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cosa è e come smaltire amianto

In questo articolo affrontiamo il delicato e importante capitolo legato al corretto smaltimento del’amianto. Materiale molto pericoloso utilizzato nell’edilizia fino alla fine degli anni ’80. Se sei adulto ti ricorderai bene di quei tempi, nemmeno troppo lontani, nei quali l’amianto veniva usato per costruire case parti di esse, o per i rivestimenti. La sua facilità di utilizzo e la sua versatilità hanno fatto sì che venisse utilizzato nella struttura di moltissimi edifici. Solo in seguito, però, si è scoperto che questo materiale così versatile è estremamente dannoso per la salute di chiunque ci venga a contatto, soprattutto se per periodi prolungati.

Cosa è l’amianto e perché va smaltito?

Dal greco “amianto”, ovvero incorruttibile, deriva la parola che ha dato origine a uno dei materiali più controversi degli ultimi 50 anni. L’Italia è stato uno dei maggiori produttori mondiali fino al 1992, anno in cui la legge 257 del 27 Marzo normava la cessazione totale della sua estrazione, trasformazione e utilizzo. Gran parte di esso fu estratto dalla cava di Balangero (la più estesa d’Europa) famosa per essere citata anche da Italo Calvino e Primo Levi. L’amianto è un materiale fonoassorbente, estremamente resistente al fuoco, termoisolante, resistente ad attacchi chimici e alla trazione. Per queste (tante) ragioni è stato molto utilizzato nell’edilizia degli anni ’70 e ’80, anche se in realtà come materiale è conosciuto sin dai tempi antichi. Si tratta di materiali fibrosi silicati naturalmente presenti nell’ambiente e classificati secondo sei categorie:

  • crisotilo (amianto bianco, copre quasi il 90% della produzione mondiale)
  • amosite (amianto bruno)
  • crocidolite (amianto blu)
  • antofillite
  • actinolite
  • tremoliate.

Le loro fibre, circa 40 volte più piccole di un capello, sono facilmente inalabili via area e rappresentano un pericolo per la salute umana. Risultano, infatti, cancerogene se disperse nell’aria. Anche per questo l’individuazione e lo smaltimento dell’amianto sono processi molto pericolosi, soprattutto se il materiale si presenta danneggiato.

Proprio per questi motivi è necessario evitare la rimozione amianto fai da te ma affidarsi, piuttosto, ad un personale competente e qualificato, che sia in grado di smaltire e rimuovere l’amianto in sicurezza.

Come smaltire l’amianto?

La bonifica dell’amianto è un obbligo di legge. La procedura deve essere necessariamente effettuata da aziende specializzate e altamente professionali proprio a causa della pericolosità della sua rimozione. L’azienda incaricata deve verificare, tramite sopralluogo, la presenza e la diffusione del materiale, dopodiché invia la documentazione e autorizzazioni necessarie per la prosecuzione dei lavori alla ASL territoriale competente, almeno un mese prima dell’inizio dei lavori. Il materiale viene coperto con prodotti appositi e tutte le zone limitrofe vengono bonificate. L’amianto viene rimosso e smaltito in discariche autorizzate e tecnicamente adatte ad accogliere questo pericoloso componente edile. Secondo la normativa vigente, i proprietari di immobili con amianto devono infatti provvedere alla sua manutenzione.

La normativa italiana non obbliga categoricamente i privati, che possiedono edifici con amianto, a procedere alla bonifica dello stabile. Questo perchè l’amianto di per sé non rappresenta un pericolo alla salute dell’individuo. I rischi alla salute, infatti, sono legati allo sgretolarsi dell’amianto, il quale disperdendo delle sue particelle queste possono essere inalate. Questa dispersione di fibre di amianto sono la vera causa di malattie e danni gravi alla salute per gli abitanti degli edifici.

Se il materiale non è danneggiato, ma si trova in ottime condizioni è molto difficile che questo rilasci fibre di amianto. L’obbligatorietà di smaltire l’amianto ed effettuare la bonifica della zona subentra quando la presenza di questi materiali risulta pericolosa.

