spesso si abbinano a specifiche tipologie di solaio.

Ne parliamo qui, fornendo una panoramica delle varie tipologie di solaio, descrivendo gli interventi e offrendo una stima dei costi.

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Immagine presa dal Web

Come consolidare un solaio

Nella stragrande maggioranza dei casi, il solaio viene consolidato “da sotto”. Si tratta infatti del lato più accessibile e che richiede interventi meno invasivi.

Di norma, il consolidamento segue due principi: rinforzo e alleggerimento. Tuttavia, molto dipende dalla tipologia di solaio, dai materiali con cui è stato costruito, dal suo effettivo stato di conservazione etc.

Il consolidamento del solaio si rende quasi sempre necessario per gli edifici di vecchia costruzione. D’altronde, i materiali si logorano e le strutture si usurano, determinando un concreto calo delle capacità di carico.

Tuttavia, si potrebbe procedere con il consolidamento al fine di adeguare l’edificio dal punto di vista sismico. Il solaio infatti è universalmente riconosciuto come una delle componenti più fragili dell’edificio. In caso di terremoto, è spesso tra i primi a cedere, con tutto ciò che ne consegue per l’incolumità dei residenti.

Consolidare il solaio, inoltre, significa determinare un aumento del valore dell’immobile. Un dettaglio non di poco conto, se lo scopo è vendere nell’immediato futuro. Ovviamente, tale dinamica interessa tutti gli interventi di consolidamento strutturale e in misura minore anche quelli sulle finiture.

Tipologie di solaio su cui si può effettuare il consolidamento

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Come consolidare un solaio - Solaio in putrelle di legno, EdiliziAcrobatica
Come consolidare un solaio - Solaio in putrelle di ferro -EdiliziAcrobatica

Esistono varie tipologie di solaio, ciascuno dei quali richiede un diverso approccio al consolidamento. Ecco le più diffuse.

  • Solaio in putrelle di ferro. Tale tipologia è presente esclusivamente negli edifici di più antica costruzione. Questi solai si contraddistinguono per la presenza di travi in ferro a forma di T che sostengono uno strato di riempimento. Questa, a sua volta, sostiene la pavimentazione. I solai in putrelle di ferro esprimono una certa efficacia ma sono progettati per piccoli carichi.
  • Solaio in legno. Questa tipologia spicca per la leggerezza e l’elasticità, che torna utile soprattutto in caso di terremoto. Inoltre, esprime un’eleganza particolare, coerente con le più alte concezioni di design. Di contro, il solaio in legno potrebbe soffrire l’umidità e gli agenti atmosferici, e di conseguenza andare incontro ad usura molto rapidamente.
  • Solaio in laterocemento. E’ la tipologia più diffusa in assoluto. Spicca per capacità di carico ma potrebbe peccare in capacità. Va incontro a usura abbastanza in fretta, soprattutto a causa della corrosione delle barre di muratura. Inoltre, è soggetto a sfondellamento, ovvero il deterioramento dell’intonaco. Non si tratta di un danno strutturale, ma è comunque pericoloso.

Soluzioni per il rinforzo del solaio

Le soluzioni per il rinforzo del solaio, come già accennato, si snodano lungo due direttrici: rinforzo e alleggerimento. Nel primo caso, lo scopo è consentire al solaio di sopportare carichi importanti. Nel secondo caso, lo scopo è una più equilibrata distribuzione delle forze e un aumento dell’elasticità.

Ecco gli interventi effettuati più spesso.

  • Soletta collaborante. Questo intervento consiste nella costruzione di una soletta, la quale viene posta in aderenza con l’estradosso. E’ chiamato in causa quando la soletta è di per sé leggera, magari perché realizzata in legno. La costruzione della soletta collaborante permette di aumentare la capacità di carico del solaio. Per inciso, soletta e solaio vengono collegati tra di loro mediante dei connettori meccanici. Non di rado, viene applicata tra i due strati una membrana isolante, necessaria alla conservazione dei materiali più fragili (es. il legno).
  • Alleggerimento del solaio. Questo intervento viene effettuato soprattutto per consolidare solai in laterocemento, che eccellono in resistenza al carico ma peccano di elasticità. Nella maggior parte dei casi, l’alleggerimento viene conseguito mediante applicazione di blocchi in laterizio, tali da partecipare alla sezione resistente.
  • Applicazioni di tiranti. Questo intervento viene effettuato sull’intradosso del solaio e ha lo scopo di sostenere solai che hanno subito un processo di deformazione. Non di rado, viene applicato ai solai in legno.

Quanto costa il consolidamento di un solaio

Consolidare il solaio costa molto? Di solito no, anche se dipende dai materiali. Per esempio, il consolidamento mediante laterizi costa meno rispetto a quello condotto mediante legno. Ad ogni modo, la spesa attesa è pari a 60-150 euro al metro quadro.

Va evidenziata poi la presenza di alcune agevolazioni fiscali. Il meccanismo è sempre lo stesso: si detrae  dall’IRPEF una parte della spesa, per un certo numero di anni. In alternativa, si cede il diritto della detrazione a terzi, magari all’impresa che realizza l’intervento, e si ottiene uno sconto in fattura.

Il “bonus” più utilizzato in questi casi è l’agevolazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie, che coinvolge molti interventi strutturali. L’aliquota è pari al 50%, il limite di spesa è fissato a 96.000, l’orizzonte temporale per fruire pienamente della detrazione è pari a dieci anni.

Se il consolidamento del solaio determina un cambiamento della classe di rischio sismico consente di accedere anche al Sismabonus. In questo caso, occorre distinguere tra edifici unifamiliari e condomini.

Nel primo caso, l’aliquota è pari al 50% (una classe) o al 70% (due classi). Nel secondo caso, l’aliquota è pari all’80% (una classe) o all’85% (due classi). In ogni caso, il tetto di spesa è fissato a 96.000, mentre gli anni necessari a completare la detrazione sono cinque.

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