Solo in caso questi sia “friabile”, rotto o in condizioni precarie, subentra l’obbligo di rimozione e di comunicazione alla ASL. In caso il materiale sia compatto, non esiste obbligo di comunicazione né di rimozione, ma in tal caso va sempre ispezionato periodicamente per scongiurare qualsiasi pericolo per la salute. Una volta rimosso l’amianto pericoloso, è necessario sostituirlo inserendo materiali non tossici come il fibrocemento ecologico. Inventato nel 1994, è diventato ben presto un ottimo sostituto dell’eternit (così viene anche chiamato il misto di cemento e amianto), costituito da fibre organiche, naturali o sintetiche.

come smaltire amianto

Bonus, incentivi e costi per smaltire l’amianto

L’Unione Europea ha deliberato una risoluzione che obbliga tutti gli stati membri a diventare “amianto free” entro il 2028. A tale scopo, le amministrazioni che si sono succedute negli anni hanno previsto bonus e incentivi per raggiungere l’obiettivo fatidico imposto dal governo europeo. In questo senso, l’obbligo di rimozione può spesso diventare una opportunità per riqualificare un immobile e ridurre i costi di lavorazione. Per esempio, riguardo al rifacimento dei tetti, è possibile smaltire l’amianto per posizionare e inserire impianti fotovoltaici ad alto rendimento. Cos’ facendo si sfrutta il cosiddetto ecobonus ristrutturazioni del 50%. Questo bonus può essere applicato sul costo dei lavori direttamente in fattura, con una percentuale corrispondente alla detrazione. Si sta parlando, in questi giorni, di un inserimento nel decreto bonus 110%. Il secondo metodo per beneficiare di incentivi statali è quello di utilizzare la cessione del credito. Inoltre, installando un impianto fotovoltaico di almeno 20kWp si può ottenere un titolo di Efficienza Energetica (TEE) che da valore all’immobile.

Con la legge di bilancio numero 178 del 30 Dicembre del 2020 vengono previsti, oltre a indennizzi per le vittime dell’amianto, anche la proroga al 31 Dicembre 2021 alle detrazioni del 50% con il massimale a 96 mila euro. Gli interventi compresi nel testo 16-bis del TIUR sono i seguenti:

  • Adozione di misure antisismiche
  • Bonifica dell’amianto
  • Installazione impianti da fonti rinnovabili
  • Ricostruzione di immobili danneggiati
  • Eliminazione barriere architettoniche
  • Manutenzione ordinaria e straordinaria.
  • Risanamento conservativo

Perché è necessario affidarsi a un’azienda come EdiliziAcrobatica

Proprio a causa della sua estrema pericolosità è necessario rivolgersi ad aziende altamente professionali per la rimozione. E’ obbligatorio l’utilizzo di indumenti protettivi specifici, mascherine e una attenta e costante monitorizzazione della salute dei lavoratori coinvolti in questo procedimento. Qualsiasi comune sconsiglia ai singoli utenti o privati di occuparsene privatamente. Tuttavia, i costi di rimozione e smaltimento potrebbero essere decisamente alti. Grazie a EdiliziAcrobatica e alle innovative tecniche su fune, è però possibile limitare al massimo le spese per l’installazione di costosi ponteggi e strutture. EdiliziAcrobatica è una azienda certificata con tutte le autorizzazioni necessarie per svolgere in piena sicurezza e velocità la rimozione dell’amianto da stabili privati ed edifici pubblici.

Anche se non è sempre obbligatorio procedere alla bonifica dell’eternit EdiliziAcrobatica® vi consiglia comunque di mettere in preventivo la sua rimozione e demolizione il prima possibile. Il detto “Prevenire è meglio che curare” in questa situazione trova proprio un esempio calzante. Intervenire il prima possibile con la bonifica da Amianto sicuramente è la scelta più sicura e di prevenzione assoluta. EdiliziAcrobatica® per la rimozione dell’amianto si avvale della tecnica su corda, una tecnica innovativa in grado di garantire un lavoro in quota sicuroveloce e economico. EdiliziAcrobatica® per tale attività collabora con imprese specializzate nello smaltimento dell’amianto fornendo la sua professionalità nella Rimozione Amianto in tutta sicurezza.

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